Amore Vero

Confronto

Charlotte

Ma, che diavolo si crede di essere quel uomo?

A parte essere il donatore di sperma, dei miei figli, NON è nessuno per me. Ma, da come parla e si comporta crede di essere il padrone della mia vita.

Ma con chi crede di avere a che fare, ancora con la ragazzina di un tempo? Si sbaglia di grosso.

Mia madre è andata a riposare, dovrei smettere con le mie lucubrazioni mentali, eppure, il mio sesto senso non mi tradisce mai, so che sta per accadere qualcosa. Non devo far altro che aspettare per scoprire cosa.

Christopher

Affermare che sono furioso, è un eufemismo.

Non mi sono nemmeno reso conto, a quanto andassi con la macchina, adesso devo parlare con Charlotte.

Adesso, deve capire chi sono in realtà.

Scendo dalla macchina, suono alla porta, dopo alcuni minuti mi viene ad aprire Charlotte, non riesco a frenarmi, - mi hai tratto cosi, perché volevi che venissi qui? - chiedo con sarcasmo.

Lei mi guarda, non mi sembra sorpresa del fatto che io mi sia precipitato qui, con un alzata di spalle,- povero piccolo! - esclama sarcastica.

- Non ti ricordi chi io sia? - le domando sempre più arrabbiato.

- Ho molto chiaro chi sia tu. Ho pagato il debito della mia famiglia che aveva nei tuoi confronti, quindi se non vai via, chiamo la polizia - replica sicura di se.

- Povera illusa, non farmi arrabbiare più di quanto già non sia - l'avverto.

- Non mi riguarda, come devo farti entrare in testa questo concetto. Vattene! - continua imperterrita, nonostante 

Non ci vedo più dalla rabbia, l'ha prendo per un braccio, la guardo dritto negli occhi, - sono furioso, nessuno mi tratta come hai fatto tu - dichiaro guardandole negli occhi. 

Lei non abbassa gli occhi, mi guarda negli occhi, con tutta la calma del mondo, mi domanda, - cosa vuoi farmi? Per caso vuoi baciarmi? -.

Io non credo alle mie orecchie, chi è la donna davanti ai mei occhi?  mi domando. 

Non penso a nulla, scendo come un rapace sulla sua preda, mi abbasso e la bacio, è un attimo, mi sembra di assaporare il paradiso. Sento che lei è rigida, ma, la cosa non mi interessa.

Cerco di entrare nella sua bocca, con la lingua, ma, mi morde.

Charlotte mi guarda in modo strano e mi chiede, - che cosa stai facendo? -.

- Ti ho baciato - rispondo.

- Ma, davvero? Non mi ero resa conto della cosa - replica con sarcasmo.

Faccio un grande respiro, poi le rispondo, - voglio parlarti, ma, con calma -, cerco di rimanere calma.

Alla fine cede, - va bene. Dove e quando ? - mi domanda.

- Stasera, ti mando a prendere dall'autista. Ciao Charlotte. - affermo, con sicurezza e la saluto. Mi volto e me ne vado.

Charlotte

Che cosa è successo?

Mi ha baciato e ho accettato di andare a casa sua?

Non ho capito cosa mi sia successo, ma, devo affrontare le conseguenze delle mie azioni. Devo farmi coraggio e andare avanti.

Credevo che baciandomi non mi avrebbe fatto effetto, ma, mi sbaglio, è pur sempre il padre dei miei gemelli, è solo per questo che mi ha creato una certa reazione, spero solo che sia la realtà e che non mi stia illudendo da sola.

Richiudo la porta dietro di me, vado da mia madre e le racconto tutto senza nasconderle nulla.

- Figlia mia, ma che hai combinato? - mi domanda allarmata.

- Non lo so, mamma. So solo che quel uomo mi fa perdere la testa e non mi rendo conto di quello che dico e di quello che faccio - termino in mia difesa.

- E che cosa vorresti fare adesso? - mi chiede.

-  Andare da lui, vedere di cosa vuole parlare e terminare con questa assurda situazione-, rispondo sicura di me stessa.

- Speriamo bene -.

Alla fine, ho messo a dormire i miei gemelli, gli ho spiegato che dovevo uscire, mi hanno fatto promettere che domani devo preparare i pancake con le gocce di cioccolato.

Ho deciso di indossare un tubino nero semplice, con una giacca nera, con delle decolté e una borsetta rossa. 

L'unica cosa che spero, che vada tutto bene. 

L'autista che mi porta da Christopher ha svolto il suo lavoro in modo eccellente. Adesso, vediamo cosa succederà?

Ciao a tutti,

come vi sembra che vada la storia?