12. Psicologa

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Appena sento il mio nome chiamato mi affretto ad entrare.

Lo studio è enorme, quasi completamente bianco, il che lo fa sembrare ancora più grande. Il pavimento è un'elegante parquet chiaro. Al centro della stanza ci sono due comodissime poltrone di pelle. Sulle pareti vari quadri danno un tocco di colore alla stanza, delimitata ad ogni angolo da una libreria. L'ambiente è molto pacifico e rilassante, mi sento sempre a mio agio su quella poltrona nera.

Seduta davanti a me nell'altra poltrona, quella bianca, c'è Daniella, la psicologa. Ha lunghi capelli castani e occhi color nocciola. E' molto giovane, ha una corporatura esile ma è visibilmente tonica. E' sempre dolcissima. Mi accoglie calorosamente, come sempre, e mi sorride.

"Accomodati tesoro", mi fa cenno con la mano di sedermi. Obbedisco ricambiando con piacere il sorriso.

Oggi ho intenzione di parlarle di tutto e di essere completamente sincera. Niente filtri, niente maschere. Faccio un respiro profondo. Daniella mi sorride nuovamente, incoraggiante.

"Di cosa vogliamo parare oggi?" mi chiede.

Sorrido. Si comincia.

-

Le ho raccontato tutto. Tutto quanto. Le ho detto di Michelle e della delusione che mi ha dato. Durante il mio racconto lei ha continuato a sorridere, e mi ha detto di non affliggermi, perché tra me e lei non sono io quella che ha ci perso.

Le ho raccontato di Kira e del fatto che le ho chiesto di uscire. La sua risposta è stata un applauso sarcastico, a cui ho reagito con un sorriso imbarazzato. Chissà cosa pensa di me veramente.

Alla fine della seduta mi sento bene. Mi sento sempre bene dopo aver parlato con Daniella, ma oggi è diverso. Sono sollevata. Rilassata. Senza pensieri. Ho fatto uscire fuori tutto ciò che mi turbava e adesso non ho più posto per la negatività. Anche se alla fine un posto piccolo piccolo lo trovo sempre.

Il tempo stasera è volato. Mi dispiace sempre dover andare via, però oggi era come se non riuscissi più a fermarmi. Più andavo avanti, più trovavo cose da dire. Certo che, per avere così tanti cazzi da raccontare, la mia vita deve essere un vero bordello.

Mi alzo finalmente dalla mia poltrona dopo quasi due ore di chiacchiere. Non mi sento più le gambe, infatti inciampo nei miei stessi piedi. Daniella ridacchia e aiuta a rialzarmi.

"Allora ci vediamo la prossima settimana, Max" dice con il suo sorriso a trentadue denti, porgendomi la mano.

"Alla prossima settimana" le faccio esco io, dandole la mia mano e ricambiando ancora una volta il suo sorriso. E' così facile essere felice quando passo del tempo con lei.

Raccolgo la mia borsa da terra ed esco dallo studio, per la prima volta dopo tanto tempo con un sorriso vero al cento per cento.

Una ragazza per meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora