5. Merlino, devo farmi scopare da qualcuno!

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"Merlino, devo farmi scopare da qualcuno!"

"Dove è Wanda?" Chiedo entrando in cucina. Mi tiro su i capelli in una crocchia veloce e afferro dei biscotti sul tavolo. "Dovrebbe essere quì a quest'ora" guardo l'orologio sulla parete velocemente, prima di spostare gli occhi su Malfoy.

Legge un fascicolo sul tavolo e non mi degna attenzione. "L'ho licenziata" afferma senza guardarmi.

Aggrotto le sopracciglia e smetto di masticare. Ingoio il biscotto velocemente "Cosa?" Chiedo confusa.

"È un pericolo avere qualcuno che può entrare ed uscire a suo piacimento pasticcino. Qualcuno potrebbe trasformarsi in lei. Non capisco perchè il signor Potter ti abbia lasciato tenerla" Non mi guarda neanche, parla in tono annoiato, come se gli stessi facendo perdere tempo e avesse di meglio da fare. Guarda attento qualcosa in fondo ad una pagina prima di girarla e leggere quella dopo.

"Perchè non decide della mia vita?" Chiedo ironica. Mi avvicino a lui e lo fisso seria "L'hai licenziata davvero? Senza dirmelo?" Il mio tono diventa freddamente arrabbiato.

Lui sospira e alza la testa dal fascicolo, finalmente, mette i suoi occhi chiari su di me. "Si, pasticcino. Non farne un dramma"

Le mie sopracciglia saettano verso l'alto. Stringo i denti e le labbra in una linea drittissima. "Cosa?" Sibilo. "Vaffanculo Malfoy. Non avevi il diritto di licenziarla! È la mia donna delle pulizie! Mi serve"

"Ho il diritto in quanto tua guardia del corpo" afferma sospirando. Mi fissa negli occhi ed è serissimo. "Sei capace di fare qualche faccenda domestica"

"No che non lo sono" mi appoggio al bordo del tavolo, qualche centimetro dalle sue mani. "Chiamerò Harry per dirgli che richiamerò Wanda" lo informo seria. Incrocio le braccia al petto.

Lui prende un bel respiro e torna a guardare i suoi fascicoli, li richiude e si alza. "Rose, siamo capaci di lavare qualche piatto e sistemare le nostre stanza" afferma guardandomi, le mani ben piantate sul legno scuro del mio tavolo da pranzo.

Non devo immaginare quelle braccia attorno a me per nessuna ragione, mai! Eppure immagino come sarebbe avere quelle dita strette attorno ai fianchi, alle cosce, mentre me le apre per scivolare ai miei piedi. Salazar! Smettila Rose!

Alzo il mento leggermente per guardarlo negli occhi, non perdo il mio atteggiamento irritato "No, Wanda non è un pericolo" sibilo.

"Lo è se qualcuno la rapisce, la uccide e prende il suo posto. La donna ha capito perfettamente e non ha obbiettato. Le ho detto che la richiamerai quando tutta questa storia sarà finita" dice professionale, come se non stessi parlando allo stronzetto arrogante con cui litigavo a Hogwarts ma all'auror forte e adulto che ha catturato diversi criminali.

"Dato che hai cacciato la donna che mi puliva la casa lo farai tu. Laverai i piatti, preparerai da mangiare e farai la lavatrice" gli punto un dito contro e mi rendo conto di quanto siamo vicini, solo l'angolo del tavolo a dividerci.

Il suo viso freddo da auror si dissolve per fargli tornare l'espressione che odio, un sorrisetto a illuminargli il viso. "Ti laverò la biancheria con piacere" afferma divertito.

"Vaffanculo" affermo allontanandomi e dandogli le spalle. Mi segue verso la penisola della cucina "Ora vedi di lavare i piatti" mi giro per guardarlo e prendere un biscotto.

Lui ride. Poi sobbalza, il suo viso torna freddo e fermo, tira fuori la bacchetta così velocemente che il mio stomaco si stringe. Quando vede la mia Daisy sospira, si rilassa e ritira la bacchetta. Si abbassa per prenderla in braccio "Ciao cucciolo" le sussurra il biondo accarezzandole il pelo bianco.

Sgrano gli occhi "Lei... odia tutti" esclamo guardandoli. Daisy gli fa le fusa e si struscia sul suo petto. Traditrice!

