Charlotte
Adesso, mi rendo ancora più conto, la differenza sostanziale tra l'uomo che mi ha cresciuto è il mio vero padre, non mi avrebbe mai permesso di concedermi all'uomo che mi sta rovinando la vita di nuovo. Eppure, all'uomo che mi ha cresciuto, sono legata da un profondo affetto, anche se sono consapevole, che non siamo perfetti.
Non importa, quello è il passato, oggi come ieri, ho promesso a me stessa, di essere forte per me e per i miei gemelli.
Ora, che ho parlato con mio padre, mi sento più serena e sono certa di essere al sicuro, Christopher non può fare nulla, in quanto adesso ha un avversario del suo calibro.
Christopher
Sto parlando con il mio braccio destro James, che mi ricorda, che tra non molto avrò una cena importante, con politici di spicco e mi chiede con chi andrò.
A sentire quella domanda, sul mio viso nasce un sorriso, - secondo te, con chi andrò, se non con Charlotte -, gli rispondo molto tranquillamente.
- Se non volesse venire con te a questa cena? -, mi domanda perplesso.
- Puoi stare certo che verrà, ho io il coltello dalla parte del manico - gli ricordo, sorseggiando il mio whisky.
- Non sarei cosi sicuro - mi dice.
- Perché? - chiedo, alzando un sopracciglio.
- Ti ricordo che l'hai cercata per molto tempo, e, non sei riuscita a trovarla - mi ricorda James.
- E quindi ? -, chiedo un po' perplesso.
- Se scomparisse di nuovo? -, mi domanda.
- Ho preso le mia precauzioni per evitare che questo accada di nuovo -, rispondo orgoglioso di me stesso.
- Ho capito. Non ti faccio più domande sulla faccenda, torniamo agli affari -.
- Vedo che hai capito benissimo -, concludo il discorso, adesso la nostra attenzione è tutta sugli affari.
Il pomeriggio vola parlando di affari, verso sera, l'uomo che tiene d'occhio per me Charlotte, mi dice, che questa mattina è arrivato un uomo a casa sua, è che da quel momento non è più uscito.
Adesso, mi chiedo chi sia, questo uomo misterioso.
Mentre sto riflettendo James, mi chiama, dicendomi che in città c'è Carl Jefferson e vorrebbe parlarmi di affari.
Tutti conoscono Carl Jefferson, sanno che è un uomo potente e spietato, quanto me, sono curioso di sapere di cosa voglia parlarmi, ordino a James di organizzare tutto per una cena a casa mia, per domani sera.
E' arrivata l'ora della cena, devo dire che sono un uomo molto paziente, ma, questa cena mi suscita una certa curiosità.
Attendo il mio ospite in biblioteca, è la mia governante, ad annunciare l'arrivo di Carl Jefferson.
Quando entra nel salotto, mi dice, guardandomi dritto negli occhi, - è un piacere conoscerla signor Black, ho sentito tanto parlare di lei -, mi dice seriamente.
- E' un piacere conoscerla signor Jefferson, ho sentito anche io parlare di lei -, lo saluto allo stesso modo, cosi metto in chiaro, che non temo niente e nessuno, proseguo dicendo, - vuole parlare di affari o cenare ? -, chiedo, in questo modo l' ho metto a suo agio e posso capire con più facilità cosa vuole davvero.
- In realtà, potremmo già parlare - mi risponde diretto.
- Sediamoci - l'ho invito.
Dopo che ci siamo seduti, l'uomo mi guarda dritto negli occhi, inizia dicendomi, - deve stare lontano da Charlotte Smith e dai suoi figli -.
Sentendo quella frase, sono furibondo, ma, devo stare calmo, per capire, - è come mai conosce Charlotte? -, gli chiedo invece, di rispondere.
- Non sono affari suoi, deve solo fare quello che le ho detto -, mi minaccia Carl.
- Viene in casa mia è mi minaccia? -, gli chiedo con estrema calma.
- Non mi sono spiegato bene. Se si avvicina a Charlotte, oppure, ad uno dei gemelli, scoppia una guerra, senza precedenti, sono stato chiaro? -, conclude.
- Non temo la guerra, ho distrutto persone per molto meno. Charlotte e i gemelli sono miei - termino convinto di quello che dico.
Carl si alza, io faccio lo stesso.
- Charlotte è mia figlia, è la cosa più preziosa che ho, non permetterò che lei metta le mani di nuovo su mia figlia. Questa è una promessa -, conclude.
Questa rivelazione, mi ha sorpreso, ma, non cambia nulla. - Charlotte e i gemelli sono miei - replico, sempre più convinto.
- Quindi, è convinto di quello che mi dice, signor Black? - mi chiede.
- Non temo, niente e nessuno - gli rispondo sicuro di me.
- Io l'ho avvertita, signor Black, pensi alle conseguenza -, mi minaccia di nuovo.
- Potrei ucciderla in questo momento - l'ho minaccio.
- Lo sappiamo bene, che non l'ho farà, perché è un uomo che non spara alle spalle -, mi risponde.
Ha ragione. - Non cambio idea, Charlotte è mia - affermo.
- Prima di affermare ciò, dovrebbe chiedere a mia figlia, cosa ne pensa -, mi dice sorridendo.
- Non potrà tenerla lontano dal mondo per sempre - gli faccio notare.
- Infatti, basta pensare, che in questi anni non l'ha mai trovata -, mi rivela, continua dicendomi, - sono stanco di questa discussione, che non porta da nessuna parte. A presto signor Black -, mi saluta.
Rimango solo, sono furibondo.
Adesso, devo calmarmi e pensare molto attentamente alle mie prossime mosse.
Ciao a tutti,
cosa ve ne pare di questo capitolo? Sono buona, vi anticipo, che il prossimo capitolo, sarà un fuoco di artificio!
Alla prossima!
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Amore Vero
RomanceUna notte cambia la vita di una giovane donna, dona se stessa ad un uomo freddo, per salvare le persone che ama. Questa è la storia di Charlotte e Christopher. Charlotte è una ragazzina che si trova a diventare donna in una notte, sacrificando quell...