Capitolo XXVII: Mint

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||Spazio autrice a fine del capitolo, leggete per favore!||

Il cellulare squillò nella mia tasca facendo svegliare di soprassalto il passeggero difronte a me. L'uomo grugnì infastidito e mi guardò storto mentre mi facevo piccola sul sedile. Mormorai un piccolo "mi scusi" accompagnato da un inchino. Maledetta me che avevo dimenticato di mettere il silenzioso! Non appena vidi il nome sullo schermo il battito del mio cuore mi rimbombò nelle orecchie tanto era forte. Premetti subito il tasto verde.

<<Pronto?>> dissi tremante.

<<Ciao.>> disse una voce graffiante dall'altro lato. Non mi accorsi di aver trattenuto il respiro fino a quando non espirai nuovamente.

<<Ciao.>> risposi con un sorriso, sebbene lui non potesse vederlo. Lo sentì sogghignare. Cavolo quanto mi era mancata la sua voce, quanto mi era mancato lui. Riprenditi Cho-Hee, ricordati come hai deciso di comportarti e perchè.

<<Dove sei?>> chiese. Lanciai una veloce occhiata al finestrino e notai la stazione ferroviaria di Seoul farsi sempre più vicina.

<<Sul treno, quasi a Seoul.>> feci con un ampio sorriso. <<Tu?>> chiesi poi giocherellando con una ciocca di capelli.

<<Mah, qui a casa. Sto giocando un po' con Holly.>> rispose svogliatamente. Un po' mi dispiacque, credevo che sarebbe venuto a prendermi alla stazione. Beh, forse stavo dando per scontate troppe cose, infondo non stavamo mica insieme... appunto razza di idiota, quindi tieni a mente il piano.

<<Capisco. Gli dai una carezza da parte mia?>> dissi comunque cercando di sembrare tranquilla.

<<Gliela darai tu prestissimo.>> a quella risposta sorrisi, non vedevo proprio l'ora di rivedere quel piccolo batuffolo di pelo.

<<Come mai mi hai chiamata?>>

<<Mi annoiavo.>> fui talmente delusa da quella risposta che per qualche secondo rimasi in silenzio e deglutì. Quindi per questo mi chiamava? O passava del tempo con me? Perché si annoiava? Cercai di scacciare quelle idee dalla mia testa. Dopotutto avrebbe potuto benissimo essere un episodio singolo, magari non era così sempre. Forse mi facevo troppi film mentali, dovevo stare calma.

<<Ah.>> dissi. <<Scusami ma sono appena arrivata e devo scendere. Ci sentiamo.>> cercai di chiudere quella conversazione e distrarmi perché altrimenti mi sarei presa di cattivo umore e non ne avevo proprio voglia, ero già dispiaciuta di aver salutato per un po' la mia famiglia. Chiusi la telefonata senza aspettare risposta. Mi alzai dal mio posto con la gabbietta di Luna in mano e la valigia nell'altra. Quando il vagone si arrestò sulle rotaie mi affrettai a scendere. Mi stiracchiai le ossa intorpidite dalla comodità del sedile e procedetti verso i tornelli per chiamare un taxi e tornare a casa. Ero distrutta, se pensate che stare seduti per quattro ore su un treno sia solo rilassante vi sbagliate. Fortunatamente non c'era molta gente a quell'ora, perciò fui fuori in pochi minuti. Vicino al marciapiede vi erano circa tre o quattro taxi, perciò feci per dirigermi verso uno di quelli quando una figura in lontananza attirò la mia attenzione: quando misi a fuoco il suo viso non potevo crederci. <<Yoongi...>> sussurrai incredula e con il cuore a mille. <<Yoongi!>> lo chiamai più forte sorridendo e agitando una mano in aria. Gli corsi incontro posando le valigie sul marciapiede e gettandogli le braccia al collo. Al diavolo il piano, avrei solo evitato di baciarlo. Quindi era tutto uno scherzo per farmi una sorpresa, non era vero che mi aveva chiamata solo perchè si annoiava. Lui era lì, bellissimo come sempre, con una felpa nera, un cappotto marroncino ed un beanie grigio. Mi strinse tra le sue braccia lasciandomi un bacio sulla tempia. Inspirai profondamente il suo profumo alla menta che tanto mi era mancato, il calore del suo corpo mi avvolse e rafforzai la presa su di lui, non avevo nessuna intenzione di staccarmi. Lo sentì sogghignare.

•First Love• M.YgDove le storie prendono vita. Scoprilo ora