Una ragazza per me

29. Vorrei

Sono troppo stanca per raccontarle tutto, perciò la bacio per farla tacere. È rigida, ma non le ci vuole molto a sciogliersi e a ricambiare.

Si avvicina piano e le nostre labbra si sfiorano. Cazzo, quant'è bella. Sono fortunata ad averla incontrata. Ora vorrei dirglielo. Vorrei dirle tante cose bellissime, ma purtroppo so che non è romantica. E' più che altro una stronza fredda col cuore di ghiaccio. Mi regala dei momenti stupendi ma non posso ringraziarla, dirle che ci tengo tanto a lei. Dalla vita non si può avere tutto. Anche se un semplice ti amo mi basterebbe. Credo che la sua priorità sia il sesso. Infatti, a parte quella scenata di gelosia, non è mai stata una persona romantica. A volte ho la sensazione che non sia reale. È insensibile, ma è mia. E credo anche che ami solo me . 

Mi guarda-- ma che dico, mi squadra-- e poi mi sorride.

"Ho fame, che si mangia?'' mi urla in faccia, il tutto mentre si sbraca sul divano. 

La guardo divertita.

"No, prego, fai pure come fossi a casa tua" le dico scherzosamente.

Kira mi capisce al volo e toglie i piedi con le scarpe dal divano.

"Dai amò, ho seriamente fame. Sushi?" propone entusiasta.

Scuoto la testa. 

"Pasta?" continua lei.

Mi metto una mano sulla pancia e metto su un'espressione disgustata, e scuotendo la testa le faccio capire che non mi va.

Pensa per qualche istante, poi arriva la controproposta.

"Pizza. Non accetto un no come risposta" mi sorride.

Effettivamente non sarebbe una cattiva idea, ma per fare la difficile scuoto la testa. Sono un po' arrabbiata. So che se non le dico nulla la situazione non cambierà, ma spero in un po' di empatia, per metterla alla prova.

La compassione non arriva. 

"Senti, io ho fame. Vedi di fare qualcosa" sbuffa.

 "Fatti qualcosa da sola-- o non sei capace neanche a cucinare?" esordisco, delusa dalla sua reazione.

Mi dispiace un po' averla trattata così, ma il mio stato d'animo cambia subito dopo la sua risposta.

"Vabbè, Max, io mi vado a mangiare una cosa per i cazzi miei. Richiamami quando ti saranno passate le tue cose" sputa acida. "Ah, e domani ti aspetto in palestra." 

Vaffanculo, non le dico niente.