Capitolo Otto

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Grazie e buona lettura 🌸

«Ti prego!» la supplicò al telefono

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«Ti prego!» la supplicò al telefono. «Dimmi di più!»

«Lou, non so nulla.» ripeté Lisa per la terza volta. «Niall mi ha detto soltanto che stasera sarebbe venuto a cena da me perché Harry ha categoricamente definito off-limits l'appartamento

Louis sbuffò. «Non puoi scoprirlo tu per me? Un bel vestito, un po' di promesse a letto e scuci a Niall l'informazione che mi serve.»

«Louis, sto per riattaccare

«Okay, okay, scusa tanto. Anche se siamo usciti insieme nelle ultime settimane, è il nostro primo vero appuntamento e non so proprio cosa aspettarmi. Harry era così emozionato e non faceva altro che ripetermi che sarebbe stata una sorpresa.»

«E lui non conosce il tuo problema con le sorprese, vero?»

Il termine "sorpresa" non esisteva neanche nel vocabolario di Louis dal momento che riusciva sempre a scoprire ogni cosa grazie alle sue innate doti investigative e alla sua sfacciata curiosità.

«Già e mi sento anche in colpa nel chiederti queste informazioni, ma è più forte di me!»

«Permettigli di fare qualcosa per te, non guidare sempre tu il gioco tra voi, fallo sentire un adulto che può prendere le sue decisioni finalmente».

«Odio quando fai la persona saggia, lo sai?»

«Lo so, ma è deformazione professionale. Ora non perdere tempo e agghindati, Harry non ama i ritardatari

Louis ridacchiò nervosamente perché lo sapeva bene. Una settimana prima, lo aveva raggiunto al cinema con qualche minuto di ritardo e lo aveva visto rabbuiarsi in un istante. Aveva presto scoperto di non poterlo corrompere a suon di baci o carezze per fargli ritrovare il buonumore, ma a suon di eccentriche promesse. Harry gli aveva chiesto di accompagnarlo a una fiera di modellismo e, anche se non teneva particolarmente a essere circondato da nerd o dall'odore di colla e balsa, Louis aveva accettato perché parteciparvi lo rendeva felice e questo bastava.

Temendo di fare ritardo e dover promettere altro, si preparò con cura e si ritrovò a camminare svelto verso la sua meta.

Quando giunse all'appartamento, notò il portone socchiuso e pronunciò un flebile «è permesso?» prima di entrare e meravigliarsi per ciò che vide. Harry si muoveva sicuro da un angolo all'altro della cucina con un grembiule bianco indosso e l'espressione rilassata, mentre le sue mani armeggiavano esperte con pentole e padelle ai fornelli. Louis sorrise e continuò a guardarlo per qualche istante prima di annunciare la sua presenza con un colpo di tosse. Soltanto allora Harry lasciò i suoi utensili e si precipitò all'ingresso con un sorriso sulle labbra piene e rosse, gli prese le mani nelle sue e fece sfiorare le punte dei loro nasi teneramente.

Just A Boy // L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora