Capitolo XIII

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P.O.V Margaret
Siamo alla fine di marzo e i miei daddy sono sempre impegnati.

Non mi danno più attenzioni come prima, hanno sempre qualcosa di meglio da fare.

Oggi è sabato, io non vado a scuola e così nemmeno Niall e Louis, ma appena alzata dal letto li trovo di già a correre a destra e a sinistra per casa.

Niall:<MOVETEVI! SIAMO IN RITARDO!> e ora dove vanno?

Io:<daddy? Daddy dove andate?> lo seguo fino a camera loro.

Niall:<Marghe non ora ti prego, siamo in ritardo, dobbiamo assolutamente andare via> mi butta fuori dalla camera. I loro comportamenti non riesco proprio a capirli, perché adesso fanno così?
Proviamo con un altro.

Scendo al pian terreno e trovo solo Harry e Zayn, anche loro super agitati.

'Forse Liam è a lavoro'

Io:<buongio->

Harry:<Margaret ti sembra questo il momento!? Siamo in ritardo, mettiti buona e fa colazione!> va bene, tutto ciò è molto strano. Mi siedo al tavolo e inizio a mangiare piano e lentamente come mio solito.

Louis:<io ci sono, a che punto siete?> arriva giù dalle scale seguito da Niall, entrambi vestiti in modo impeccabile.

Zayn:<quasi fatto, sto finendo di scrivere la lista> ma di cosa parlano?

Niall:<a che ora gli avete detto di venire?> ma chi?

Harry:<gli avevo detto alle 10:30, quindi tra circa dieci minuti>

Zayn:<e lei è ancora in pigiama!?> dice indicandomi.

Louis:<tesoro vatti a vestire!> mi viene incontro e mi porta al piano superiore in fretta e furia.

Io:<ma perché? Che sta succedendo!?>

Louis:<dobbiamo andare a sbrigare una faccenda con il proprietario di casa e siamo in ritardo. Siccome è una cosa molto lunga e probabilmente torneremo nel tardo pomeriggio, viene qui un amico di Harry e starai con lui ok?> dice il tutto velocemente vestendomi con maglia e pantaloni e pettinando i miei capelli in una coda alta.

Il campanello suona.

Harry:<LOU! DOBBIAMO ANDARE, MUOVITI!>

Louis:<ARRIVO! Forza bimba, scendiamo> mi trascina al piano inferiore e vedo proprio lui.

Harry:<fa la brava ok?> mi bacia la fronte e poi loro escono di casa salendo in auto e sfrecciando via. Io abbastanza scioccata rimango da sola con lui.

Graham:<questa casa è molto bella> io sto ferma sul secondo gradino delle scale a fissarlo.

Graham:<casa mia quando ti ho adottata era più piccola, ma ti divertivi lo stesso a combinare casini...> lo guardo negli occhi e lui ricambia con aria cattiva.

Graham:<eri così dolce quando eri più piccola, e ora? Nemmeno mi saluti?> rimango in silenzio e lui si avvicina a me.

Graham:<quei cinque non stanno facendo un buon lavoro con te bambolina, con me sei sempre stata più obbediente, da quando sei in questa casa sei molto maleducata e non rispetti più di tanto le regole mi pare>

Io:<nelle mie regole non c'è scritto di rispondere agli stronzi> mi guarda stupito e si avvicina, ma io indietreggio.

Graham:<dovrei punirti dopo questo sai?>

Io:<non ne hai il diritto>

Graham:<sono sicuro che dopo che hai ripassato le nostre regole ti passa la voglia di fare come ti comoda> mi viene incontro a grandi falcate, io mi giro e scappo al piano superiore, entro in camera mia e successivamente nel bagno annesso chiudendomi dentro con la chiave.

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