12. Fiocco di neve

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EIRA

«Che significa che esci con un ragazzo?!?!?!» grida Kiara dall'altra parte dello schermo del mio cellulare. «E quando pensavi di dircelo che hai conosciuto un ragazzo?»

Alzo gli occhi al cielo. «E' soltanto un amico, quindi non scaldatevi. E lo conosco da pochissimo.»

«Bla, bla, bla, non ci credo! Bugiarda di una sorella!» continua imperterrita.

«E' un evento molto raro, ma sono d'accordo con Kiara. Quando pensavi di dircelo?!» si intromette Amanda.

«Non è niente di che, smettetela di agitarvi!» sbuffo sonoramente.

«Puoi dirci almeno il suo nome, oppure è un segreto anche quello?» Amanda assottiglia di occhi, cercando di incutermi timore, con scarsi risultati.

Quando ho deciso di videochiamarle questa mattina, non pensavo che la loro reazione alla notizia sarebbe stata questa. In realtà dovevo immaginarlo, visto che in vent'anni non mi hanno mai vista in compagnia di un ragazzo. Però stanno decisamente esagerando.

«Blaise Walker.»

«Quel Blaise Walker?» grida ancora Kiara. Il suo viso è un misto di curiosità e stupore ed i suoi occhi sbarrati lo dimostrano. «Quello della televisione?!»

«Quello della televisione? Che intendi?» le chiedo, scoppiando a ridere.

«Intende dire che l'ha visto al telegiornale.» spiega Amanda. «Ti rendi conto che quel tipo è una star?»

«È semplicemente un giocatore di basket. È un ragazzo normale.»

«Normale?! Nulla è normale in lui! È famoso!» è inutile provarci, oggi mia sorella Kiara non riesce a controllarsi, e tutte le sue grida mi stanno causando un mal di testa tremendo.

«La finisci di urlare? So che è famoso, ma non significa niente.»

«Non significa niente?» mi imita, gesticolando animatamente. «Blaise Walker ha più ragazze di quelle presenti sulla terra!»

Non posso evitare di provare fastidio, dopo aver sentito le sue parole, perché so che Blaise è stato sincero quando mi ha raccontato come stanno davvero le cose. «Quegli articoli sono falsi.»

«Te l'ha detto lui?» borbotta Amanda.

«Sì, me l'ha detto lui e non stava mentendo. Ora finitela!» sbuffo ancora.

Le mie sorelle si guardano sconvolte fra loro, come se le cose che hanno sentito uscire dalla mia bocca, siano le più strane del mondo. In effetti, prima d'ora, non ho mai difeso così aspramente un ragazzo. E, forse, dopo il comportamento di Blaise della settimana scorsa non dovrei fidarmi neppure io. Ma non so per quale strana ragione, non riesco a non credere alle sue parole, ai suoi gesti, ad ogni cosa che dice.

«Che hai intenzione di indossare?» chiedono poi, sorridendo appena. «Dalle foto sembra un gran figo.»

Passo una mano sul viso, e questa volta sono io ad essere sconvolta, visto che fino ad un secondo fa lo stavano giudicando. Sto per aprire bocca, ma mia sorella Kiara parla prima di me.

«Non provare a dire quella parola che inizia con J e finisce con S

«Oh, andiamo! Non è un appuntamento, è un'uscita tra amici.»

Le risate delle mie sorelle mi fanno alzare gli occhi al cielo ancora una volta. Ma perché non riescono a capire che siamo soltanto amici? Forse perché non ci credo neanche io...

«Metti la gonna rossa, quella con i bottoni sul davanti, e il maglioncino nero. Collant nere e gli stivaletti che ti abbiamo regalato lo scorso natale.» Amanda sorride quando finisce di parlare, mentre io la guardo irritata.

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