Capitolo Tre

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Grazie e buona lettura 🌸

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«Andiamo, Ian!»

Louis cercò di allontanarlo poggiando una mano sul suo petto, ma fu del tutto inutile perché Ian catturò ancora una volta le sue labbra e le baciò con trasporto. In altre occasioni avrebbe prolungato quel contatto il più a lungo possibile perché erano piuttosto rari quei momenti di spensierata tenerezza tra loro, ma la lunga fila di automobili che seguiva la loro Audi non la pensava allo stesso modo. All'ennesimo clacson, Louis premette un ultimo bacio sulla sua bocca e Ian alzò le mani in segno di resa prima di lasciarlo andare e parcheggiare l'automobile non molto lontano. Lui si affrettò a intrufolarsi al Mayflower, uno dei pub più caratteristici a sud di Londra, sperando di non essere molto in ritardo.

Vivendo maggiormente la parte nord della città, era stato in quel pub poche volte, ma non gli dispiaceva la movida di South Bank, soprattutto se paragonata ai locali patinati che frequentava con Ian. Il Mayflower era perfetto per una serata informale tra amici: i pannelli in legno scuro sul pavimento e gran parte delle pareti, i quadri a tema nautico, le luci soffuse e le lunghe tavolate permettevano di godere di una convivialità che spesso veniva sottovalutata nella Londra per bene. Quando entrò nel pub, fu felice di notare che quell'atmosfera non fosse cambiata e individuò presto la sua rumorosa tavolata di amici già affollata di birra, bicchieri vuoti e stuzzichini. Non poté non sorridere davanti a quella genuina confusione prima di prendervi parte.

«Wow, Tomlinson!»

Louis si guardò intorno imbarazzato, soprattutto perché l'esclamazione di Nick aveva attirato alcuni sguardi curiosi nella sua direzione, per poi constatare di non indossare nulla di particolare se escludeva i suoi jeans più belli. Con questi ultimi indosso, ovunque andasse, riceveva complimenti e non sapeva proprio se il suo fondoschiena perfetto, ottenuto senza alcuno sforzo, fosse una maledizione o una benedizione in quei casi: spesso, protendeva per la prima opzione. Scosse la testa e tirò uno scappellotto giocoso a Nick, che rispose divertito con un inchino prima di invitarlo a sedersi con loro.

«Dacci un taglio, Nick.» lo ammonì Niall. «Sta arrivando Ian.»

Louis non notò la sua entrata nel locale, la sua attenzione fu presto catturata da Harry che già lo osservava da tempo. Quella sera aveva un sorriso accennato sulle labbra e i riccioli più arruffati del solito e sembrava a suo agio contrariamente a ciò che avrebbe potuto pensare. Forse, pensò, Londra stava pian piano smussando i lati spigolosi del suo carattere. Forse, Harry si era decisamente messo alle spalle qualunque cosa fosse successa a Parliament Street: la sera dopo l'accaduto, aveva persino guardato un film con lui e Niall sgranocchiando pop-corn e non toccando mai l'argomento. Louis si accorse di Ian soltanto quando quest'ultimo arrivò al suo fianco e tese la mano verso Harry per presentarsi.

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