~𝒓𝒊𝒕𝒐𝒓𝒏𝒐 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒍𝒖𝒄𝒆~

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Non ti rendi conto di quello che hai fin quando non rischi di perderlo, solo in quel momento ti rendi conto che ti sei lamentata per niente, ti sei arrabbiata, ti sei allontanata per cose futili e superficiali.

Quando ti rendi conto che tutto il tempo che hai passato con quella persona rimerà un ricordo perché non puoi passarne altro insieme.

Quando il rumore della macchina per rilevare i battiti cardiaci di Shancai smise di colpo di segnalarci che la mia migliore amica era viva il panico ha iniziato a impossessarsi lentamente di me.

Senza neanche pensarci mi gettai verso la sua stanza chiusa, ancora con i dottori dentro, due braccia però mi fermarono facendomi arretrare di qualche passo

"Joy basta! Stai qui, ci sono i dottori con lei" mi gridò Darren nelle orecchie come se io in quel momento potessi sentirlo e dargli retta, sinceramente non so neanche come riuscisse a stare così calmo

" come fai a stare così calmo?!" Gli chiesi di rimando cercando di liberarmi dalla sua presa

"Io non sono affatto calmo cazzo" disse lui lasciandomi andare e facendomi girare verso di lui

"Dobbiamo aspettare, non possiamo fare niente per lei adesso" continuò Darren passando lo sguardo da me alla porta della stanza avvolta dal silenzio

"Si, okay, hai ragione" dissi iniziando a camminare su e giù per il corridoio deserto

Dopo vari minuti interminabili, finalmente la porta si aprì facendo uscire i vari medici e infermieri

"Signor Chen" la voce del dottore si sparse per il corridoio facendo voltare me e Darren verso la sua direzione

"Si, sono io" disse Darren avvicinandosi al medico

"Siamo felici di comunicarle che la paziente ha ripreso conoscenza" disse il dottore con un sorriso sulle labbra, a quelle parole delle lacrime di gioia iniziarono a scorrere sui nostri volti. Era viva, ce l'aveva fatta, ha vinto e n'è uscita guerriera

"P..possiamo vederla?" Chiese Darren avvicinandosi al dottore

"Certo, ma uno alla volta e senza farla affaticare, é ancora debole, deve riposare" disse il medico allontanandosi con passo svelto lungo il corridoio

Darren si girò verso di me chiedendomi implicitamente se potesse andare per primo, come si poteva non permetterglielo?

"Vai da lei" dissi rassicurandolo con un sorriso e una mano sul braccio tremante dalla felicità

Pros.Darren
Lentamente entrai nella stanza in cui ormai passavo i miei giorni, ma quella volta era diverso, lei era sveglia, era lì e cosciente, viva...

Chiudendomi la porta alle spalle mi girai verso il letto ospedaliero deve riposava la donna della mia vita, appena posai gli occhi sulla figura sdraiata della mia ragazza incontrai i suoi occhi nocciola semi aperti. Il cuore mi stava scoppiando dal petto, stava battendo così forte da poter scoppiare da un momento all'altro, mi sa che avrò un attacco cardiaco, ci mancherebbe solo che ci cambiassimo i ruoli io e la mia bellissima addormentata

"Hey amore" le dissi andandole incontro e prendendole la mano destra appoggiata cautamente sulla sponda del letto

Vederla così é stato un colpo così forte che mi sembrava di essere morto, di essere in macchina con lei quel giorno e di essere morto nell'impatto... e pensare che é stato tutto colpa mia...se quel giorno non l'avessi chiamata mentre era alla guida tutto questo non sarebbe successo...

Era arrivato finalmente San Valentino, avevo preparato tutto nei minimi dettagli, con la scusa che Shancai doveva aiutare Dylan a tenere Joy lontana da casa mi portò molto più tempo per preparare una sorpresa. Appoggiai le candele profumate alla vaniglia al centro del tavolo addobbato a dovere per poi voltarmi a guardare l'ora sull'orologio appeso al muro di fronte al tavolo.

"Sono già le sei e un quarto?" Chiesi dando voce ai miei pensieri

In un attimo il tempo era volato e senza accorgermene erano già le sei passate e di Shancai nessuna traccia, neanche un messaggio, niente di niente. Non sono una persona che vive nell'ansia che al proprio partner succeda qualcosa e quindi deve sempre sapere dov'é o cosa sta facendo ma era strano che non avesse mandato neanche un messaggio per dirmi che faceva più tardi o che stava tornando a casa.

