Capitolo III (2 parte)

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Appena siamo arrivati all'ospedale io, Zayn che tiene Margaret e Liam scendiamo dalla macchina e corriamo verso l'entrata mentre Louis e Harry vanno a parcheggiare l'auto.

Solcata la porta d'ingresso Liam prende a urlare a gran voce che abbiamo bisogno d'aiuto.

Io seguo Zayn e lui segue Liam dato che è l'ospedale in cui lavora e sa bene dove andare.

Ad un certo punto si avvicina un' infermiera che strappa dalle mani di Zayn la piccola Margaret, lo sento ringhiare in sottofondo così decido di prenderlo per mano per calmarlo.

Liam:<Seguitela e non perdetela di vista, io arrivo> e si allontana verso la zona dell'ospedale dedicata al personale.

Ci incamminiamo dietro alla barella su cui è coricato il corpo della nostra piccola omega, poi loro entrano in una stanza dove noi non possiamo entrare.
Io mi siedo insieme a Zayn sulle seggiole scomode di plastica che si trovano nel corridoio e scoppio a piangere sulla sua spalla, mi sento tremendamente in colpa.

Zayn:<no no non piangere... shh... starà bene vedrai...> mentre Zayn tenta invano di tranquillizzarmi vediamo arrivare Liam con in dosso la sua divisa ospedaliera.

Prima di entrare ci guarda con sguardo rassicurante.

Liam:<farò del mio meglio, lo sapete> ci bacia entrambi ed entra a fare ciò che deve fare.

Dopo 15 minuti arrivano anche Harry e Louis con la borsa della nostra piccina.

Siamo tutti agitati per quello che sta accadendo dentro quella dannata stanza, speriamo bene.

[...]

Sono passate circa 4 ore da quando abbiamo visto per l'ultima volta Margaret e Liam e iniziamo a non poterne più.

Sono le 5:00 del mattino e Harry è costretto ad abbandonarci lì dato che ha un incontro importante a cui andare per lavoro e deve tornare a casa per rendersi almeno presentabile.

Lo accompagna Zayn perché anche lui, tra un'oretta e mezzo, dovrà andare ad aprire l'officina di cui è capo.

Rimaniamo solo io e Louis.

Decidiamo di avvertire il preside della scuola in cui lavoriamo che per i prossimi 3 giorni non ci saremo presentati a scuola per motivi "familiari".

Verso le 6:20 sbuca dalla porta della stanza della piccina un'infermiera della equipe di Liam che ci fa segno di entrare.

Non aspettiamo altro, raccogliamo tutte le nostre cose ed entriamo.

Liam è vicino al letto su cui giace il corpo addormentato della piccola omega e solo ora mi accorgo del fastidioso suono che proviene da un macchinario vicino al letto, l'elettrocardiogramma. 

beep-beep-beep... 

Già non lo sopporto più.

Guardo prima la mia stellina poi il mio amore che non vedevo da 4 ore, mi avvicino a lui.

Io:<come state?> lo guardo con aria preoccupata, ma calma.

Liam:<sono riuscito a non perderla per un pelo, ora sto facendo gli ultimi esami per accertarmi che stia bene per almeno le prossime 6 ore, sono stremato>

Louis:<ci credo amore, adesso ci occupiamo noi di lei tu fatti una piccola pausa, ti avvertiremo se qualcosa non va> tutti noi siamo molto riconoscenti verso il lavoro dei compagni.

Tutti e cinque svolgiamo delle attività importanti, ma quella di Liam è molto particolare: salva vite ogni giorno e capita spesso che torna a casa anche solo per un'ora per poi ripartire poco dopo per fare un' altro turno e tornare a sera inoltrata.

Un Nuovo Inizio... #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora