"Traditrice"
Annaspo, in cerca d'aria. Mi alzo a sedere di scatto. La schiena mi fa male e l'aria è polverosa. Non so dove sono, non capisco niente. Mi ricordo che stavamo tornando a casa, sono andata a mangiare una pizza con Eris, Scorpius era con noi, abbiamo svoltato un angolo, e poi... Mi ricordo che mi ero bloccata, ricordo il suo viso ferito, ricordo degli incantesimi, dei fasci di luce, qualcuno che mi urlava di scappare... Scorpius... Scorpius mi urlava di andarmene ed era ferito. Erano piu di uno, ma mi ricordo di essere caduta a terra, un crucio mi aveva colpito ed io ero caduta in preda al dolore, qualcuno mi aveva afferrato e ci eravamo smaterializzarti.
Faccio per muovere le braccia addormentate, sento un formicolio fastidioso, ma i miei polsi sono attaccati alla gamba del tavolo con un paio di manette magiche, non posso aprirle con un incantesimo senza bacchetta. La testa mi gira e la mandibola mi pulsa, sento sapore di sangue in bocca.
"Cazzo" sibilo. Mi guardo attorno e non c'è nessuno, è un salotto, vedo dei mobili coperti da teli bianchi. Dove sono?
Strattono le manette e il suono metallico che producono rimbomba della stanza vuota. Mi guardo in giro cercando un modo per fuggire, guardo il tavolo. È uno di quei vecchi tavoli di legno che pesano molto, potrei provare a tirarlo su per far scivolare le manette sotto e liberarmi. Mi alzo in piedi, i muscoli sono indolenziti, sono piegata all'ingiù per le manette, cerco di alzare il tavolo.
Sussulto quando la gamba scricchiola. Guardo le porte ma non si sente nessun rumore. Do un calcio alla gamba, una, due, tre volte. Si rompe e fa cadere il tavolo, cazzo! Il frastuono si sente per tutta la casa, mi libero con un gemito.
Sgrano gli occhi "Cazzo, devo muovermi" sussurro a me stessa, mi tolgo le scarpe e afferro lo stiletto Versace che indosso, non fa molto contro una bacchetta ma se glielo ficco in testa vedi che non si muoverà più. Sento qualche rumore oltre ad una porta, mi affretto a correre. Mi trovo in un corridoio polveroso, me ne frego e continuo a correre. Ad ogni rumore sussulto, non sono un cazzo di grifondoro, non posso farcela, morirò prima sicuro.
Quando arrivo ad una porta che sembra quella di un ingresso, sospiro e la apro, poi mi blocco. Un paio di tizi sono a guardia di essa. Fuori vedo la libertà, l'alba, i due mi guardano, si guardano tra loro poi mi guardano ancora.
Urlo e corro nella direzione opposta "Stupeficium" urla uno dei due tizi. Lo evito e corro su per le scale.
Spalanco una porta e mi chiudo dentro, mi appoggio ad essa e poi mi guardo in giro, sgrano gli occhi ancora quando vedo tre persone che mi fissano, cazzo! "Ehm, scusate" esclamo sorridendo, riconosco Lestrange "Ora me ne vado, continuate pure la vostra riunione"
Poi apro la porta e faccio per correre via, ma i tizi dell'ingresso mi afferrano per le braccia. Agito in aria la mia Versace e urlo "Lasciatemi brutti trogloditi, questo abito è di Karl Lagerfeld, costa piu di tutti voi messi insieme, lasciatemi" urlo dimenandomi tra le loro braccia.
Mi fanno sedere su una poltrona. Ora ho cinque paia di occhi a fissarmi "Non ti servirà da morta" esclama un tizio.
"Lucius Malfoy, che piacere, credevo fissi morto" sibilo guardandolo. Lui ghigna "Sarebbe ancora più piacevole se potessi usare la mani" faccio tintinnare le manette, ho ancora in mano la scarpa e lo guardo irritata "Magari per ficcarvela in un occhio" sibilo con un ghigno.
"Sei deliziosa quanto tua madre" esclama Lestrange divertito. Poi guarda Lucius e sorride "Ti ricordi come si contorceva quando Bella le ha fatto quella cicatrice? Le sue urla erano cosi piacevoli"
"Quanto le urla del gemello Weasley quando ha visto suo fratello morto" dice un altro tizio, lo conosco, Greyback "Che bei tempi"
"Mostri" sibilo con gli occhi lucidi "Avete ucciso delle persone, devastato delle famiglie e siete ancora qui, dovevano condannarvi al bacio del dissennatore"
"Ora, tornate alle vostre postazioni" esclama Lestrange guardando i due ragazzi, sembrano giovani.
"Perché vi fate usare così? Perché non vi opponete, perché siete entrati in tutto questo?" Chiedo guardandoli. Stringo le mani nei braccioli del divano, non riesco ad alzarmi, mi hanno incantato "Capitelo: siete voi i cattivi e potete cambiare"
I due ragazzi mi guardano, ghignano poi spariscono oltre la porta "Rose Weasley" esclama Lucius Malfoy, mi sorride "Mio nipote ti ha fatto da guardia del corpo vero? Ah, una delusione quel ragazzo, come suo padre d'altronde"
"Perché me? Cosa ho fatto?" Chiedo, trattengo le lacrime e prendo un grosso respiro, faccio diventare la mia faccia in un maschera di freddezza. Una delle regole basi dei serpeverde è: non devi mai mostrare le tue emozioni, le persone possono usarle contro di te. Sei forte Rose, ce la puoi fare!
"La verità è che sei serpeverde" dice Lucius alzando le spalle "E sei una mezzosangue. Lily Potter sarebbe stata troppo scontata e lei avrebbe lottato di piu, tu invece... sei una serpe, codarda quanto noi tutti qui, ma lo ammetto, mi hai sorpreso quando sei fuggita" ride "Poi... volevo distruggere il primo amore di mio nipote"
Sussulto e lo guardo "Non sono il primo amore di Scorpius" dico scuotendo la testa "Hai sbagliato persona"
"Fidati, lo sei, sei il suo amore tutt'ora ma sei così cieca, ora morirai senza rivederlo" dice lui, ride divertito e sorseggia dal suo bicchiere, sembra firewhisky "Chissa che hanno tutte le Granger per far innamorare i miei ragazzi, li fate ammorbidire"
Cosa intende? "Draco..." mormoro.
"Gia, quella mezzosangue di tua madre era il suo desiderio proibito, bha" esclama lui, mi guarda disgustato, poi si avvicina ancora e mi afferra il mento con due dita "Non avete niente di che"
Gli tiro un calcio sullo stinco e gli sputo in faccia. Lui ghigna e alza una mano, mi da uno schiaffo forte. La guancia destra mi brucia, non abbasso lo sguardo, non piango neanche, lo guardo divertita.
"Bravo" sibilo divertita. Lui mi guarda sorpreso "Cosa vuoi farmi ora?"
"Lestrange adora torturare le persone, sopratutto i mezzosangue" esclama ed indica l'uomo stempiato che mi guarda con uno scintillio maligno in volto.
Cerco di prendere tempo, guardo il mio polso e sussulto "Il mio braccialetto" mormoro guardando il polso vuoto. Non c'è il braccialetto incantato.
"Sai che è un incantesimo che ho insegnato a Scorpius? Era un bambino molto precoce, imparava in fretta" dice Lucius ridendo "Mi sa che quel bracciale è da qualche parte nella Londra babbana"
"Quindi Rose Weasley" esclama Lestrange, Greyback ghigna dietro di lui, ha la bacchetta sguainata e si avvicina con passo felpato "Cosa preferisci? Una bella scritta con mezzosangue sul polso o preferisci la parola traditrice, traditrice della propria casata"
Sorrido, non mi faccio sottomettere, se verrò torturata allora devo farli penare "Mh... facciamo traditrice, mezzosangue è troppo lunga e ci metteresti di piu"

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Fuori dagli schemi-Scorose
Fiksi Penggemar"La mia vita era minuziosamente programmata, ho programmato il primo bacio, la perdita della mia verginità, ho programmato i miei voti ad Hogwarts, cosa avrei fatto dopo, ho programmato perfino il mio ragazzo, quando mi avrebbe chiesto di sposarlo e...