Amore Vero

Complicazioni

Charlotte

Non ci posso credere, è come vedere il proprio incubo materializzarsi davanti ai proprio occhi. Adesso non sono più la ragazzina di un tempo che credeva nel principe azzurro e al lieto fine per forza. Ora, sono consapevole che la vita non è un romanzo rosa, dove alla fine la protagonista riesce a vivere felice e contenta.

Oggi, mi rendo conto che l'uomo che ha davanti a me, è diventato sempre più freddo e distante, dall'uomo che ricordo, non mi sembra l'uomo dei miei ricordi.

Guardarlo in volto, adesso mi rendo conto che quell'uomo è la versione adulta dei miei adorati figli, ma, nonostante tutto non riesco ad odiarlo, nonostante per lui provo una grande rabbia.

Vorrei solo che il padre dei miei figli fosse un altro uomo, anche se quello che chiedo è solo un sogno, in quanto il solo e unico uomo con cui sono stata è Christopher. Mi chiedo come devo comportarmi, adesso che quel uomo si è presentato alla mia porta.

Non credo che sappia della nascita dei gemelli, altrimenti mi avrebbe cercato anni fa, ma, adesso l'unico modo che mi posso comportare è la totale indifferenza, faccio di tutto per proteggere a tutti i costi i miei figli.

I miei pensieri vengono interrotti dall'arrivo di mia madre e dei miei figli, non le racconto nulla non voglio farla preoccupare, ora, che nel suo cuore c'è un grande dolore come la perdita del suo grande amore.

I miei figli mi raccontano con un sorriso enorme, cosa hanno fatto al parco e con chi hanno giocato.

Di una cosa sono sicura, i mei figli devono essere per sempre al sicuro, sereni e felici.

Dopo pranzo, mentre i bambini fanno un sonnellino, io e la mamma stiamo prendendo un caffè, squilla il telefono, dico a mia madre di non preoccuparsi, che vado a rispondere io.

- Casa Smith, chi parla? - domando.

- Ciao Charlotte -, mi risponde, una voce che riconoscerei ovunque, Christopher.

- Che cosa vuoi? - gli domando, facendo in modo che mia madre non senta.

- Parlarti -, risponde in modo sintetico.

- Di cosa dovremmo parlare io e te? - gli chiedo sarcastica.

- Di quello che mi hai nascosto -, mi risponde in modo sempre enigmatico.

- Cosa dovrei parlare con te? - cerco di porre fine a quella chiamata assurda.

- Forse non ci siamo capiti Charlotte, non te l'ho sto chiedendo, te l'ho ordino - dichiara con voce sicura.

Dopo che ho ascoltato quel comando, non ci vedo più dalla rabbia, esplodo rispondendo, - ascoltami, noi non abbiamo nulla da dirci. Puoi andartene al diavolo tu e quelli come te! -, concludendo, chiudo con forza il telefono.

- Tesoro, cosa succede? - mi chiede mia madre preoccupata.

- Nulla - rispondo, in modo sintetico.

- Non mi mentire Charlotte! Ti conosco, sei mia figlia. Dimmi la verità, non devi nascondersi nulla. E' vero che ho perso tuo padre, ma, per te ci e per i miei nipoti ci sono sempre -, termina il suo discorso.

- Mamma, non voglio che ti preoccupi, nella mia vita è ricomparso Christopher -, le rivelo con un certo timore.

- Tesoro perché non me l'hai detto prima ? -  mi domanda, guardandomi negli occhi.

- Non ho paura mamma, ho smesso di temerlo molti anni fa -, la rincuoro, anche se sono consapevole che se sapesse dei gemelli, saprebbe come ferirmi.

- Ci sono anche io con te  - mi rassicura mia madre.

Ci abbracciamo forte e troviamo consolazione l'una nelle braccia dell'altra.

Christopher

Non ci posso credere, Charlotte mi ha chiuso il telefono in faccia.

Come si permette quella donna, di trattarmi cosi?

Sono furioso e rabbioso. 

Mi pagherà anche questa. 

Se la mia supposizione è giusta, la piccola farfalla molto presto sarà chiusa in una gabbia dorata, da cui non potrà mai uscire.

E' se davvero è la madre dei miei figli, cosa dovrò fare se me l'ha nascosto? mi chiedo.

Solo il tempo mi darà le risposte che cerco.

Di una cosa sono sicuro, che come Charlotte si comporterà di conseguenza mi comporterò.

Meglio avermi come amico, che come nemico.

Ciao a tutti.

ecco a voi questo nuovo capitolo, cosa vi sembra della storia fino ad adesso?