Presi il telefono e sbloccandolo cercai il numero della mia ragazza, appena l'ebbi travato cliccai su chiama. Dopo un bel po' di squilli a vuoto finalmente la chiamata era stata accettata

"Shancai?" domandai, in risposta ricevetti sono un sacco di rumori che mi fecero allontanare velocemente il telefono dall'orecchio per non rimanerci sordo poi però riecheggiò un urlo agghiacciante seguito dallo stridere delle gomme... un incidente, Shancai aveva avuto un incidente

Senza aspettare mezzo secondo misi giù la chiamata, recuperai le mie cose e mentre percorrevo il tragitto per arrivare alla macchina parcheggiata in garage chiamai l'ambulanza.

"Mi dispiace così tanto" dissi appoggiando la fronte alla sua mentre ancora non riuscivo a guardarla negli occhi "é tutta colpa mia"

"N...no" disse con voce rauca stringendomi più forte la mano

"Sì invece é tutta colpa mia...se quel giorno non ti avessi chiamato, se ti avessi aspettato senza farmi i complessi mentali su dove fossi o se stessi bene non saresti qui, non saresti andata in coma per colpa mia..." dissi sentendo le sue mani che lentamente si spostarono sul mio viso allontanandolo dalla sua fronte per guardarmi negli occhi

"N...non p...piangere" disse sempre con voce rauca per via del tempo passato senza usarla

"Ho avuto così tanta paura di averti persa...senza neanche essere riuscito a dirti che io voglio una vita con te perché tu sei la mia vita, adesso l'ho capito, non posso stare senza di te e anche se il futuro mi fa paura adesso so che tutto può succedere tranne che separarmi da te, avevo pure preparato un sorpresa per San Valentino. Ero così emozionato di vedere la tua reazione quando avresti aperto la porta vedendo tutto agghindato per una perfetta cena romantica, che ho pensato di chiamarti per sapere a che punto eri con Joy, mi dispiace così tanto... dovevo pensare che eri alla guida"

Quando finalmente alzai lo sguardo verso di lei notai delle lacrime calde bagnarle il viso mentre ancora teneva il mio volto avvicinandolo lentamente al suo. Posó le sue labbra asciutte e crespe per via dell'incoscienza subita in queste settimane sulle mie bagnate dalle mie stesse lacrime.

Pros. Joy

"Joy che succede?" Chiese Connor dall'altra parte del telefono

"Connor...Shancai si é svegliata" dissi con un sorriso smagliante sulle labbra, un sorriso che non vedevo da tempo su di me.

Darren era entrato nella stanza della mia migliore amica circa 10 minuti fa lasciandomi da sola nel corridoio dove passavano ogni due minuti valanghe di dottori e infermieri diretti ad assistere i vari pazienti.

"Davvero?! Arrivo subito!!" Disse Connor con la felicità che ormai stava assalendo anche me

"Chiamo gli altri?" Chiese dopo qualche secondo di silenzio

"Ho già chiamato Caesar, sta venendo qui con Katherine. Devo solo chiamare Dylan" dissi, appena Darren era sparito dietro alla porta della stanza adiacente alla sala d'aspetto presi il telefono iniziando a chiamare tutti per avvertirli e lasciando Dylan per ultimo per prepararmi psicologicamente

"Vuoi che lo chiami io?"

"No tranquillo, é giunto il momento di affrontare il problema" dissi convinta anche se l'ansia cresceva sempre di più dentro di me

"Okay, sto salendo in macchina, ci vediamo lì" disse poi chiudendo la chiamata

Facendo un bel respiro profondo cliccai sul contatto di Dylan, ce la posso fare:

"Amore?" Chiese rispondendo alla telefonata, era da troppo tempo che non sentivo la sua voce chiamarmi così, mi era mancato

Scusatemi tantissimo per questo periodo di inattività ma tra varie cose non sono riuscita ad aggiornare, comunque eccomi di nuovo qua.

Allora Shancai si è svegliata dopo questo periodo di coma e Joy vuole affrontare il problema che ha con Dylan, ma lo farà veramente o scapperà di nuovo?
Si scoprirà più avanti
Baci

~𝑼𝒏'𝑨𝒎𝒐𝒓𝒆 𝑰𝒎𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒊𝒍𝒆~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora