Una ragazza per me

13. Messaggio

Sono a casa, finalmente. Purtroppo. Odio stare a casa, perché essere a casa significa essere sola.

Vivo da sola da un po'. Non saprei dire quanto tempo è passato di preciso. Però ricordo perfettamente il quando. Il giorno che mamma è morta. Non mi piace parlarne. Non mi piace neanche pensarci.

Mio padre, invece, è scappato con una Colombiana quando io ero ancora troppo piccola per capire. Che situazione familiare di merda, eh?

Con tutto il da fare che ho avuto oggi non mi sono accorta che è passata l'ora di cena. Sto morendo di fame. Non ho alcuna voglia di cucinare, quindi opto per cibo in scatola. La mia scelta è tonno e mais. Classico intramontabile.

Dopo essermi accomodata sul mio divanetto color crema, apro la scatoletta e ci affondo la forchetta dentro. Non ha un aspetto molto invitante.

Penso a Kira, e a quanto vorrei dirle tutto. Chissà se riuscirò mai ad uscire con lei.

Bzz. Mi vibra il telefono. Un messaggio. Non so di chi sia e non ho intenzione di saperlo. Decido di mangiare in pace e ignorarlo. Lo leggerò dopo.

Mangio ansiosamente mentre guardo il finale di stagione di Orange Is The New Black, che adoro alla follia, per la trama e per... beh, Laura Prepon. Naturalmente piango alla fine dell'episodio.

Dopo un'attenta riflessione sulla mia vita, decido che da domani divento grande. Basta piangere per una fottuta serie tv, basta farsi problemi per uno show di finzione. E' il momento di entrare nel mondo degli adulti. Da oggi in poi solo TV e niente Netflix. Solo notiziari e cose da grandi. Forse se me lo ripeto un'altra volta ci credo pure.

Con la testa di nuovo offuscata dai pensieri, fumo l'ultima sigaretta della giornata. All' improvviso mi ricordo del messaggio. Afferro il telefono e lo sblocco. Leggo.

Non ci posso credere.