Il gallo sveglia la gente per un nuovo giorno, il sole si alza conferendo una luce rossastra in cielo. La ragazza si sveglia e trattiene a stento calde lacrime per la disperazione. Ormai è certa che qualsiasi cosa avverrà non potrà avere una figura amichevole e a tratti materna come Cornelia. Lei le ha aperto gli occhi sul mondo e su se stessa in cambio di nulla, si è preoccupata che avesse delle conoscenti con cui trascorrere del tempo insieme. La guerra sta arrivando, tutti agiscono come se fosse solo un immenso affare da combinare, ma non è così che andrà a finire.
Si veste e scende per lo ientaculum, tutti sono già lì da poco tempo e nessuno guarda l'altro e tutti sono pronti per la prossima diatriba.
« Cosa sta succedendo?»
« Semplicemente mancano tre settimane alla fine della nostra missione e non abbiamo fatto un solo passo avanti» Risponde calmo e tranquillo Annibale.
Non sembra frustrato dalla mancanza di progressi, anzi è felice di questo perché può realizzare il suo sogno.« Dobbiamo sbrigarci a fare i preparativi per ritornare a casa, tanto nessuno ha mai voluto la pace»
« Come osate insinuare che abbia fatto di tutto per fallire!? Sono il vostro fratello maggiore e pretendo che voi mi portiate rispetto ragazzina» , grida furibondo Annibale.
La ragazza guarda con attenzione suo fratello e nota la sua ira senza controllo, perché è stato punto sul vivo. Lui non ammetterebbe neanche sotto tortura che non aveva nessuna voglia di compiere quello che gli era stato ordinato dal consiglio degli anziani di Cartagine. Dopotutto quello che sta facendo sarebbe classificato come tradimento e nessuno vuole mettere la propria testa nelle mani del boia. Decide di colpire duro, pensa a una frase che colpisca il suo orgoglio e lo mostri per quello che è sempre stato.
« Ma davvero? Peccato che voi siete prigioniero del sogno di nostro padre. Per quello che vedo siete solo un bambino che cerca d'ingraziarsi il babbo», asserisce pregustando la sfuriata di suo fratello.
Lo guarda mentre diventa paonazzo dalla rabbia e tutti, compreso Asdrubale, ridono di lui. Il suo orgoglio è ferito e lui ora cerca un modo per rimettersi in pari con sua sorella. La sua rabbia gli fa gonfiare le vene come se fossero troppo piene di sangue; le sue mani si serrano a pugno e si aprono compulsivamente e quasi a ritmo con il suo cuore che batte all'impazzata.
« Voi cosa siete invece? Una ragazzina vissuta negli agi e nel lusso, una ragazzina che ancora non si capacita che presto sarà moglie di un uomo più povero e per giunta dichiaratamente sterile»
Le facce dei romani mostrano bene il loro essere sorpresi dalla cosa, nessuno farebbe sposare la propria sorella a un uomo sterile. Farlo significa avere un puro disprezzo per lei e non è un caso che i rapporti tra i due sono estremamente tesi dal loro punto di vista. Asdrubale ridacchia della frase di suo fratello e dice a mezza voce che ha fatto una pessima scelta ad attaccarla su questo punto.
« Siete stato voi a sceglierlo per me perché vi servono alleati per mantenere la penisola iberica, siete voi quello disperato che considera gli iberici barbari incivili e poi si sposa con una di loro per non venir annientato da quelli che considera inferiori. Voi e soltanto voi vi ostinate a ritenere ancora cartaginese Iberia mentre metà dei suoi veterani sono già fuggiti a cercare un lavoro più redditizio»
Annibale è ancora più furibondo, la sua già scarsa pazienza è terminata e ora non gli resta che promettere alla sua sorellina una punizione esemplare.
« Pagherete per questa insolenza, giuro sugli dei che sarete prigioniera a Cartagena per il resto dei giorni che mancano al vostro matrimonio, saranno pochi ma farò in modo che vi sembreranno un'eternità»Il gruppo si separa Sofonisba va con le nipoti di Cornelia in centro a divertirsi, Annibale e Scipione padre in Senato per un altra tediosa e inutile giornata di discussioni politiche. Il quartetto femminile se ne va verso le terme a farsi un bagno rinfrescante nelle vasche ad acqua fredda.
Le donne trovano una grossa fila e Cornelia e contenta di ciò perché vede una marea d'oro "allagare" la sua casa, la sua felicità raggiunge il culmine quando alcuni clientes di suo marito la lasciano passare avanti come forma di ruffianeria verso il loro patrono.
« Certo che i vostri clientes sono proprio dei ruffiani», sentenzia sottovoce Sofonisba
Cornelia la guarda con un sorriso, poi dopo dei brevi ma intesi sguardi di complicità si volta e continua a camminare verso le vasche d'acqua fredda. A differenza di Annibale la matrona romana sembra incassare bene le provocazioni e continua per la sua strada. Sofonisba si chiede se sia per qualche particolare idea di un filosofo greco o Cornelia sia così di carattere. Il gruppo rimane lì fino al tramonto a sentire le ultime notizie della città e a rinfrescarsi.
Ritornano a casa dove trovano un immenso cinghiale arrosto con del vino speziato per cena e poi vanno a dormire.
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Sofonisba
Historical FictionSofonisba è con i suoi fratelli Annibale e Asdrubale Barca in missione diplomatica a Roma per conto del consiglio degli anziani al fine di scongiurare un secondo conflitto romano-cartaginese. In realtà nessuno crede che tale missione abbia successo...