Capitolo Dieci

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Louis faticava ad ammetterlo ad alta voce, ma Harry lo aveva spaventato a morte quella notte di fine aprile

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Louis faticava ad ammetterlo ad alta voce, ma Harry lo aveva spaventato a morte quella notte di fine aprile.

Tornati a Londra, non era trascorsa una notte in cui non era stato al suo fianco e sapeva che fosse una grande esagerazione la sua, ma temeva che Harry potesse svegliarsi all'improvviso e rivivere quell'incubo. Non ne parlava mai con lui, era come se quella notte non fosse mai esistita e il portaritratti di famiglia, ora di nuovo sul suo comodino, non fosse mai caduto sul pavimento in mille pezzi. Eppure, la brutale realtà mostrava che quel ventotto aprile fosse accaduto per davvero. Louis era stanco e dormire poche ore a notte non gli permetteva di vivere come avrebbe voluto. Stava trascurando la sua persona e delle profonde occhiaie gli avevano adombrato il volto. Stava trascurando il suo lavoro e aveva persino dovuto rifiutare il sopralluogo ad Haiti proposto dal signor Orwell perché lasciare Londra sarebbe stato impossibile in quel momento. Stava trascurando anche la sua famiglia e ormai aveva dimezzato le videochiamate con Margot per non destare sospetti.

Harry sembrava non notarlo e a Louis non interessava perché non gli avrebbe mai rinfacciato alcun suo sacrificio. Quando gli sorrideva o lo baciava, ogni suo sforzo sembrava annullarsi ed essere ripagato. Notava soltanto che la sua barba più lunga del solito gli irritasse la pelle sensibile, che fosse il primo a svegliarsi ma che facesse sempre tardi al lavoro o che dovesse richiamarlo più volte durante una partita a scarabeo perché continuava a distrarsi. Captava gli effetti collaterali di quel disagio, ma non la causa principale. E se in passato la mancanza di perspicacia di Harry era stata una nemica, ora si rivelava un'ottima amica perché aiutava Louis a raggiungere il suo scopo passando inosservato.

Niall, invece, notava tutto e non riusciva a tenerselo dentro perché gli ripeteva di dormire a casa sua, di vivere la sua vita e di non trasformare Harry in un altro Ian. Sottolineava che non avrebbe significato amarlo di meno, ma soltanto vivere la loro relazione in modo sano. Louis era trasalito nell'ascoltare quel verbo, amare, ma Niall gli aveva sorriso bonariamente perché «pensavi davvero che non lo avrei capito prima o poi?». Ascoltava i suoi consigli e li riteneva anche giusti, ma non riusciva a tranquillizzarsi, soprattutto dopo aver scoperto che Harry avesse raddoppiato gli incontri dal suo psicoterapeuta o che prendesse delle gocce per dormire meglio.

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