Venerdì 26 Ottobre 2018; 11.13p.mSo che non è l'ora migliore o il giorno più appropriato per avere un confronto con Noah dopo tutto quello che è successo, ma devo farlo.
Per mio fratello. Ed un po' anche per me.
Finita la discussione con Andres sono riuscita finalmente ad infilarmi sotto il getto d'acqua bollente della doccia anche se uno di questi giorni devo riuscire a trovare il tempo da dedicarmi per un bagno di un'ora nella vasca. Ne ho bisogno per rilassarmi.
Il gelo mi è scomparso dalle ossa e uscita dalla doccia il bagno è completamente pieno di vapore per quanto l'acqua fosse calda, come se stessi volando tra l'intoccabile strato di una nuvola.
Indosso un paio di jeans a vita alta neri, una maglietta a maniche lunghe verde scuro, con il cappuccio e lunga fino all'ombelico, e per finire, ho messo un leggero velo di trucco.
Lascio i capelli sciolti dopo averli asciugati, mi infilo le mie converse nere e mi metto un giubbotto dello stesso colore autunnale. Prendo le chiavi uscendo dall'appartamento ed infilando il telefono nella tasca posteriore dei jeans mi richiudo la porta alle spalle.
Hannah è tornata al suo appartamento e Sarah passerà la notte da Andres, quindi sono praticamente sola.
Mi sfrego le mani tra di loro e penso alle diverse possibilità che questa serata prendere.
O litighiamo fino a svegliare tutto il vicinato.
O litighiamo e scopiamo come se non ci fosse un domani lasciandoci prendere dalla passione.
O mi caccia via senza nemmeno ascoltarmi.
Oppure non mi apre proprio, e qui ho un piano B. Ho ancora le chiavi che gli presi tempo fa quando andai da lui per essere medicata al braccio.Se non mi apre, entro senza che mi dia il permesso.
Chissà se lo trovo solo o in compagnia? Non voglio nemmeno pensarci.
Mi infilo le mani nelle tasche del giubbotto sentendo l'arietta quasi autunnale infilarsi tra le fibre dei miei capelli mori scompigliandomeli un po' e cerco di stabilizzarli il più possibile dietro le orecchie.
Nove minuti dopo sono di fronte alla porta di Noah e tiro su col naso, per la veloce camminata, cercando di trovare il coraggio per bussare. Alla fine suono due volte il campanello e faccio un passo indietro aspettando con ansia di incontrare il suo sguardo.
Uno, due, tre minuti passano, suono altre tre volte ma nulla. Decido che questo è il mio segnale e prendo il mio mazzo di chiavi dalla tasca cercando la sua. Mi guardo attorno assicurandomi che nessuno mi veda e due secondi dopo sono dentro richiudendomi la porta alle spalle.
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Elle's old Moon
RomanceHelene S Stan ha un unico scopo nella vita, diventare una donna forte ed indipendente. E fuggire dal campus dove la madre l'ha spedita senza una minima spiegazione. Da subito tenta la fuga e sarà proprio questo a metterla contro il direttore del c...