Dylan pros.La mattina, una parte della giornata che odiano tutti ma che per me é bellissima e dannatamente importante, quando la luce entra senza impedimenti dentro le case delle persone che riposano come per dirgli "é ora di svegliarsi" o quando quella luce illumina il volto della persona che ami come sta accadendo adesso.
La luce illuminava il volto bellissimo di Joy che dormiva beatamente accanto a me. Era da un po' che non la vedevo così serena, di solito aveva degli incubi, facevo finta di non sapere, di non sapere quanto dolore provasse, ma in realtà percepivo i suoi incubi ancora prima che lei l'avesse ma non so perché me lo vuole nascondere, forse si sente ancora in colpa e non vuole farmi pesare la situazione, però non sa che sto ancora più male facendo così, che il mio cuore fa ancora più male e non smette di dirmelo, di dirmi quanto soffre.
Allungai la mano verso il suo viso perfetto e iniziai ad accarezzarle la guancia; continuavo a chiedermi così ininterrottamente il motivo per cui una ragazza come lei così speciale, sincera, affettuosa e particolare dovesse passare delle cose così orribili fin da quando era bambina, fin dalla morte dei suoi genitori, suo zio, mio padre, quel bastardo figlio di puttana di Micheal.
Non riuscivo a trovare la pace, perché a lei? Non riuscivo a capire.
Ritornai alla realtà quando vidi i suoi occhi così azzurri come il mare più limpido del mondo e così luminosi come le stelle che illuminano la notte buia
"Buongiono" dissi
"Buongiono" disse lei ancora assonnata
Restammo a guardarci negli occhi per un tempo indefinito, non sapevo cosa fare, avevo una voglia matta di abbracciarla ma avevo paura della sua reazione, sorprendentemente però fu lei a farlo.
Mi abbracció appoggiando il suo viso sul mio petto e io il mio mento sulla sua testa, era come tornare a prima di tutto questo, quando lei per certi versi era ancora serena e tranquilla
"Che stai facendo?" Le chiesi sorpreso
"Stai tranquillo adesso riesco se non chiudo gli occhi" disse facendo un sorriso e abbracciandomi più forte
"Amore" sentii uscire dalla sua bocca così tenera, non sapevo nemmeno il motivo per cui avessi così tanta tenerezza oggi, bah mi sa che capiti a tutti a volte
"Dimmi"dissi
"A che ora devi andare ad allenarti?" Disse staccandosi da me
"Alle 7:30 dovrei uscire di casa, perché?"Dissi non capendo la sua domanda
"Perché sono le otto" disse lei indicando la sveglia sul comodino
"Merda" dissi alzandomi e iniziando a prepararmi velocemente anche se non dovevo andare ad allenarmi visto che l'agenzia aveva deciso che sarebbe stato un giorno libero ma dovevo fare una cosa importante che Joy non doveva sapere quindi avevo come l'obbligo di farle credere che dovessi andare all'agenzia, odio mentirle ma ero costretto a farlo per il suo bene.
Facendo il più velocemente possibile uscii di casa alle 8:15 e subito mi recai a casa di Connor dove i ragazzi erano già riuniti ad aspettarmi
"Ragazzi"li chiamai mentre correvo verso di loro, ero troppo in ritardo cazzo
"Finalmente credevamo ti fossi perso" disse Darren
"Lo so non ho visto l'ora scusate" dissi scusandomi per l'orario visto che ci dovevamo incontrare alle otto
"Dobbiamo discutere un po', chi andrà in missione con Dylan oggi?" Chiese Ceasar, missione io non la chiamerei così però un po' lo era.
Oggi avevamo in programma di andare a cercare la zio di Joy perché dopo il messaggio che gli avevo lasciato il giorno in cui portammo Micheal alla stazione di polizia lui aveva risposto, mi mandava dei messaggi, li lasciava nei posti che frequentavo e talvolta erano anche di minaccie quindi per l'incolumità di tutti ma soprattutto per quella di Joy dovevo prenderlo, dovevamo prenderlo
"Voglio andare io" disse Connor con un tono del tipo "provate a contraddirmi e vi uccido".
