Capitolo II

1.8K 41 1
                                    

Stamani ci hanno svegliati alle 9:30.

Strano, di solito ci svegliano alle 7:15... meglio così, non mi voglio lamentare. 

Mi alzo dal letto, mi vesto con dei vestiti semplicissimi e mi dirigo verso la mensa per fare colazione
.
Appena arrivata vado incontro a Sarah, le do il buongiorno, prendo il vassoio che mi sta porgendo e mi avvicino al tavolo dove di solito ci sediamo io e Gabriel.

In lontananza sento molti schiamazzi e chiacchiericci vari, non ci do troppo peso e mi siedo al tavolo aspettando il mio migliore amico.

Potrei provare a dire che ci sono abituata a quelle galline che mi prendono in giro perché sono troppo secca o per la storia che mi porto sulle spalle, girano molti e a parer mio troppi pettegolezzi, anche non veri, sul mio conto.

Quando dopo un quarto d'ora finalmente arriva Grabriel ci mettiamo a parlare fino a quando non siamo costretti a dividerci per andare ad affrontare le lezioni della mattina (si anche se è un orfanotrofio c'è qualche ora di lezione per farci apprendere qualcosina).

Non ne ho per niente voglia, ma mi tocca alzarmi e andare.

Anche lì continuano le occhiatacce e bigliettini offensivi da parte dei miei "compagni".

Dopo pranzo arriva la preside e proprietaria dell'orfanotrofio che, come ogni santa volta, inizia il suo solito discorso:
<Buongiorno ragazzi! Oggi, come ben sapete, c'è l'Open Day pubblico e io vi voglio pronti, belli, vestiti e profumati per le 17:00 nel grande atrio della sala principale. Quindi forza, finite di pranzare e poi ognuno in camera propria>

Non presto molta attenzione a ciò che ha detto, tanto non sarò scelta e non sarò nemmeno un pochino preoccupata come la prima volta.

Mi metto a scrivere (anzi, meglio dire scarabocchiare dato che io scrivo ma non rileggo mai quindi alla fine non so che cosa ho scritto, però l'alfabeto lo conosco grazie a quelle piccole lezioni) sul mio diario, poi verso le 15:30 inizio a prepararmi.

Siccome sono "vergine" sono costretta a indossare un abito bianco con tutte le decorazioni del medesimo colore, ci fanno vestire in vari colori per gli Alpha in modo che, per esempio, chi cerca un omega vergine guarda tra quelli vestiti di bianco come me, o non vergine tra quelli vestiti di rosso.

'Sono le 17:05, meglio se vado in sala' mi consiglia il mio cervellino e per una buona volta decido di ascoltarlo.

Attraverso l'arco della sala e mi prende un colpo... ANCHE LA SCORSA VOLTA ERANO COSÌ TANTI!!??

Non ci faccio molto caso e ignorando completamente gli sguardi di qualcuno di loro che si posano sulla mia esile figura, inizio a girovagare come una rincoglionita.

Dobbiamo stare qui 3 ore...
CHE PALLE!

Sto continuando a girare a caso nella stanza immersa da migliaia di corpi muscolosi e robusti di Alpha di ogni qualità e misura fino a quando non mi accorgo che nella folla c'è un gruppo di Alpha tutti aggregati insieme, saranno circa 10-12. Tra questi solo 5 di loro mi saltano all'occhio.

'Sembrano molto giovani e sono molto attraenti' ovviamente io faccio tutti pensieri sobri... brava Margaret.

All'improvviso mi sento osservata, ma non capisco da quale direzione arrivi lo sguardo che mi sta letteralmente bruciando la pelle.

'Meglio oltrepassare questo punto' penso mentre mi vado a sedere su un divanetto lì nei dintorni.
Mi sembra di non essere considerata da nessuno oltre che da quella continua sensazione che mi sta perseguitando.

Tra le molte persone lì dentro noto la preside che mi fissa... o cazzo no...

Mi si avvicina notando che non stavo parlando o conoscendo nessuno, come mio solito, ed a lei non piace questa cosa.

Un Nuovo Inizio... #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora