Capitolo XIV: Credo che ne valga la pena.

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<<Qua c'è solo il bagno, le altre camere sono di sopra.>> spiegò Hoseok indicando con la mano la porta chiusa vicino alle scale. Lo seguì di sopra cercando di prestare attenzione a ciò che diceva, perché sì, Yoongi mi aveva messa di cattivo umore, ma Hoseok non si meritava che tenessi il muso, dopotutto ci conoscevamo da poco, ma mi aveva sempre trattata con gentilezza e si era mostrato oltremodo amichevole. <<Qua dormo io, lì invece dorme Yoongi. Quello è un altro bagno, poi lì c'è una piccola stanza che uso per esercitarmi...>> continuò con un piccolo sorriso. Inarcai un sopracciglio.

<<Esercitarti?>> chiesi curiosa. Si grattò la nuca come imbarazzato.

<<Si, faccio l'insegnante di danza.>> gli rivolsi un'espresse stupita.

<<Davvero? Devi assolutamente farmi vedere qualcosa allora!>> esclamai cerando di mostrare entusiasmo, anche perché non volevo sospettasse qualcosa. I suoi occhi si illuminarono.

<<Con molto piacere!>> rispose eccitato. Effettivamente aveva proprio il fisico asciutto e muscoloso da ballerino. Stavamo per tornare indietro quando l'unica porta chiusa del corridoio attirò la mia attenzione e ricordai che non l'avesse menzionata.

<<Lì invece cosa c'è?>> chiesi ad Hoseok indicando la misteriosa stanza con un dito.

<<Ehm... nulla, ci teniamo cianfrusaglie per lo più.>> rispose frettolosamente, il che mi fece intuire che non voleva esattamente parlarmene. Annuì, dopotutto non mi piaceva fare troppo la ficcanaso sebbene fossi curiosa. Ad un tratto Hoseok annusò l'aria con espressione appagata. <<Mh sento un buon profumino, deve essere pronta la cena.>> disse facendomi un cenno della testa e invitandomi a seguirlo.
Ci sedemmo a mangiare parlando del più e del meno soprattutto con Hoseok poiché Yoongi sembrava non essere intenzionato a fare conversazione. Il suo coinquilino dalla testa arancione invece ce la mise tutta per farmi sentire a mio agio con la complicità di Holly che di tanto in tanto si strusciava sulle mie gambe. Constatai quanto fosse strano il fatto che, nonostante sentisse l'odore di Luna, Holly mi stesse comunque appiccicato. Hoseok disse che Holly era un cagnolino speciale e mi chiese se avevo foto di Luna: anche a lui piacevano molto gli animali. Ricordai di averle scattato una Polaroid il giorno in cui Yoongi me l'aveva portata, così presi il portafoglio e gliela mostrai.
Hoseok mi parlò un po' di sè, di come era nata la sua profonda passione per la danza e del gruppo di amici che coinvolgeva entrambi i coinquilini. Mi parlò di Namjoon e del suo fidanzato Jin, dello strambo Taehyung, di Jungkook la peste, del dolce Jimin e di come si erano conosciuti.

<<Quindi questi Jimin e Jungkook sono di Busan?>> chiesi dopo aver assaporato l'ultimo pezzo della fantastica torta che a quanto pare aveva fatto questo Jin. Hoseok annuì.

<<Già, si sono trasferiti qui per vari motivi, perché?>> mi strinsi nelle spalle.

<<Anche io vengo da Busan.>> dissi con un mezzo sorriso. Non lo avevo mai detto a nessuno, e difatti Yoongi sembrò ridestarsi da quello stato di trance in cui era caduto.

<<Davvero?>> domandò con voce roca. Annuì distogliendo subito lo sguardo e concentrandolo sulla forchetta che tenevo tra le dita.

<<Già, da un piccolo centro in realtà, ma molto vicino a Busan.>> spiegai ritornando indietro con la mente alla tanto amata e odiata casa.

<<Wow! Allora dovete assolutamente conoscervi!>> esclamò Hoseok distraendomi dai miei pensieri.

<<Sarà un piacere.>> sorrisi.

<<Da quanto stai qui quindi?>> chiese ancora l'arancione poggiando i gomiti al tavolo e prendendo il viso tra le mani.

<<Mi sono trasferita qualche mese fa, cercavo un lavoro decente e insomma, volevo cambiare un po' aria.>> risposi cercando di non approfondire, non che fosse una storia tremendamente tragica o che me ne vergognassi, ma non ero dell'umore per parlare proprio del mio background.

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