4. Don Giovanni

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EIRA

Nel tragitto di ritorno verso la casa di moda, non posso far altro che pensare a quanto sia stata strana la conversazione con quel ragazzo. Sembrava fosse davvero incuriosito da me, interessato alla mia vita, mentre io non sapevo proprio come comportarmi.

Ho parlato raramente con dei ragazzi nella mia vita e sicuramente non sono state conversazioni amichevoli e da ricordare. La prima volta che ho parlato con un maschio avevo tre anni e lui ne aveva cinque. L'unica cosa che mi ha detto era che gli sembravo un pupazzo di neve e da lì tutti i compagni di scuola hanno iniziato a chiamarmi così. Non è stato molto carino da parte sua farmi questo, ma posso anche capirlo.

Proprio per questa ragione mi sentivo spaesata e confusa, con la paura perenne di dire qualcosa che non andasse o che lo facesse scoppiare a ridermi in faccia. Per fortuna non è stato così.

Il suo viso era perfettamente modellato e preciso, le sue sopracciglia castane rendevano i suoi occhi neri piuttosto penetranti, mi hanno fatto sentire vulnerabile sotto il suo sguardo. Non ho mai visto occhi così scuri in vita mia. I suoi capelli castani che ricadevano sul suo viso hanno fatto il resto. La sua carnagione era piuttosto chiara, ma in confronto alla mia, mi faceva davvero sembrare un pupazzo di neve.

Per non parlare della sua altezza spropositata che faceva sembrare il mio metro e settanta un niente.

Scuoto il capo, come per risvegliarmi da quei pensieri, e osservo Joshua che è concentrato a scrivere messaggi sul suo cellulare.

«Joshua...» lo chiamo.

La sua reazione è immediata, si volta verso di me con un sorriso già stampato sul volto.

«Che succede?»

«Tu... tu sai chi è Blaise Walker?»

Non so come mi sia venuto in mente di fargli questa domanda, ma è praticamente sfuggita dalle mie labbra senza che potessi oppormi. Ed ora lui mi sta guardando con ghigno malizioso e un sorriso sempre più accentuato.

«Tutti in città sanno chi è Blaise Walker!» esclama. «E' il nuovo acquisto della squadra di basket di New York e si dice che sia anche molto bravo. Oltre ad essere un gran bel pezzo di ragazzo. E pensare che ha solo ventidue anni.»

Ridacchio per la sua enfasi nel narrarmi tutte queste cose, e mentre sto per rispondere riprende a parlare.

«Tutte le ragazze che lavorano alla Dream Up vorrebbero uscire con lui e da quando è uscita la notizia su tutti i giornali non fanno altro che parlarne. È praticamente diventato l'argomento principale della casa di moda.» sbuffa. «Vi ho visti parlare al campo... mentre gli prendevi le misure.»

«Mi ha chiesto soltanto il nome.» mento, decidendo volontariamente di non rientrare nei gossip che girano alla casa di moda. «Quindi è praticamente famoso.»

Joshua annuisce. «Ora ti mostro un articolo.» inizia a digitare sul suo cellulare e dopo qualche secondo me lo passa. «Ecco, leggi.»

Leggo qualche riga nella quale lo definiscono come la salvezza della squadra, come colui che li porterà alla vittoria del campionato. Scopro che è il figlio di un allenatore: Tanner Walker. Ovviamente non so chi sia, visto che non ho mai seguito il basket.

Scendo più in basso e appare davanti ai miei occhi la foto di Blaise con accanto una donna bionda in tacchi vertiginosi e abito nero aderente. È bellissima ed il suo fisico è veramente perfetto. Sotto la foto c'è scritto che è la sua nuova conquista che descrivono come una delle tante e la nuova aggiunta alla sua lista lunghissima. E infatti ci sono anche altre tre foto con donne diverse.

Oltre i limitiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora