Capitolo 7 - parte 2

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La lezione di quella mattina era incentrata sull'esecuzione di un test avente lo scopo di mettere in correlazione, tramite il bioscanner, la morfologia cerebrale di un campione di studenti del Settore 7.
I risultati avrebbero dovuto evidenziare l'attivazione di aree della corteccia similari in soggetti appartenenti allo stesso sottogruppo; il gruppo X, di controllo, era formato da un rappresentante anziano di ogni categoria.

Dopo l'incidente nel Settore 16, la Convergenza dei Dirigenti aveva stabilito che ogni Settore dovesse effettuare un'indagine di questo tipo, per stabilire la concordanza tra la Selezione svolta dall'Intellecto e lo sviluppo delle aree comuni dovuto alle full immersion.

Il test evidenziò che alcuni soggetti ˗ meno di una decina per gruppo ˗ presentavano delle connessioni differenti dal resto dei colleghi e dal lavoratore del gruppo di controllo, identificandosi invece con altre categorie. Questo risultato sembrava confermare i peggiori sospetti riguardo una falla nel funzionamento del Macchinario e gettò il Settore 7 nel caos.

«Dati i recenti disordini, la presenza di soggetti inadeguati al ruolo assegnato e i poco rassicuranti dati raccolti, ritengo verosimile un errore di calcolo del nostro Intellecto. Riporterò oggi stesso questi risultati alla Convergenza, li confronteremo con i dati raccolti negli altri Settori e cercheremo una soluzione. Nel frattempo vi invito a mantenere la calma e proseguire le vostre attività».
Francis cercava in tutti i modi di tenere sotto controllo la situazione, con scarsi risultati. La notizia del malfunzionamento del Macchinario aveva distrutto tutte le certezze dei lavoratori, e nessuno ascoltava le parole della donna. Iniziava a spazientirsi.

«E ora come faremo?» urlò uno studente, entrambe le braccia sopra la testa.

L'Alto Medico gli scoccò un'occhiataccia. Osservò i patetici gesti disperati del ragazzo, e come questi influissero sui colleghi intorno a lui.
Quando lo vide cercare di aprire le bocchette del Krīion perse del tutto le staffe.

«Maledetto imbecille! Si rimetta a lavorare, Travis, oppure provvederò io stessa a portarla fuori da questo stabile a calci! È chiaro?»

Calò immediatamente il silenzio in sala. Tutti sentirono il tono di voce di Francis, carico di odio e minaccioso come non mai.

«Per l'ultima volta, ve lo ripeto. I Dirigenti sapranno risolvere il problema. Il nostro sistema sociale è stabile da secoli e resisterà anche a questo. Il Macchinario verrà revisionato. Ora tornate al lavoro», ringhiò lentamente, fulminando con lo sguardo tutti i presenti in sala, «altrimenti l'Intellecto sarà l'ultimo dei vostri problemi».

Uscì a passo svelto. Aveva bisogno di calmarsi e riflettere sull'accaduto, senza vedere quelle facce di merda.
L'evento era insolito, doveva ammetterlo, ma niente di irrisolvibile. Nessuno di loro capiva quanto fosse inutile agitarsi; erano incapaci di gestire qualsiasi situazione fuori dall'ordinario e approfittavano di ogni occasione possibile per lavorare meno del dovuto. Erano ciechi e infinitamente stupidi: prima o poi con la loro pigrizia avrebbero portato il sistema al collasso, lei lo diceva sempre, ma la Convergenza sminuiva sempre le sue considerazioni.

Francis, irritata, gettò un'occhiata carica di disprezzo a uno studente che le passò accanto. Questi filò via.
Possibile che, dopo millenni di consolidato funzionamento, l'Intellecto stesse esaurendo le sue capacità? Anche se fosse, avrebbero potuto inventare nuovi sistemi di Selezione, magari aggiungendo una categoria per gli sfaticati che non contribuivano abbastanza al benessere della società. Si, questa era un'ottima idea! Doveva esporla il prima possibile al Dirigente Elinor e convincerlo ad appoggiarla.

«Lo sapevo! Avevo ragione a dubitare della Selezione». Michael batté il pugno sul tavolo, attirando l'attenzione su di sé. «Tuttavia, trovo strano che il Macchinario abbia confuso aree di connessione così lontane fra loro. Avrebbe avuto più senso se avesse scambiato regioni limitrofe, non trovate?»
Osservò uno per uno i suoi amici, attendendo una risposta che non arrivò: erano tutti concentrati a cercare un nesso logico tra l'accaduto e le sue parole.
«Ragionate. Dopo millenni di perfetto funzionamento, l'Intellecto fa errori di calcolo paragonabili a un Alto Matematico che confonde la tabellina del due con quella del sei. Non vi sembra fin troppo strano?»

Kÿrîon [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora