Capitolo V: Luna

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Il sabato alle 8:00 ero già in piedi per sistemare le ultime cose in casa. Indossai abiti comodi, legai i capelli, misi su le Twice e mi misi all'opera. Per le 12:00 il trasloco poteva dirsi ufficialmente terminato. Ammirai soddisfatta la mia opera, non avevo moltissimi mobili, dato che mia sorella era andata a vivere con il suo ragazzo Suho, mi aveva lasciato quelli del suo vecchio appartamento; tuttavia ero riuscita a creare un'atmosfera accogliente. Il divano rosso era posto difronte alla TV, accanto vi era la poltrona dello stesso colore, un tavolino in legno difronte e una libreria con i miei numerosi volumi e cd, una lampada per leggere e un tappeto rotondo. Feci una foto e la mandai a mia sorella Mi Sun per farle vedere come avevo sistemato il tutto e mi lasciai cadere sulla poltrona esausta. Asciugai con il dorso della mano delle goccioline di sudore. Avevo il respiro pesante a causa della mia odiosissima asma, ma ero troppo stanca per alzarmi e prendere l'inalatore in camera, così aspettai che fosse passata. Qualche minuto dopo il cellulare vibrò nella tasca della mia felpa. Credevo che Mi Sun mi avesse risposto, invece era un messaggio di Lee.

Da: Capo.

Ho una comunicazione importante da darvi, recatevi qui un'ora prima dell'inizio del vostro turno.

Lee Jooheon.

Bloccai lo schermo e mi trascinai in bagno per una bella doccia rilassante.

Alle 17:40 ero già davanti al locale, stranamente in anticipo, cosa che stupiva persino me. Non era ancora arrivato nessuno, perciò aspettai pazientemente. Chissà cosa vuole dirci Lee, pensai tra me e me. Forse non era soddisfatto del nostro lavoro e voleva licenziare qualcuno? Eppure avevo fatto del mio meglio migliorando di giorno in giorno, mi ero impegnata al massimo! Mentre osservavo pensierosa il via vai della frenetica Seoul, una creaturina nera, pelosa e un po' minuta attirò la mia attenzione. Feci un piccolo sorriso e mi chinai sulle ginocchia cercando di attirare l'attenzione del micetto facendo schioccare le dita. Drizzò le orecchie e si voltò nella mia direzione venendomi incontro zompettando.

<<Aw ma come sei carino!>> gli dissi facendo una vocina. Se Yoongi fosse stato qui probabilmente mi avrebbe presa in giro fino alla morte... la mia per la precisione. Presi a grattarlo dietro le orecchie mentre il gattino faceva le fusa tenendo gli occhi chiusi. Notai che aveva una piccola macchietta allungata sulla fronte.

Cominciai a sentire le dita fin troppo fredde, così smisi di accarezzarlo e cacciai le mani dentro le tasche del cappotto rabbrividendo. Il gatto non sembrò felice della mia decisione, così cominciò a strusciare insistentemente la testolina sul mio ginocchio. Ridacchiai, era buffissimo e somigliava a Luna, la gatta di Sailor Moon, il mio Manga preferito per altro. Avrei tanto voluto portarla a casa con me.

Effettivamente vivevo da sola e a parte Yoongi, non conoscevo nessuno a Seoul. Un animaletto mi avrebbe fatto compagnia.

<<Credo che stia cercando di attirare la tua attenzione.>> disse una voce facendomi sussultare. Alzai lo sguardo e vidi gli occhi scuri di Yoongi che mi guardavano.

<<Yoongi! Mi hai spaventata!>> esclamai con una mano sul petto. Ridacchiò.

<<Come mai sei in anticipo?>> chiese inarcando un sopracciglio come sorpreso dalla cosa.

<<Ignorerò la vena di sarcasmo che c'era nella domanda.>> sbuffai facendolo ridacchiare ancora di più. Intanto il gattino continuava a strusciarsi e a miagolare con l'intento di guadagnarsi qualche carezza, dunque nonostante il freddo tornai a grattargli dietro le orecchie.

<<Sei proprio adorabile.>> dissi con una vocina. <<Non è adorabile?>> chiesi poi rivolgendomi a Yoongi. Lo guardò un po'.

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