Helene S Stan ha un unico scopo nella vita, diventare una donna forte ed indipendente.
E fuggire dal campus dove la madre l'ha spedita senza una minima spiegazione.
Da subito tenta la fuga e sarà proprio questo a metterla contro il direttore del c...
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ATTENZIONE, NEL CAPITOLO SONO PRESENTI SCENE E LINGUAGGIO DI TIPO SESSUALE!!
Rimango paralizzata, spiazzata, scioccata. Non so quali altri aggettuvi usare perché al momento mi trovo in una situazione indescrivibile. Sento la testa iniziare a girare a causa della forte agitazione e mi appoggio al bancone chiudendo gli occhi per qualche secondo, cercando di fare mente locale.
Samantha incinta? Ed il figlio è di Noah? Deve essere uno scherzo e sopratutto non ora che so che Noah ha un reale interesse per me. Come può andarmi sempre tutto così male?
Dio santo, Noah avrà un bambino. Ancora non riesco a realizzare e convincere me stessa.
"Stai scherzando vero?" chiedo alzando improvvisamente la testa verso di lui guardandolo speranzosa.
"Vorrei, ma no. L'ho scoperto la sera della piscina. Per questo me ne sono andato, mi aveva mandato un messaggio in cui diceva di dovermi parlare urgentemente" ora tutto ha più senso, ma prima ancora di poter mettere insieme tutti i pezzi realizzo un'altra cosa.
"Ed hai lasciato me per andartene da lei" annuisco a me stessa come una stupida e mi faccio una coda alta sentendo il corpo avvampare.
"Elle, non è come pensi. Io non voglio stare con Samantha, anche se ci sarà questo bambino di mezzo tra me e lei non ci sarà mai nulla" sembra così calmo nel parlarne che mi viene quasi da vomitare. Io mi sento impazzire e lui è così in pace.
"E c'era bisogno di portarmi qui per dirmelo? E poi perché dirmelo?! Tranne alcuni baci non c'è stato nient'altro tra di noi" alzo la voce per poi ricordarmi che non siamo soli in casa. Fa il giro del bancone e lo seguo con lo sguardo fin quando non si ferma di fronte a me e mi giro verso di lui guardandolo dal basso.
"Lo sai bene il perché e non sono il tipo da esternare più volte i propri sentimenti. Ho provato a starti lontano questa settimana, ho provato persino ad andare a letto con un'altra ragazza, ma come un segno primordiale sei apparsa in quella cazzo di camera" sta iniziando ad agitarsi un po' mentre gesticola, ma allo stesso tempo mi tiene ben bloccata tra il bancone ed il suo corpo possente. La prima cosa che mi è piaciuta di Noah è stato il suo aspetto fisico ben bilanciato, senza però dimenticarci dei tatuaggi che su di lui hanno un'aria diversa, come se dovessero essere lì da quando è nato. I ragazzi con i tatuaggi sono un mio debole.
Improvvisamente mi torna un'altra cosa in mente e gli do uno schiaffo forte sul petto iniziando a parlare "non ti ha mai insegnato nessuno che si esistono precauzione da prendere in certi casi?"
"Non sono stupido" mi guarda storto poggiandosi con una mano al bancone accorciando la distanza tra di noi "mi ha detto che prendeva la pillola e mi sono fidato. Sai, possono essere veramente ingombranti i preservativi"
"Sei doppiamente stupido. Mai fidarsi di una psicopatica come Samantha" mi porto la mano alla fronte e mi lascio uscire un grande respiro non riuscendo ancora a mettere tutto a fuoco.