"Non me, tutte le ragazze mi amano" dice ridendo. Accarezza la sua testolina. Alzo gli occhi al cielo e prendo Daisy dalle sue braccia. È stata il mio regalo di undicesimo compleanno, quando l'avevo presa aveva si e no tre mesi, era piccolina. È un gatto magico, se così si può dire, è chiamato immortale, perché non cresce, si ferma al sesto mese e rimane con l'aspetto di un cucciolo. E muore solo quando il suo padrone decede. Sono animali possessivi, infatti la mia Daisy non sopporta nessuno che mi stia vicino, e mi sorprendo a vedere che le piace Malfoy.

"Andiamo, devo scrivere un libro" esclamo alla cucciola. La prendo dalle braccia di Malfoy, le sue dita sono calde quando me la lascia tra le mani, rabbrividisco leggermente ma faccio finta di niente. Mi giro e la porto con me in stanza.

Wanda l'ha sistemata ieri, quindi non è disordinata, anche perché io la tengo pulita, anche se sono sempre di corsa e qualche volta è sommersa da abiti e scarpe. Mi siedo sulla sedia della scrivania e accendo il computer. Daisy si accoccola di fianco al portatile, le accarezzo il pelo e lei fa le fusa.

Devo scrivere. Se non scrivo Winnona mi licenzia in tronco. Non si è mai vista una scrittrice che non scrive, concentrati Rose! Dopo un paio di ore mi alzo dalla sedia della scrivania senza aver scritto nulla. Afferro il portatile ed esco dalla stanza, magari troverò piu ispirazione da qualche altra parte. Quando arrivo in salotto vedo Scorpius seduto al tavolo, come se non avesse cambiato posizione nelle ultime due ore, è concentrato su dei fogli e delle foto, probabilmente il fascicolo di prima. Mi avvicino piano.

"Cosa fai?" Chiedo appoggiando il portatile sul tavolo.

"Nonostante io debba stare qui a proteggerti lavoro su casi che mi mandano, solo non scendo in campo" esclama alzando le spalle. Non mi guarda neanche, ha gli occhi fissi sui fogli e le foto.

Sospiro e mi siedo alla sua destra, all'angolo del tavolo "Io non trovo ispirazione per i libri, non scrivo da un anno" esclamo. Non so perché gliel'ho detto.

Mi lancia un'occhiata breve, poi torna a fissare il suo fascicolo senza rispondermi. Mi sento offesa per pochi secondi, poi decido che non mi importa.

"Siediti qui Rose" esclama dopo minuti di silenzio, dove lui ha osservato i suoi fogli e io ho tichettato con l'unghia sul tavolo, fissando il computer come se potesse darmi lui le parole. Sposto lo sguardo su di lui, si alza e mi indica la sua sedia, mi metto in piedi, perplessa, e faccio ciò che mi ha detto "Noti qualcosa di strano?" Chiede indicandomi foto e fogli che sono di fronte a me. È alle mie spalle e sento il calore del suo corpo sulla schiena. Appoggia una mano sullo schienale della sedia, sfiorandomi una spalla, e allunga l'altra per farmi vedere meglio il fascicolo del caso a cui lavora.

"Questa donna non sapeva vestirsi" mormoro indicando la tizia morta, per alleggerire la tensione. Lui non ride ed io faccio una smorfia e torno seria. Guardo bene i fogli, fisso le foto, poi alzo lo sguardo sul biondo, girando leggermente il collo "Lo vedi qui?" Chiedo mostrandogli un immagine "Le due donne, qui, hanno lo stesso bracciale" mormoro "La mia esperienza su omicidi si ferma agli episodi di CSI, non ho voluto fare l'auror, anche se avevo del potenziale, quindi non so come posso aiutarti. Ma penso che entrambi andassero a letto con questo uomo. La vittima" indico la ragazza "È stata uccisa da uno dei due, ma penso sia stato qualcosa di passionale" guardo l'immagine della vittima, a terra, una pozza di sangue sotto di lei "Non programmato, ha usato questa no?" Indico l'immagine di una statuetta in pietra. Giro il collo leggermente per vederlo alle mie spalle, fissa la foto che gli mostro con un viso freddo, come se stesse ripercorrendo i passi della vittima. "L'assassino non voleva. Ma ha usato la magia per finirla, vero?" Annuisce e sposta lo sguardo su di me, accenna ad un sorriso "Che schifo, poveretta"

"È stata la donna" esclama il biondo. Riprende le sue carte e le sue foto, le sistema nel fascicolo. Mi guarda e sorride sincero, senza divertimento o arroganza.

"Bhe, hai trovato il tuo omicida" esclamo. Sorrido leggermente anche io.

"Grazie Rose" mi bacia una guancia e va verso la sua stanza, ha un bel culo, constato fissandolo.

Merlino, devo farmi scopare da qualcuno!

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