Extra - Le stagioni dell'amore - Primavera

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Riuscirà la Primavera a scaldare i cuori dei nostri protagonisti? Non vi resta che leggere il capitolo per scoprirlo e con #justaboyff leggo su Twitter le vostre impressioni! Vi ricordo che il prossimo capitolo, Estate, sarà l'ultimo ma non per questo non sarà ricco di sorprese e novità tutte da scoprire!

Non permetto la stampa delle mie storie sotto forma di libro su siti che lucrano sul mio lavoro né per uso personale né per rivenderle, altrimenti procederò per vie legali visto che hanno il copyright.
Inoltre, vi prego di non lasciare commenti che fanno cenno alla sessualità dei protagonisti in modo maleducato; commenti con bestemmie, troppe parolacce e insulti; commenti che fanno riferimento a cospirazioni o ad altre fan-fiction perché non è rispettoso nei confronti dell'autore, dei lettori, della storia e dei suoi personaggi.
Altrimenti, sarò costretta a bloccarvi o a togliere la storia da questa piattaforma. Mi dispiace scrivere questo avviso all'inizio di ogni capitolo, ma sono arrivata al limite.
Grazie e buona lettura 🌸


Primavera

La fine di marzo aveva portato con sé giornate di sole e temperature più miti a tal punto da far desiderare ai ragazzi e a Louis per primo di andare a vedere il mare

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La fine di marzo aveva portato con sé giornate di sole e temperature più miti a tal punto da far desiderare ai ragazzi e a Louis per primo di andare a vedere il mare.

Per questo, armato di tanta pazienza e di scorte dolci e salate per il viaggio, aveva sistemato Edward, Daisy e Mikael nella sua automobile ed era partito alla volta di Eastbourne senza guardarsi indietro neanche per un istante. Perché, se lo avesse fatto, sarebbe tornato a casa immediatamente per prendere anche Olaf, Ginger e Harry. Quest'ultimo aveva gentilmente rifiutato quella proposta perché «in azienda abbiamo una fusione e devo lavorare il triplo questo fine settimana» e lui aveva finito per crederci pur di non discutere per l'ennesima volta. Era certo che avrebbe potuto svolgere quel lavoro in poche ore, anche perché solitamente non rifiutava mai un fine settimana a Eastbourne: dopotutto, lì c'erano anche nonna Margot e nonno Robert e lui non perdeva mai l'occasione di andare a trovarli e porgere sulle loro tombe delle margherite e un aeroplanino di carta.

Sapeva, però, che nulla fosse più come prima dalla loro discussione.

Non aveva insistito, ma aveva scrollato le spalle sotto gli sguardi delusi dei suoi figli e aveva cominciato a parlare del fatto che Ethan avesse realizzato una sorta di casa sull'albero in giardino. Quell'argomento li aveva tenuti impegnati per la maggior parte del viaggio tra una canzone e l'altra del gruppo preferito di Daisy: quest'ultima già si immaginava a guardare le stelle con il suo telescopio da lassù, Mikael fantasticava di leggere i suoi tomi di letteratura all'ombra della casetta e Edward sognava di difendere il suo fortino dall'attacco di qualche nemico. Louis li ascoltava parlottare tra loro e sorrideva, intervenendo di tanto in tanto per sedare sul nascere qualunque discussione.

Osservava la strada davanti a sé e il paesaggio circostante mutare, Londra trasformarsi lentamente in campagna e poi quest'ultima sfumare in una cittadina bagnata dal mare. Eastbourne non era cambiata granché se si escludeva la sostituzione della ruota panoramica nelle vicinanze del Pier con una più tecnologica e per Louis era un bene perché quella cittadina dalla quale tanto aveva voluto scappare da giovane ora era diventata un porto sicuro. Eastbourne significava le braccia di sua madre che l'accoglievano sempre, le passeggiate con suo padre e parlare del più e del meno, le risate e gli schiamazzi dei suoi figli che giocavano nel giardino sul retro. Significava, soprattutto, tanti ricordi.

Just A Boy // L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora