"Io e Connor stiamo insieme" disse Caesar andando subito al punto.Io ero sotto shock non pensavo fossero gay, sinceramente non si vedeva neanche che stavano insieme, erano bravi a tenerlo nascosto, oppure ero io che non l'avevo notato con tutto quello che avevo in testa.
"Davvero!!?" dissi sedendomi in mezzo a loro
"Si da più o meno un mese" disse Connor arrossendo
"Sono così felice per voi!!" dissi abbracciandoli e poi continuai: "Perché non me l'avete detto prima?".
"Perché non facevi ancora parte della famiglia" disse Caesar
Come aveva detto Caesar non facevo ancora parte di questa stramba famiglia pazzoide e poi non avevo mai interagito tanto con loro quindi direi che era più che compressibile che non me l'avessero detto prima.
"Hai ragione, quindi adesso ne faccio parte?" chiesi
"Si, te l'ho già detto prima" disse Caesar ridacchiando e prendendomi in giro
"Si lo so, ma volevo esserne sicura" dissi
"Sempre i soliti modi Caesar" disse Dylan che scattò subito agli attenti per via del atteggiamento di Caesar nei miei confronti.
"Stai zitto, vogliamo parlare di te?" disse Darren.
"No,no va bene così" disse Dylan ridendo
"Ah ok" disse Darren mentre rideva.
Passammo quasi tutta la notte lì a parlare, ridere e ballare.
Il giorno dopo sarebbe stato sabato quindi non mi preoccupai dell'ora.
Il giorno seguente...
Mi svegliai tardi, verso mezzogiorno, ero stanchissima il giorno prima era stato fantastico e pensandoci su dovrei ritenermi molto fortunata ad aver trovato delle brave persone come amici e soprattutto dovrei ringraziare di aver trovato un ragazzo che mi ama come io ama lui.
Dopo aver pranzato, diciamo visto che mi ero appena svegliata, mi preparai e andai a fare una passeggiata, non volevo passare tutta la giornata a letto non era per niente da me.
A un certo punto mentre camminavo mi squillò il telefono, era Dylan, risposi subito avevo proprio voglia di sentire la sua voce:
"Ciao amore" dissi
"Ciao tesoro com'è?" mi chiese, era sempre preoccupato per me, che carino!
"Tutto bene, sto facendo una passeggiata" dissi incamminandomi per la via
"Ok, sta attenta, senti dopo che ho finito le lezioni posso passare da te? Ho voglia di vederti" mi chiese Dylan, come potevo dirgli di no.
"Certo che puoi venire" gli dissi, all'improvviso ricevetti un altra chiamata questa volta però da un numero che non conoscevo, chiusi la chiamata con Dylan e risposi immediatamente curiosa di sapere chi potesse essere:
"Pronto" dissi
"Pronto è la signorina Mele?" disse la signora al telefono
"Si chi parla?" chiesi incominciando a preoccuparmi.
"Sono la segretaria del signor Wang, volevo informarla che lei sotto ordine del presidente è licenziata" disse, sentire quelle parole era come se mi cadesse il mondo addosso, riattaccai subito senza neanche pensarci, mi sedetti su una panchina che c'era di fianco a me, visto che ero arrivata al parco e incominciai a pensare: non è finita col padre di Dylan, allora dietro a quello che è successo con Katherine c'è lui.
Pensavo e ripensavo alla fine arrivai alla conclusione che il padre di Dylan era dietro ai fatti successi di recente e quindi dovevo scoprire il motivo per cui Katherine aveva fatto quello che aveva fatto.
Mentre ero ancora su quella panchina a riflettere arrivò Shancai che per riportarmi sul pianeta di nome terra mi dovette scuotere un paio di volte:
"Hey che ci fai qui?" mi disse lei quando ritornai sulla terra ferma dopo aver fatto un viaggio sulla valle dei pensieri e delle conclusioni
"Niente stavo pensando" le dissi con un tono un po' triste ed arrabbiato
"Che cos'hai?" Mi chiese accorgendosi del mio stato d'animo
Non ci pensai due volte a dirglielo, a dirle che ero stata licenziata per via del mio rapporto con Dylan.
Lei ci rimase di stucco, non credeva che il padre di Dylan arrivasse a questo punto.
Dopo avermi consolata per un po' se ne andò di corsa perché era in ritardo per un appuntamento con Darren.
Io ricominciai a camminare, arrivai in centro, era grandissimo pieno di grattacieli altissimi e tantissime persone, mentre camminavo vicino a una via isolata sentii delle grida, inutile dire che corsi lì per vedere cosa fosse successo, sapete il mio innato senso da eroina, quando arrivai nel posto vidi Katherine parlare al telefono in tanto che piangeva e gridava, io mi nascosi per ascoltare quello di cui stesse parlando:
"No, non può" disse Katherine piangendo, poi continuò "lui non può minacciarmi di far del male alla mia famiglia per via dei debiti che mio padre ha nei suoi confronti"
Io non ci potevo credere, ma almeno avevo la conferma che centrava il padre di Dylan, perché dai pure una capra l'avrebbe capito.
Presi e me ne andai, non volevo disturbarla e poi ero troppo scioccata, c'è capitemi ero sotto shock.
Tornai a casa per aspettare Dylan, ma quando arrivai la porta del mio appartamento era aperta, io non l'avrei mai lasciata aperta, così entrai per vedere se mi avessero rubato qualcosa, ci mancavano solo i ladri.
Appena accesi la luce qualcuno che arrivò da dietro mi mise un sacco in testa, non sapevo chi era, speravo solo che fosse uno scherzo di Dylan, ma in realtà non era così, ero stata rapita, alla fine erano dei ladri ma non di oggetti ma di persone.
Chi avrà rapito Joy?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo
Baci♥️
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~𝑼𝒏'𝑨𝒎𝒐𝒓𝒆 𝑰𝒎𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒊𝒍𝒆~
Storie d'amoreQuando l' amore arriva all' improvviso... e con lui i problemi che farà diventare questa storia impossibile. Lei Joy si trasferisce in Cina dopo il diploma, ha un carattere tosto ma allo stesso tempo sensibile, non si fida di nessuno ma quando il su...