Una ragazza per me

23. L'attesa

"Da quanto provi tutto questo?" mi sussurra, senza distaccare gli occhi dai miei.

La fisso, pietrificata.

"Dalla prima volta che ti ho vista" rispondo timidamente.

Kira alza un sopracciglio, mentre un piccolo sorriso si forma sul suo volto.

"Ho sentito una strana sensazione allo stomaco, e molto caldo" continuo io, ipnotizzata dal suo sguardo.

"E poi, i tuoi vestiti vedo-non-vedo non hanno aiutato di certo a concentrarmi" concludo, ricambiando il sorriso.

Kira soffoca una risata. Mi guarda divertita con occhi brillanti. Si avvicina sempre di più al mio viso, spostando lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra, poi di nuovo ai miei occhi. Io faccio lo stesso.

E' sempre più vicina. Sento il cuore letteralmente esplodere nel mio petto.

All'improvviso si ferma. Ritrae la testa di qualche centimetro. Deglutisce. Trattengo il respiro. Faccio per allontanarmi anche io, ma prima che possa muovermi Kira afferra la mia faccia e affonda le sue labbra nelle mie.

Oh mio dio. Mi ha baciato. Mi sta ancora baciando. Da quanto tempo ho dovuto aspettare questo momento. Non sembra volersi staccare. Sono così confusa che mi dimentico di ricambiare per un momento.

Inizio a baciarla con passione, con forza, con violenza. Lei fa lo stesso. Sento le nostre lingue toccarsi e attorcigliarsi. Le stringo le mani attorno i fianchi e premo il suo corpo contro il mio. Kira si stacca per un secondo e spinge le mie spalle al muro, per poi ritornare a baciarmi. Io cingo nuovamente il suo corpo al mio, ma questa volta le mie mani trovano posto più sotto dei fianchi. Sento i suoi palmi farsi strada sotto il mio top, e tastare il mio seno. In tutta risposta faccio lo stesso al suo fondoschiena. Le sue dita poi percorrono lentamente il mio addome, causandomi un brivido lungo la schiena, e iniziano a giocherellare con i laccetti dei miei pantaloncini, che nel frattempo si abbassano gradualmente sempre di più. Io, nel frattempo, ho preso il controllo del suo perizoma.

Non posso credere che sta accadendo davvero. C'è gente che dice che l'attesa di un evento è la parte più bella, persino più bella dell'evento stesso.