Nuova vita

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Ciao e ben tornati, questo è un capitolo di passaggio, nel prossimo capitolo ci sarà un grande colpo di scena.

Buona lettura e alla prossima!


Charlotte

Dopo i soliti riti, con la scusa che sono stanca mi sono fatta accompagnare nella mia nuova camera dalla governante di casa. 

La governante mi fa strada, per un immensa scala fino all'ultimo piano, mi precede aprendomi la camera, mi dice, -  signora per qualsiasi cosa di cui abbia bisogno, basta che suoni il campanello e una delle cameriere verrà subito, spero che sia tutto di suo gradimento e che si trovi bene in questa casa, il signor Christopher è un ottimo datore di lavoro e una brava persona- conclude sicura di quel che dice.

-  Sicuramente ci vorrà un po' di tempo, ma, mi abituerò -, gli rispondo con un sorriso di circostanza, spero in cuoi mio, che questa situazione sia breve e si risolva al più presto.

- Vedrà che si troverà bene. Adesso la lascio riposare - termina prima di andare via.

- Grazie e buon riposo anche a lei - replico con gentilezza e con un sorriso, alla fine la governante non centra nulla con tutta questa storia.

Quando la governante se ne va chiudendosi la porta, mi posso guardare intorno, la camera mi piace tantissimo, sulla parete nord c'è un letto king size, sulla parete opposta una grandissima cabina armadio, a est c'è una grandissima portafinestra che conduce su un enorme terrazza; sul lato ovest ci sono altri mobili e un'altra porta che mi conduce in un bagno tutto di marmo bianco, che mi induce a farmi un bel bagno rilassante. 

Riempio la vasca da bagno con acqua calda e sali minerali, mi spoglio e mi immergo e mi rilasso, in questo momento non voglio pensare a nulla, se non trovare la pace in me stessa, per affrontare la nuova situazione in cui mi sono ritrovata.

Alla fine esco dalla vasca da bagno, mi asciugo e indosso l'intimo e la mia camicia da notte di seta, e me ne vado a dormire, cado in un sonno senza sogni.

Christopher

Alla fine il mio piano è riuscito, ho Charlotte sotto il mio stesso tetto, anche se non volevo che accadesse in queste modalità, ma, alla fine non mi lamento. 

Dopo che Carl è andato via, facendomi mille raccomandazioni riguardanti Charlotte, chiamo la mia governante e mi faccio raccontare tutto quello che è successo.

Questa mia curiosità, non è un tenere sotto controllo Charlotte, ma, è capire come devo comportarmi nei suoi confronti e di conseguenza come procedere per conquistarla.

Per ora, ho deciso che stasera la farò ambientare e domani mattina entrerò in azione, ad alta voce mi ritrovo a dire, - mia piccola colombella, cosa farai adesso? Sono proprio curioso -.

La mattina successivo, mi vesto in modo casual, con un jeans e una camicia nera e mi dirigo nella suite dove dorme Charlotte, che si trova sul mio stesso piano.

Busso alla porta, sento un fruscio di lenzuola e viene ad aprire la porta, mi ritrovo a sorridere. 

Charlotte

Mi risveglio, sentendo un bussare lieve alla porta, mi alzo e vado ad aprire. 

Non credo ai miei occhi, davanti a me, si trova già di prima mattina sempre affascinante e con un sorriso smagliante Christopher. Appena sveglia non riesco a connettere con la realtà, mi ritrovo a dire - buongiorno -.

- Buongiorno Charlotte. Hai dormito bene? - mi chiede in modo gentile.

- Si, grazie. Cosa posso fare per te? - gli chiedo ancora assonata.

- Volevo fare colazione con te -, mi risponde sorridendomi.

Non so perché, ma, mi ritrovo a rispondere di si. 

- Bene, adesso faccio portare su la colazione -, afferma. Me lo ritrovo in camera, prende il telefono vicino al letto e gli sento dire che devono portare sopra un sacco di cibo. Non so perché, ma, mi si prospetta una colazione molto lunga.

Appena terminata la chiamata, mi domanda, - cosa fai in piedi? perché non ti rimetti a letto? Cosi facciamo colazione a letto - termina, tutto rilassato.

Non credo alle mie orecchie, - non ci penso proprio di tornare a letto e tantomeno di farci colazione insieme a te - termino convinta, in tanto mi sono svegliata del tutto e adesso conetto con la realtà.

Indosso la vestaglia, apro la portafinestra che conduce sulla terrazza, trovo un tavolo con delle sedie e mi accomodo, aspettando la colazione. Vengo subito raggiunta da Christopher, che con aria di sfida, mi chiede, - non mi potrai sfuggire per sempre! - esclama sicuro di se.

- Non sto fuggendo. Lo so che dobbiamo parlare. Ma, per adesso voglio solo fare colazione - gli rispondo sicura di me stessa.

- Come vuoi -, mi risponde, sedendomi sulla sedia, vicino a me.

Nel frattempo arriva la colazione, la cameriera apparecchia in modo veloce e perfetto e poi va via, in silenzio senza dare fastidio, evidentemente in questa casa funziona cosi.

- Cosa ti verso nella tazza e cosa vuoi da mangiare? - mi chiede Christopher in modo cortese.

- La cioccolata calda e da mangiare un croissant alla crema - rispondo con distacco.

Dopo che mi ha servito, si risiede e facciamo colazione in assoluto silenzio, in realtà non so  da dove partite, anche se avrei mille cose da dirgli, per il momento le cose vanno cosi.

- Quindi facciamo il gioco del silenzio? - mi chiede, dopo aver bevuto un sorso di caffè nero caldo.

. In realtà non so da dove dovrei iniziare, ma, ti ascolto -, decido, di essere in questo modo sincera.

Non replica, perché la sua attenzione tutta per il cellulare, gli è arrivato un messaggio, si alza e mi dice che deve assentarsi, ci rivedremo più tardi.

Prima di andare via, si avvicina, si abbassa e mi da un bacio sul collo. - A dopo Charlotte -, mi saluta e poi va via.

Sono rimasta senza parole, mi chiedo, a che gioco stia giocando?





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