Lui aveva legato tanto con Joy, credo che sia diventato il suo migliore amico e a me questa cosa non mi dispiace, é giusto che abbia anche un migliore amico, qualcuno oltre a me che può proteggerla e starle accanto, poi conoscendo Connor so che è un bravo ragazzo e che non le farebbe mai del male, mi fido di lui
"Va bene vai tu perché mi fai paura" disse Darren facendo una risata scherzosa
"Bene andiamo allora, é già tardi" dissi dirigendomi verso la mia auto seguito da mister Connor
In macchina parlammo di un po' tutto, come stesse Joy, come stessi io, come stesse lui, novità in generale e anche di cosa avremmo fatto quando avremmo avuto davanti ai nostri occhi lo zio della mia amata fidanzata.
Dopo quasi due ore arrivammo davanti a un edificio abbandonato fuori città, era il luogo dove dovrebbe trovarsi lo zio di Joy da quanto avevamo scoperto dai nostri informatori.
Era un posto abbastanza inquietante, uno di quelli che si vedono in alcuni film, era una fabbricata ormai abbandonata e trasandata, c'erano vetri rotti, sporco e ragnatele ovunque.
Facendoci coraggio entrammo, l'interno per fortuna era meno inquietante, era illuminato dalla luce del giorno e c'erano un po' di mobili utili ed essenziali per sopravvivere come un divano, un letto ecc....
Avevamo appena avuto la conferma che qualcuno era stato li.
Stavamo camminando all'interno della struttura quando ad un certo punto sentimmo un rumore di vetri rotti dietro di noi, istintivamente ci girammo però non c'era nessuno solo un bicchiere andato in frantumi, quando ci rigirammo trovammo finalmente quello che stavamo cercando...lo zio di Joy
Era difronte a noi con i suoi capelli neri lunghi fino alle spalle e la sua figura trasandata con addosso vestiti malandati e mezzi rotti e abbastanza malconcia, se non fosse stato un delinquente mi avrebbe fatto anche pena:
"Che ci fai qui?" Mi chiese immediatamente con tono aggressivo
"Sono venuto a trovarti caro zietto" dissi prendendolo per il culo se non si fosse già capito
"Vattene!" Disse tentando di andarsene
"No, ma ti do una scelta, puoi venire con noi con le buone oppure con le cattive, decidi tu" dissi dandogli due alternative, io speravo nella seconda, avevo proprio voglia di fare un bel bordello
"Sei proprio sicuro di riuscire a farmi venire con te? Ahahah che barzelletta, sei proprio come mia nipote, degli incompetenti, stupidi ragazzini" disse tornado serio sulle ultime parole, mi aveva insultato, ci aveva insultato, aveva insultato la ragazza che amo, restai calmo fino a quando non la nominò ovviamente come si permetteva di chiamarla, soprattutto di chiamarla nipote, lei non é mai stata sua nipote
"Assi beh almeno non siamo degli stronzi bastardi come te" dissi prima di scaraventarmi su di lui dandogli un pugno in pieno viso, scusate sono stato violento ma dovevo c'è capitemi, lui cadde a terra battendo la testa e perdendo conoscenza per fortuna
"L'hai preso, adesso calmati" mi disse Connor appoggiando un mano sulla mia spalla
Iniziai a fare dei respiri profondi per controllare la rabbia e calmarmi più velocemente.
Piano piano il battito tornò regolare e insieme a Connor caricammo lo zietto in macchina per portarlo finalmente nel posto in cui doveva stare fin dall'inizio il suo inferno personale.
I ragazzi dove porteranno lo zio di Joy?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo
Baci♥️
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~𝑼𝒏'𝑨𝒎𝒐𝒓𝒆 𝑰𝒎𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒊𝒍𝒆~
RomanceQuando l' amore arriva all' improvviso... e con lui i problemi che farà diventare questa storia impossibile. Lei Joy si trasferisce in Cina dopo il diploma, ha un carattere tosto ma allo stesso tempo sensibile, non si fida di nessuno ma quando il su...