25. Proposta accettata

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T/W: Smut.

All'improvviso sento un rumore. Prima che possa alzarmi qualcosa mi piomba sulla faccia.

E' un reggiseno.

Sento la porta chiudersi di botto.

"Dove eravamo rimaste?" dice lei in tono sfacciato. 

Lancio.   Vi il suo reggiseno sul pavimento e mi alzo scattante per guardarla in viso, dopo aver dato una bella occhiata al panorama. 

"Mi pare al punto dove mi stavi per spogliare nel cortile della palestra e mi hai sbattuto al muro" le rispondo io, tutto d'un fiato. 

"Bene" esclama Kira, mentre dalla borsa tira fuori una sigaretta. "Solitamente quando lo faccio nel frattempo fumo, spero non ti dia fastidio... Mi dà la carica'' conclude con un ghigno.

"Non mi dà fastidio se me ne fai fumare metà" rispondo divertita.

Mi squadra attentamente.

"Ho una controproposta" dice, mentre si avvicina a me. "Ti do una sigaretta intera e ce ne facciamo una ciascuna, ci stai?" 

Sorrido. "Proposta accettata, Sensei 

Lei mi guarda, arricciando il naso. 

''Ti prego, se dobbiamo farlo non chiamarmi così... mi faresti sentire una vecchia. Di solito il Sensei è molto più grande del suo allievo" sorride timidamente. 

Annuisco ridacchiando.

"Ora mettimi la lingua in bocca e sta' zitta, Kira" sussurro guardandola negli occhi.

Lei non ci pensa due volte e mi spinge sul divano, sfilandomi di dosso il top e iniziando a baciarmi con passione. Assaporo dolcemente la sua bocca. Sa di menta e Marlboro. Siamo così impegnate a succhiare la faccia l'una dell'altra, che alla fine ci siamo dimenticate di prendere le sigarette. Le nostre lingue si muovono allo stesso tempo. La sua sembra più calda della mia. Sento la differenza mentre si scontrano e incontrano. I nostri seni sono letteralmente schiacciati l'uno contro l'altro e le sue gambe sono attorcigliate alle mie. Passo le mie mani tra i suoi capelli e glieli tiro, il che la fa staccare dalle mie labbra per un secondo, ma vi si getta con più forza subito dopo. Proprio mentre penso che stia prolungando le cose per farsi desiderare, avverto la sua mano insinuarsi nella mia lingerie e infila un dito nella mia intimità. Ho i brividi. Kira se ne accorge, e fa scivolare un secondo dito all'interno, stuzzicandomi leggermente. Non mi riesco a trattenere e mi stacco dalla sua bocca, lasciando uscire fuori un gemito di piacere. Lei riprende immediatamente il controllo delle mie labbra e torna a baciarmi con più forza, mentre con un terzo dito si spinge ripetutamente in profondità. Urlo dal tanto piacere, ma non placo la sua forza. Continua ad andare avanti e indietro, mentre io godo al di sotto di lei, le mie braccia ormai abbandonate sulle sue spalle.

Ad un tratto si ferma, rimuove la mano dai miei pantaloncini e la porta all'altezza del mio collo. Afferra il mio viso e si avvicina.

"E non dirmi mai più di stare zitta" sussurra, prima di tornare a spingermi la lingua in gola.

Io, in tutta risposta, le sfilo i pantaloncini e il perizoma con un gesto secco, e procedo a farle un ditalino.

"N-non ho a-ancora f-finito... c-con te" sussurra, tentando di trattenere i gemiti.

Rimuove la mia mano dalla sua intimità e la guida lentamente sulla parte superiore del suo corpo, fermandola poi sul suo seno sinistro. 

Le sue mani si fanno strada lentamente verso i miei shorts slacciati. Li abbassa lentamente e li lancia sul pavimento. Gioca con l'elastico dei miei slip e me le strappa di dosso. Continua poi il suo lavoro incompleto di prima, arricciando le dita all'interno e raggiungendo punti che non credevo nemmeno di avere. A questo punto sto strillando incontrollabilmente. 

Si continua così facendo per tutta la notte, o almeno finché non stramazziamo entrambe sul pavimento. 

Passo decisamente la notte più sensazionale della mia vita. 

Una ragazza per meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora