La mattina-- cioè, alle tredici insomma-- mi sveglio. Come al solito confusa. Non so se pranzare o fare colazione.
Prima che io possa pensare a quale scatola di cereali sottomarca io debba aprire, mi colpisce la realizzazione di tutto quello che era successo ieri. Ripenso alla litigata e e quanto abbiamo urlato. Annuso i capelli di Kira, che dorme ancora tra le mia braccia.
Hmmm. Odora di scopata.
Tutto sommato, ieri non è andata tanto male, dai.
Do un bacio a Kira sulla fronte e la lascio riposare.
Mi alzo dal letto, prendo una maglietta e un paio di pantaloncini dal mio armadio brutto e corro in punta di piedi verso la cucina.
Apro il frigo, vuoto come sempre. Tecnicamente, Kira è un'ospite a casa mia, e in quanto padrona di casa devo prepararle un pasto che non consista di roba in scatola e scarti dell'Eurospin.
Decido di andare a fare spesa.Esatto ragazzi, proprio io a fare spesa.
Afferro uno zainetto dove infilo il portafogli, il telefono e le chiavi. Indosso un paio di stivaletti prima di scendere giù in strada e camminare verso la Coop.
Eh già, la Coop, mica l'Eurospin. Io le ragazze le tratto con classe.
Una volta entrata mi aggiro tra gli scaffali pieni di cibo. Non so da dove iniziare.
Agguanto una confezione di prosciutto, del burro, pane in cassetta, il latte, caffè e una confezione di pasta.
Per oggi basta.
Mi dirigo alla cassa dove vengo tentata da delle gomme alla liquirizia, che alla fine compro.
Dopo aver pagato infilo la spesa nello zaino.
Sono contro le buste, la plastica inquina.
Sorrido e torno a casa. Quando arrivo alla porta della camera, dopo aver posato il mio zaino sul divano, sono accolta da una Kira sperduta. Siede sul letto a gambe aperte, fissando il vuoto.
A giudicare dal suo sguardo poco intellettuale, deduco si sia svegliata da poco.
Preparo un piatto di pasta da Masterchef: pasta burro e parmigiano, che grattugio al momento.
Apparecchio e mi affaccio alla porta della camera.
"Buongiorno splendore, il pranzo è servito!" la chiamo cinguettante.
Le sorrido in attesa di una risposta. Lei mi guarda e aggrotta la fronte. Tiro su la serranda. Le sue prime parole del giorno sono: "l'accendino lo hai preso tu?"
Scuoto la testa, incredula di quanto ami questa idiota. "Non mi vedi da tutta la mattina e questo è il tuo primo pensiero?" ridacchio.
Le tiro il suo accendino nero e lei lo afferra al volo. Spero che si sia dimenticata della litigata del giorno prima.
Dopo aver fumato la sigaretta del mattino, si siede al tavolo e mangia con gusto.
Poi, dopo aver fatto anche la scarpetta del burro rimasto nel piatto con il pan bauletto, apre inoltre la confezione di prosciutto e inizia a mangiucchiarlo.
Sarà affamata dopo aver saltato la cena ieri.
Kira mi guarda senza parlare mentre preparo il caffè con la moka.
Una volta chiusa la macchinetta e e averla messa sul fuoco, rompe il silenzio.
"Max, ieri ero stanca e ho reagito male. Poi tu mi hai stuzzicata e io... ehm... lo sai che sono irascibile..."confessa.
Io annuisco, ma lei aggiunge "Rimane il fatto che dobbiamo parlare"...
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Una ragazza per me
RomanceMax, 19 anni, frequenta l'ultimo anno di superiori. Nonostante sia una fredda e distante, si innamora facilmente... delle ragazze. Discriminata dalla sua stessa famiglia per il suo orientamento sessuale, si farà strada tra gli ostacoli del liceo in...