Capitolo 4

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«Quest'anno faremo un esperimento e voi ne sarete partecipi. Per tutto il mese accorperemo i gruppi di due diversi Settori, perché crediamo che una collaborazione in tal senso possa stimolare ulteriormente lo scambio di idee e la produttività. Abbiamo formato le nuove classi sulla base di alcuni criteri comuni: gli individui dei Settori 1 e 2, ad esempio, condividono alcune peculiarità come la forte competizione e questo può rappresentare un vantaggio.
La durata del test, come già annunciato, sarà breve. Se l'ambiente lavorativo dovesse rivelarsi frustrante o di difficile gestione avete il dovere di comunicarlo ai vostri Dirigenti, i quali provvederanno a porre fine alla prova. Tuttavia, ricordate che uno degli obiettivi è cercare di farla durare il più a lungo possibile.
Vi informo inoltre che da oggi sarete oggetto di Osservazione».

Le parole del Dirigente Elinor suscitarono un mormorio generale, dovuto a una difficoltà di base nel comprendere e condividere il senso di quello studio: i Settori esistevano con l'unico scopo di ridurre al minimo le divergenze caratteriali, e il nuovo esperimento avrebbe stravolto gli equilibri raggiunti nel corso dei secoli.
Dal fondo della sala, la voce di un ragazzo espresse le preoccupazioni comuni. Lineamenti duri, postura rigida, frasi dirette e concise; tutto di lui denotava un certo carisma.

«Signor Reev, sarò lieto di rispondere ai suoi dubbi. Il senso di questa sperimentazione lo si ritrova nella storia dei nostri avi. Per millenni è stato ben chiaro lo scopo principale della spedizione. I disordini sono cominciati quando, col progredire delle generazioni, è venuto meno il senso del dovere così come quello della missione: le famiglie hanno smesso di insegnare la storia ai figli e questi hanno dimenticato l'importanza della collaborazione. La collettività ha lasciato il posto alla priorità del singolo.
L'equilibrio è stato ripristinato soltanto grazie alle nuove leggi di Kÿrîon; da allora sono cessati i problemi, ma di fatto ogni aspetto della vita lavorativa è stato compartimentalizzato. Vorremmo provare a rimuovere questo vincolo con voi, fiduciosi nelle vostre capacità e nella vostra conoscenza dei valori che tengono alto il buon nome della Società».

I mormorii cessarono. Anche Reev sembrò soddisfatto della delucidazione.

Il Dirigente Elinor era un uomo dall'aspetto stravagante. Gli enormi baffi curvati all'insù e i chili di troppo lo facevano somigliare a un Fokeh – bestia simile a un incrocio tra un leone marino e un ippopotamo. Era un Alto Ingegnere, responsabile della classe degli Specializzati in quel campo, oltre che dell'intero Settore 7. Borbottò gli ultimi dettagli dell'esperimento e si allontanò, un bastone in una mano e un fazzoletto di stoffa nell'altra.

Un gran vociare riempì la Hall, mentre la gente cominciava ad alzarsi e uscire. Il ragazzo moro era ancora seduto in fondo alla sala.
Ellie gli si avvicinò. Di solito evitava i contatti con gli sconosciuti, erano sempre gli altri a parlarle per primi. Non era una ragazza particolarmente socievole, lei, ma qualcosa in quello studente la incuriosiva parecchio.

«Ehm... Ciao, mi chiamo Ellie. Volevo ringraziarti per il tuo intervento durante il discorso del Dirigente, è stato illuminante. Pensavo le stesse cose».
Sentì le guance avvampare. Ecco perché non prendeva mai l'iniziativa, era troppo imbarazzante. E se lui le avesse risposto in modo sgarbato, o peggio, l'avesse ignorata?
Si portò con dita tremanti una ciocca di capelli dietro l'orecchio, lo sguardo fisso su un punto imprecisato a terra.

Il moro non rispose. La giovane sollevò il viso, incrociando un paio di occhi talmente scuri da non riuscire a distinguere l'iride dalla pupilla. La stava osservando, e lei stava facendo la figura della ragazzetta frivola! Quel pensiero la riscosse.

Sorrise – più che un sorriso, fece una smorfia – e tese la mano al collega. Questi fece lentamente scendere lo sguardo sulla sua figura e, quando Ellie cominciò a pensare di essere stata una stupida ad avvicinarsi a lui in quel modo, la strinse.

Kÿrîon [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora