Unforgettable 2 ~

Capitolo undici

Mia Harper Moore.
Bronx, New York.

"... millecinquecento dollari della cauzione pagati, effetti personali recuperati e fogli del rilascio firmati , se sei pronto possiamo uscire"

Ci risiamo.
Siamo tornati all'inizio. Siamo tornati, al punto di partenza.

"... non sai quanto diamine sono scomodi quei dannati posti letto, sono... distrutto, la mia schiena è letteralmente a pezzi, ho bisogno di mettere piede in casa mia, farmi una doccia e buttarmi su un letto, degno di essere chiamato tale"
"Dove pensavi di essere, esattamente? In una suite al Four Seasons di New York con materasso memory e servizio in camera?"
"E non hai idea di quanto mi sia mancata questa libertà, di quanto..."
"... ventiquattro ore, non... ventiquattro anni, ma solo e soltanto ventiquattro ore" alzo, gli occhi al cielo, mente lui, sale sulla mia auto. "Hai ventotto anni Blake e sarebbe anche ora che tu, tenessi la testa a posto, soprattutto perché hai deciso di compiere un passo così... importante, il più importante della tua vita: sposarti e per... favore, datti una mossa, a differenza tua non ha l'intera giornata a disposizione"
"L'ufficio legale è tuo, se ritardi di qualche minuto nessuno ti dirà nulla"
"Ho quattro persone che contano sul mio aiuto e devo ancora accompagnare te a casa, attraversare quasi l'intera città per tornare a Manhattan e poi, questa sera ritornare al Bronx per sistemare le cose da portare domattina in tribunale, quindi se ritardo a tornare in ufficio è un problema, un... grosso, problema"
Sospira, curiosando qua e là.
"Non... toccare nulla, soprattutto i fogli sul cruscotto, sono appunti di lavoro e non... devi mischiarli"
"Dannazione sei così... noiosa"
"E tu così invadente"
"Decisamente meglio invadente che noioso" controbatte lui, sfogliando uno dei volantini delle offerte del supermercato.
"La noiosa però viene a salvarti il culo, ogni volta che serve quindi non... lamentarti"
Mi guarda, con la coda dell'occhio.
"Hai perso le parole, forse?"
"Non appena esci dal parcheggio, gira subito a destra, poi subito a sinistra" sospirando, riappoggia, il depilant sul cruscotto. "Poi alla prima rotonda sempre dritto per cinque o sei chilometri" conclude lui, prima di girare lo sguardo verso il finestrino senza più spiccicare parola per tutto il resto del tragitto.
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