~𝐿𝑜𝓉𝓉𝒶𝓇𝑒~

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Il raggi del sole filtravano ormai dalle finestre, si poteva udire il canto mattutino degli uccellini, aprii gli occhi appena sentii il calore sul mio viso, un braccio circondava la mia vita, non ci potevo ancora credere di aver finalmente messo le cose in chiaro con Dylan, mi girai verso di lui cercando di non svegliarlo, era così bello e speciale ai miei occhi, non riuscivo a trovare un difetto in lui, man mano che il tempo passava i suoi difetti che all'inizio erano molto evidenti si trasformarono in pregi, fu quando capii questo che mi resi conto di essermi perdutamente innamorata di lui, i pensieri sul nostro passato e sulla nascita dei miei sentimenti per lui mi fecero andare in un altro mondo ripercorrendo gli eventi che hanno portato a questo momento.

Non mi accorsi che Dylan si era svegliato vedendomi così concentrata nel guardarlo mi riportò alla realtà con un bacio:

"Buongiorno" dissi dopo esserci staccati l'uno dall'altro

"Buongiorno piccola" disse lui con un sorriso smagliante mentre mi accarezzava la guancia

Restammo in quella posizione per un po' a guardarci negli occhi e per esprimere il nostro amore attraverso il nostro sguardo, poi mi misi seduta, dovevamo parlare, non era ancora sistemato tutto:

"Che stai facendo?" Disse lui prendendomi per il braccio e facendomi sdraiare su di lui

"Che facciamo adesso?" Chiesi, anche se ero felicissima di aver chiarito e di stare con lui, non mi sembrava giusto fare questo doppio gioco anche se era un matrimonio combinato

"Che intendi?" Chiese lui

"Intendo che tu tra poco ti sposerai e che per questo è sbagliato quello che stiamo facendo" dissi con gli occhi lucidi, non volevo perderlo di nuovo, non volevo che sposasse un'altra

"Non è stato un'errore perché io ti amo, te lo vuoi mettere in testa, anche dopo il matrimonio il mio cuore sarà sempre e soltanto tuo, nessuna potrà mai prendere il tuo posto" disse alzandomi il mento con due dita per guardarmi meglio

"Ma non sarai mai mio" dissi cercando di trattenere le lacrime

"Io sono già tuo, sono sempre stato tuo e lo sarò anche dopo il matrimonio"
Lui pretendeva di essere mio quando stava per sposare un'altra donna, ma scherziamo?!

"Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo, tu ti stai per sposare con una persona che non ami e stai dicendo alla persona che invece ami che sarai suo e forse intendi anche che diventi la tua amante" dissi un po' alterata, non volevo accettare il fatto che lui dopo la notte precedente e il nostro chiarimento volesse ancora sposare Alexis

"Vattene, vai a sposarla" dissi allontanandomi da lui e passandogli i suoi vestiti

"Non è come credi, Joy" disse lui per poi andarsene, sapeva che avevo bisogno di spazio e sapeva anche che ero testarda come un mulo e che in quel momento non poteva fare niente per farmi capire quello che veramente voleva fare sulla questione matrimonio.

La mattinata passò lentamente cercando di non pensare a quello che era successo, ero sul divano a deprimermi quando una chiamata fece ribaltare il mio pessimo umore, almeno per un po':

"Pronto" dissi

"Joy, sono Connor" disse lui, non riuscivo a capire il motivo della sua chiamata, non avevamo legato moltissimo

"Perché mi hai chiamata?" Chiesi incuriosita

"Lo so che non siamo molto legati ma ho bisogno di qualcuno, puoi venire da me?" Chiese lui, si sentiva la tristezza nella sua voce e anche il desiderio di essere rassicurato e di non sentirsi solo

"Ok, arrivo" non potevo dirgli di no così uscii subito di casa per andare da lui sperando di distrarmi.

Arrivata davanti a casa di Connor ebbi uno shock totale, vidi una casa a dir poco splendida e moderna, l'opposto di quella di Dylan ma ugualmente spettacolare.

Mi avvicinai e suonai il campanello, dopo pochi secondi mi venne ad aprire, il ragazzo che vidi non sembrava più Connor, tra un po' non si riconosceva neanche, era distrutto, aveva gli occhi rossi, gonfi e pieni di lacrime che chiedevano di uscire.

D'istinto lo abbracciai, non mi piaceva vederlo in quel modo, era sempre allegro e solare quando lo vedevo.

Dopo esserci staccati lo feci sedere spostandoci nel suo salotto, subito notai che lo stile moderno dominava anche l'arredamento interno, i colori principali usati per decorare la stanza erano l'azzurro e il blu oltre al semplice e raffinato bianco.

Incominciai a fargli domande per capire cos'era accaduto:

"Allora, cos'è successo?"

"io..e Caesar...ci siamo...ci siamo lasciati" disse mentre delle umide lacrime di dolore gli rigavano il volto

"C..cosa!!? Mi dispiace tantissimo non credevo, adesso capisco perché sei così" dissi riabbracciandolo

"Tranquilla.. parliamo d'altro se no continuerò a pensarci e a piangere" disse staccandosi da me facendo finire l'abbraccio di cui aveva tanto bisogno per sentirsi meglio

"E di cosa vuoi parlare?" Chiesi

"Hai chiarito con Dylan?" Chiese, per qualche secondo quelle parole mi rimbombavano in testa, "chiarire" per noi due sembrava quasi impossibile farlo del tutto, credevo di non pensarci più per oggi, ma forse mi farebbe bene sfogarmi con qualcuno e sentire opinioni diverse da quelle di Katherine e Shancai

"Sai tutto?" Chiesi per essere sicura che lui sia a conoscenza dei fatti realmente accaduti

"So che tu hai lasciato Dylan per colpa di suo padre" disse

"Ok visto che sai cos'è successo veramente di posso spiegare quello che è accaduto ieri sera" dissi per poi iniziare a raccontare: "lui ha detto che mi ama ancora ma non vuole rinunciare al matrimonio, pensa pure che io sia disposta a diventare la sua amante, ti rendi conto?" Dissi alterata, lui mi conosceva e sapeva che non avrei mai accettato di farlo ma me l'aveva chiesto lo stesso e questo non mi andava giù

"È impossibile che voleva dire una cosa del genere, però ti capisco anch'io non avrei accettato per nessun motivo, andrebbe contro i miei principi" disse lui cercando di mettersi nei panni di entrambi

"Esatto, come gli è potuto venire in mente una cosa del genere!!?" Chiesi sfogando la mia rabbia

"L'unico modo per capire cosa veramente il suo cuore gli dice di fare è andare a quel stramaledetto matrimonio e vedere se quando ti vedrà cambierà idea" disse incoraggiandomi, io volevo fare qualcosa, non volevo che la nostra storia finisse in questo modo, non adesso che lui sapeva la verità

"Sai che ti dico...hai ragione, io andrò a quel matrimonio e non lo lascerò andare via senza aver lottato per noi" dissi più o meno convinta perché la paura c'era ed era tanta, ma dovevo sopprimerla ed essere coraggiosa

"Brava! Questa è la mia ragazza!!" Disse lui battendomi il cinque e poi continuò: "Adesso vai a cercare un vestito, tra sei giorni arriverà il grande e fatidico giorno"

"Grazie Connor, se hai bisogno di qualsiasi cosa chiamami e non pensare a Caesar, esci e divertiti" dissi abbracciandolo per poi uscire di casa.

Connor non mi era mai stato vicino veramente ma in quel momento capii che bastava solo parlargli per tirargli fuori tutto il suo grande cuore.

Sei giorni dopo...

Il giorno del matrimonio era arrivato e mi sa che ero più nervosa io che la stessa sposa, stanotte non riuscivo a dormire, pensavo soltanto a cosa potrebbe accadere oggi in quella chiesa in cui il mio futuro potrebbe cambiare con una sola parola pronunciata dalla persona che amo.

Dylan deciderà di rinunciare all'amore per una promessa fatta a un padre traditore o preferirà seguire il suo cuore e lottare?
Lo scoprirete presto
Baci♥️

~𝑼𝒏'𝑨𝒎𝒐𝒓𝒆 𝑰𝒎𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒊𝒍𝒆~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora