Sentiva la testa pulsare dolorosamente e cercò lentamente di aprire gli occhi e ci mise qualche secondo ad abituarsi alla poca luce e mettere a fuoco la situazione.
Si ritrovò a guardare una parete vuota e rovinata con l'intonaco che si stava evidentemente staccando, tutto intorno era sudicio e si sentiva un odore strano, simile a quello della carne bruciata.
Cercò lentamente di muovere i polsi ma sentì una fitta acuta percuoterle tutto il braccio e alzando lo sguardo capì il motivo, era appesa al soffitto con i polsi legati e i suoi piedi erano penzoloni in aria in modo che non potesse staccarsi.
Il panico iniziò ad assalirla velocemente ma sapeva anche che avere la mente lucida era fondamentale e cercò di surclassare la sua paura per vagliare tutte le ipotesi.
Provò più volte a divincolarsi ma era legata saldamente, di certo chiunque l'avesse legata non era un principiante.
Mentre provava per la quinta volta a divincolarsi dalle corde, sentì dei passi e il sangue le si raggelò nelle vene, volse lentamente lo sguardo verso l'origine del rumore e vide un uomo venire verso di lei.
Non lo vide immediatamente in faccia ma sentì l'odore pungente del suo dopobarba misto ad un odore acre di olio per motori.
Quando le fu davanti i loro occhi si incrociarono e ricambiarono il suo sguardo con una freddezza allucinante. Non sapeva chi si trovasse di fronte ne perchè fosse stata portata lì ma lo poteva intuire e cercò di prendere tempo.
-Chi sei?
L'uomo davanti a lei si prese del tempo per rispondere, con gli occhi esplorò ogni centimetro del suo corpo e la dottoressa sentì il forte impulso di coprirsi con le mani, nonostante non potesse farlo.
-Non mi conosci, ma io conosco te. Uno dei medici legali più giovani dello stato, ottimi voti, hai fatto carriera velocemente perché sei brava in quello che fai, hai un ottimo intuito, sei stata l'unica all'F.B.I a trovare una traccia su di me, mi complimento, ci voleva qualcuno di altrettanto bravo per farlo.
-Cosa vuoi da me?
-Non ti sembra ovvio? Sei in gamba, ti ammiro per questo, ma non posso lasciare che tu intralci quello che faccio e senza di te, lo sappiamo entrambi, nessuno mi troverà mai.
-Mi staranno cercando. Ho molti amici all'F.B.I e noteranno la mia assenza.
-Si, si probabile, ma uscirà fuori il fatto che tu ieri abbia avuto dei dubbi sul deporre al caso di quell'idiota e saranno tutti troppi arrabbiati con te per cercarti. Nemmeno Jack noterà la tua mancanza e quando lo farà, tu sarai giá morta.
Il solo sentire il suo nome le fece gelare il sangue, sarebbe morta lì, sola, e lui avrebbe pensato che lei avesse tradito la sua fiducia non presentandosi a testimoniare. Il panico tornò vivido in lei e vide nella sua mente i dossier delle vittime del killer. Torturate, violentate diverse volte, affamate e disidratate, ridotte allo stremo e solo dopo uccise. Era quella la sorte che sarebbe capitata anche lei. I suoi ultimi giorni sarebbero stati interminabili ore di sofferenza.
Ritornò velocemente alla realtà quando sentì le mani fredde dell' uomo sul suo ventre e non potè trattenere un brivido di disgusto e terrore.
-Oh andiamo tesoro, non avrai paura di me? Guardami negli occhi, fammi vedere chi sei davvero.
L'ultima cosa che voleva era guardarlo, ma le sue mani ispide continuavano a sfiorarla e l'unico modo per fermarle era mostrare di non avere paura così si costrinse a fissarlo. La prima cosa che notò era la cicatrice a mezza luna che si estendeva sull'occhio destro e non potè trattenersi dal fissarla e se ne accorse anche lui.
-Guardi la Mia cicatrice? Ti piace? Questo è un regalino della ragazza che c'era prima di te, si chiamava Shila o Shannon, non ricordo. Tipetta vivace devo ammetterlo, persino durante i suoi ultimi istanti di vita ha lottato come una leonessa, è stato divertente averla con me, mi è dispiaciuto ucciderla così presto, ma dovevo far posto per una persona speciale.
Finita la frase si avvicinò di più a lei e cercò di baciarla senza successo poichè la dottoressa girò la testa. La vittoria però era solo momentanea ed era chiaro da subito chi dei suoi fosse in vantaggio sull'altro e con un brusco e doloroso gesto della mano costrinse la ragazza a sottomettersi a quel disgustoso contatto delle labbra.
[...]
-Vostro onore la prego, mi serve solamente un rinvio di 48h.
-La sua testimone chiave non si presenta e il mio cliente deve passare altre 48h in cella? Vostro onore questo è irrispettoso, chiedo l'archiviazione immediata.
-Si calmi avvocato. Procuratore, le concedo 24h, se la dottoressa non verrà a deporre, il caso sarà definitivamente archiviato. Le è chiaro?
-Si giudice.
Appena suonato il martelletto il procuratore si avviò subito verso Jack con un'evidente rabbia in volto.
-Mi spiega che significa? Perchè la sua collega non si è presentata? Si rende conto che se non otteniamo altre prove o se non viene a testimoniare un assassino sarà libero ?
L'agente sapeva molto bene cosa sarebbe successo e anche la dottoressa lo sapeva, motivo per il quale non si riusciva a capacitare del perchè non fosse andata in tribunale. Liberatosi velocemente del procuratore furibondo, come prima cosa si diresse al suo appartamento e bussò per una ventina di minuti invano.
Aspettò per altri venti minuti il collega con il mandato e finalmente aprirono la porta ma di Haley nemmeno l'ombra.
-Non penserai sia scappata? Andiamo la conosciamo entrambi, sa quanto sia importante la sua testimonianza dubito se ne sarebbe andata senza dire nulla.
-Non so che pensare.
-Jack.. so che non parlavate molto in questo periodo ma davvero stai pensando all'ipotesi che sia andata via volontariamente?
-Micheal.. ieri sono stato da lei. Abbiamo parlato ed era davvero agitata per la deposizione.. te l'ho detto, non so che pensare.
Controllarono varie volte la casa e le uniche cose che trovarono non erano certamente a suo favore. Niente vestiti, niente cellulare, niente portafoglio. L'unica cosa rimasta era il suo gatto.
Tornati alla centrale Jack dovette recarsi nell'ufficio del caposezione per sentirsi la sua sfuriata nei confronti della sua collega e dovette controllarsi molto per non sbottare e difenderla.
-Era una tua responsabilità e adesso rischiamo di far archiviare il caso e per cosa? Perchè abbiamo assunto un'incompetente.
-In realtà,signore, se abbiamo trovato l'assassino è solo grazie a lei, quindi non direi che sia un incompetente.
-Davvero Cooper? Davvero? La difendi? Dopo quello che ha fatto? Mi hai detto tu che non si sentiva sicura e puoi dirmi sinceramente che non credi sia scappata? I vestiti nel suo armadio sono spariti da soli? Andiamo ragazzo non prendiamoci in giro. Non so se ci sia qualcosa tra di voi, ma in ogni caso le sue azioni sono ingiustificabili e voglio che tu la trovi il prima possibile.
Uscito dall'ufficio e ritornato alla sua scrivania l'agente non riusciva a non ripensare ai mesi in cui non si erano parlati le era mancata tantissimo e aveva cercato di allontanarsi per evitare di soffrire ed ora era sparita e magari non l'avrebbe mai rivista. Il solo pensiero lo terrorizzava.
Davvero era scappata?
È vero tutto i suoi oggetti erano spariti ma aveva lasciato il gatto.. ricordava alla perfezione la loro conversazione chilometrica sui gatti e come lei tenesse al suo e non potè non sorridere.
Il gatto..
Il gatto...
-Michael! Il gatto!
-Come scusa?
-Il suo gatto, perchè lasciare solamente il gatto se vuoi sparire per sempre? Lo sappiamo entrambi quanti tenesse al suo gatto, non se ne sarebbe mai andata senza.
-Quindi stai dicendo che..
-È stata rapita. E noi sappiamo anche da chi
-Davvero lo sappiamo?
-Pensaci, chi è quello che ne avrebbe tratto più vantaggio dalla sua scomparsa?
-Lo stesso che sarà prosciolto se non viene trovata in 24h! Bimgo! Andiamo ad interrogarlo.
Probabilmente lui e Micheal erano gli unici convinti del fatto che Haley non fosse scappata ma fosse stata rapita e non ne potevano ancora parlare con nessuno per evitare che il rapitore la eliminasse.
Jack conosceva bene le percentuali di sopravvivenza in questi tipi di rapimento e sapeva benissimo la percentuale di sopravvivenza. Le statistiche indicano con quasi assoluta certezza che i rapitori di questo genere si liberano delle vittime nelle prime due ore e che le possibilitá di trovarla In vita erano davvero scarse ma non si sarebbe arreso comunque. Nonostante si conoscessero da relativamente poco era impensabile una vita senza di lei. Non poteva arrendersi alle statistiche.
Portato in centrale l'assassino della nipote, non restava altro che interrogarlo. Era evidentemente nervoso ma per quanto fosse bravo a capire le persone, l'agente non sapeva dire con certezza se fosse o meno colpevole.
Era troppo coinvolto nel caso, lo sapeva, ma non si sarebbe fatto da parte per nulla al mondo. Non mentre la sua collega rischiava la vita.