Capitolo 9

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Osservo Noah nuotare lentamente e con molta calma verso la piccola cascata della piscina, mi ha incuriosito subito non appena l'ho vista

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Osservo Noah nuotare lentamente e con molta calma verso la piccola cascata della piscina, mi ha incuriosito subito non appena l'ho vista. Mi faccio coraggio ed inizio ad immergermi scendendo i quattro gradini della piscina. Non appena tocco l'ultimo mi do una spinta con il piede destro e faccio solo due bracciate lasciandomi poi toccare il fondo con i piedi. È liscio e un po' più fresco dell'acqua che mi si trova attorno.

Non appena Noah raggiunge la cascata, ci si poggia con la schiena e chiude gli occhi lasciando che l'acqua gli cada con forza sopra la testa.  Lo osservo per alcuni momenti facendo ogni tanto un passo verso di lui. È angelico ed è raro vederlo così rilassato, nella sua vera essenza. Questo è il vero Noah, quello che non si nasconde dietro quella maschera che porta sempre, quel Noah che non è arrogante o presuntuoso come vuole farsi mostrare.

"Potrei abituarmi a questa vista" nel sentire la mia voce fa un passo in avanti e si tira indietro i capelli uscendo da sotto il getto d'acqua. Mi mordo il labbro non appena il suo sguardo voglioso si posa sopra il mio corpo. È ovvio che è attratto fisicamente da me, ma ho dubbi sulla parte mentale, molti dubbi.

"Credi di riuscire a resistere senza mettermi le mani addosso?"

"Sei troppo pieno di te. Sarai tu il primo a cedere alla tentazione. Potrei quasi scommetterci" faccio ancora un passo verso di lui, quando sono in sua presenza non riesco a fare altro che provare a spingerlo al limite di ogni cosa. Ed in questo momento voglio spingerlo al limite del desiderio.

"Non scommetto quando so di perderci" si avvicina minacciosamente a me lasciando solo gli occhi al di fuori dell'acqua. Sembra un predatore pronto a cacciare la sua preda, ed in questo momento quella preda sono io.

Come diavolo riesce a farmi eccitare con un solo sguardo?

"Non dovresti essere così sicuro di te stesso. Non ho mai detto di ricambiare l'interesse nei tuoi confronti" rido facendo istintivamente qualche altro passo indietro e lui come tutta risposta velocizza il suo.

"Non ce n'è bisogno, è il corpo a parlare per te" mi giro decisa a sfuggire dalle sue grinfie, ma, come se fosse un segno primordiale, vengo bloccata dal bordo della piscina ad una ventina di centimetri da me.

Merda.

"Presa" Noah si posiziona immediatamente alle mie spalle e sento il suo petto sfiorare la mia schiena. Non provo a muovermi, non voglio, ma mi blocca comunque nella sua presa. Le sue braccia sono allungate in avanti, ai lati del mio corpo ed appoggia le mani al bordo della piscina. Le vedo piegarsi di poco ed il suo volto avvicinarsi al mio orecchio. Mi è sempre piaciuta questa differenza di altezza tra di noi, mi piacciono i ragazzi alti in generale.

"Non ti permetterò più di fuggire da me" sussurra al mio orecchio facendomi venire la pelle d'oca. Sposta la mano sinistra dal bordo della piscina e sobbalzo nel sentire due dita risalire dalla coscia, oltrepassare il filo dei miei bikini e fermarsi non appena raggiunge il mio fianco. Il cuore mi comincia a battere con forza nel petto e sento il suo fiato pesante contro il mio orecchio. Dio, mi sta facendo morire così.

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