Abbiamo deciso di non parlarne. Ed è meglio così, o almeno è quello che continuo a ripetere a me stessa. In parte penso veramente che sia meglio non farlo, non rovinare il momento, che rimanga un bellissimo ricordo nella nostra mente. Ma d'altro canto sono curiosa di sapere cosa mi avrebbe detto, quali parole avrebbe scelto e con quanta intensità.
Stiamo tornando indietro dagli altri e nella mia ubriachezza non mi ero resa conto di essermi immersa così tanto nella foresta. Adesso sono sveglia, i precedenti avvenimenti hanno fatto sparire parte della sbronza, ovviamente sento ancora l'alcool fare effetto sul mio corpo, ma di sicuro non sono più ubriaca, sono lucida e riesco a pensare prima di parlare.
"Sicura che non vuoi parlarne?" mi chiede Noah per la terza volta continuando a fissare la strada di fronte a se. Non sembra scosso dalla cosa come lo sono io.
"Perché dovremmo? È stato un errore e non sono comunque sicura al 100% di voler sapere il motivo per il quale lo hai fatto"
"Credo sia ovvio il perché un uomo baci una donna" donna, donna, donna... Questa parola continua a fare eco nella mia testa. È l'unica persona che mi abbia mai chiamato DONNA..
"Probabile, ma meglio non parlarne e lasciare le cose così. Ho sbagliato. Tu stai con Samantha ed io.." mi interrompe e mi ferma per un braccio facendo incontrare i nostri sguardi.
"Io non.." ma questa volta è qualcun altro a interrompere lui. Andres. Dio benedica il tuo sbagliato tempismo.
"Interrompo qualcosa?" Noah ritira subito la mano come se avesse appena preso una scossa ed io mi sposto una ciocca mora di capelli dietro l'orecchio sentendomi a disagio.
"No, certo che no. Mi hai seguito?" mi esce una risata nervosa. Come ho potuto cacciarmi in tutto questo? Con loro due nello stesso posto non può uscire nulla di buono, ricordo ancora la conversazione con Andres di tre settimane fa.
"No, ho detto che ti avrei lasciata stare stasera. Ma siccome non tornavi più, mi sono iniziato a preoccupare e sono venuto a cercarti" nel finire la frase sposta lo sguardo su Noah. Se uno sguardo potesse uccidere, Noah sarebbe morto.
"Aww, il mio solito Gemeni" credo che la tensione mi stia facendo arrivare di nuovo l'alcool al cervello. Andres rimane immobile non appena lo abbraccio e gli lascio un bacio sulla guancia.
"Perché ci avete messo tanto?" ci ho provato, Gesù mio io ci ho provato ma è fissato. La sua testa rimane inchiodata su questo argomento.
"Vi lascio parlare" Noah si rende conto di essere messo alle strette da mio fratello e mi lascia un ultimo sguardo, alle spalle di Andres, per poi andarsene.
"Si, okay okay. Te lo dico" sbuffo alzando la testa al cielo pregando Dio che non esca fuori un'altra lite tra di noi.
"Sono proprio curioso di sentire che bugie hai preparato questa volta"
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Elle's old Moon
RomanceHelene S Stan ha un unico scopo nella vita, diventare una donna forte ed indipendente. E fuggire dal campus dove la madre l'ha spedita senza una minima spiegazione. Da subito tenta la fuga e sarà proprio questo a metterla contro il direttore del c...