11. La frustrazione sessuale è una brutta bestia

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"La frustrazione sessuale è una brutta bestia"

Era iniziata come una normale giornata. Io avevo quasi ucciso Malfoy perché mi aveva chiesto di cacciare un'altra delle sue conquiste (povere idiote). James era venuto a casa mia e mi aveva chiesto di accompagnarlo a prendere l'anello per Dominique il giorno seguente (ADORO). Avevo cercato di scrivere qualcosa. Ero andata a lavorare e mi ero anche beccata una strigliata con i fiocchi per la storia che non ho ancora scritto. Poi sono tornata a casa. In questo momento ho appena chiuso l'acqua della doccia, ho allungato la mano per afferrare l'asciugamano e non ho trovato niente.

"Cazzo" sibilo. Esco dalla vasca, mi guardo attorno e non trovo il mio bellissimo asciugamano lilla con le mie iniziali ricamate (regalo di Dominique), non trovo nessun asciugamano.

Malfoy sarà in camera sua e non lo chiamo neanche, perché è uno stronzo antipatico e mi dirà di arrangiarmi, prendendomi per il culo. Quindi racatto tutta l'atleticità che ho e decido che correrò fino in camera mia, cercando di non farmi vedere, non è molto, saranno quattro metri di distanza, ce la posso fare.

Mi affaccio dalla porta del bagno e guardo bene il corridoio, sento della musica classica nella stanza di Malfoy ma oltre a quello nessun rumore. Faccio un passo piano e comincio a correre, nuda e bagnaticcia, l'acqua gocciola dai miei capelli. Ci sono quasi, allungo una mano e apro la porta di camera mia. Daisy sbadiglia dal letto, mi guarda attentamente e sembra chiedersi se sono cogliona, ed io chiudo la porta dietro di me, sospirando.

Mi giro appoggiando le spalle sulla porta e individuo il mio accappatoio lilla appeso all'attaccapanni. Quando il mio sguardo si sposta leggermente trovo due occhi chiari a fissarmi. Urlo così forte che Daisy sobbalza e miagola.

Oh cazzo "Cazzo" sibilo e mi giro, dando le spalle a quello stronzo irritante. È seduto sulla mia poltrona accanto alla finestra e ha in mano il mio diario, ho visto quel solito ghigno divertito nel suo viso prima di voltarmi. Allungo la mano per afferrare qualche abito ma l'armadio è troppo lontano e l'unica cosa che riesco a indossare è la vestaglia rossa da notte semi-trasparente e moooolto corta che utilizzavo quando stavo con Patrick. Me la stringo addosso e mi giro, sperando che non si veda troppo. Lo guardo con superiorità, come se non gli avessi mostrato tutte le mie grazie "Che cazzo, esci" sibilo. Ho le braccia incrociate al petto, per proteggere i miei capezzoli dalla sua vista, e sto tremando dal freddo. Lo fisso irritata e anche parecchio imbarazzata, penso che sulle mie guance ci si possa cuocere un uovo, al momento.

"È molto sexy" dice ridacchiando. Inclina leggermente la testa e guarda ciò che non copre "Penso che saresti piu sexy se te la togliessi"

"Neanche per sogno, esci, dai" gli apro la porta. Daisy salta giu dal letto ed esce sculettando, mi guarda male prima di andarsene "Scusa" le sussurro. Lei mi ignora.

Malfoy si alza dalla poltrona, appoggia il mio diario sulla scrivania e si avvicina con un bel sorrisetto in viso "Hai corso per tutto il corridoio nuda e bagnata?" Chiede lui con uno scintillio malizioso negli occhi.

"Non c'erano asciugamani" mormoro indietreggiando. Non posso fare molto, dato che incontro subito il bordo della cassettiera dietro di me.

"È sexy, davvero" sussurra malizioso avvicinandosi ancora. Lo ritrovo di fronte a me, sento distintamente la sua gamba toccare la mia (molto nuda, dato la lunghezza inesistente di questa vestaglia) "Correre nuda e bagnata, ti immagino"

Sgrano gli occhi e cerco di spingerlo via. Lui ghigna e mi afferra i polsi prima che possa colpirlo, in uno scatto felino, eccolo l'Auror che c'è in lui "Sono seria, vai via" mormoro. Non ne sono tanto sicura. Le sue labbra sono ad un centimetro dalle mie e mi piacerebbe molto sentirle sulla mia pelle.

"La frustrazione sessuale è una brutta bestia" esclama divertito. Ed è cosi sicuro di se, mentre in questo momento io penso di star perdendo ogni ragione.

"Non la risolverò certo con te" dico cercando di recuperare un po' di dignità. Mi lascia andare le mani e mi guarda divertito.

"E invece sembra che tu lo voglia" sussurra sulle mie labbra. Non mi tocca, sento solo il tessuto dei suoi pantaloni sfiorarmi una gamba. "Non ti toccherò Rose" mormora, la sua voce scende di un'ottava ed io stringo denti per non ansimare. "Baciami" ordina.

"No" sussurro. Lui fa un sorrisetto e si allontana di un passo.

Il mio cuore sta per esplodere e vorrei così tanto quelle labbra ancora sulle mie, poi sul mio collo, sul mio seno, sulla mia pancia, e sempre più giù.

"Sei bellissima" afferma tranquillo. Infila le mani nelle tasche e mi guarda con adorazione.

Il suo sguardo mi fa rabbrividire e, senza neanche accorgermene, le mie mani si alzano per afferrargli la maglietta e tirarlo verso di me. Lui ride ma non mi tocca ancora, quella dannate mani nelle tasche.

"Sei uno stronzo" gli dico mentre mi alzo sulle punte e sfioro il mio naso con il suo. Il suo respiro diventa leggermente piu corto. "Cosa ti aspetti ora? Che ti baci?"

Sorrido divertito e avvicina la sua bocca alla mia "Sei una serpe pasticcino, ti prendi sempre quello che vuoi" mi sussurra malizioso.

Ignoro l'implicazione che quella frase ha. Se lo bacio gli farò capire che lo voglio. Ma se non lo faccio me ne pentirò.

"Stronzo" mormoro prima di premere le mie labbra sulle sue. Faccio correre le mani sui suoi capelli e non mi sorprendo neanche quando lo stronzo non toglie le mani dalle tasche. Aspetta che gli dica di farlo. "Toccami" dico staccandomi leggermente. Lui sorride divertito e mi afferra le cosce, mi tira su e mi fa sedere sul mobile, spostando alcune cose.

"Sogno di farlo da quando ti ho baciata la prima volta" mormora sulle sue labbra. Ansimo e alzo il collo, un invito a baciarmi lì. Lui non se lo fa ripetere due volte "Ti sogno con le gambe aperte per me mentre mi chiedi di toccarti" lo dice sulla mia pelle e questo mi fa gemere e innarcare verso di lui. Le sue mani mi stringono le cosce e risalgono verso l'alto, ansimo quando mi stringe l'interno coscia.

"Ti odio" dico mentre lo tiro su per baciarlo. Le sue labbra sono arrossate, così sicuramente anche le mie, e questo me le fa mordere con forza, lui geme nella mia bocca e mi avvicina ancora di più a se.

Sussulta quando appoggio entrambe le mani sul suo sedere (moooooolto sodo) e stringo "Anche io pasticcino" Le sue mani corrono sul mio seno, mi stringe il petto e mi torce un capezzolo, da sopra la vestaglia. Gemo e stringo le mani sulle sue braccia cosi forte che le mie unghie gli avranno lasciato un solco.

"Insopportabile" dico tra un bacio ed un altro. "Egocentrico" Le mie mani gli tirano su la maglietta e gli graffiano leggermente i fianchi. Geme e serra i denti sul mio labbro inferiore. "Arrogante"

"Stai zitta" mormora lui. Mi accarezza ancora il corpo, questa volta con meno irruenza. Mi bacia il collo e scende sul mio petto. Ansimo e lo tiro su per un altro bacio. Mi morde con forza e mi stringe a se come se potessi scappare, io gli tiro la maglietta e gli stringo i fianchi.

Dopo qualche secondo si stacca leggermente e prende aria, il respiro corto e le guance arrossate.

Respiro affannata. Appoggio le mani dietro di me, sulla cassettiera e lo fisso. Le sue labbra sono rosse e gonfie a causa dei morsi che gli ho dato, la maglietta è stropicciata sul petto e i suoi capelli sono scompigliati. Santo Salazar, è una visione. "Mi hai morso" mormoro toccandomi il labbro che mi pulsa. Sento ancora il sapore del sangue in bocca.

"Anche tu lo hai fatto" sussurra divertito, appoggia la fronte sulla mia e mi fa un bel sorriso "Se vuoi posso mordertele di nuovo"

Sospiro e gli fisso le labbra, non sarebbe una cattiva idea. Ma poi ragiono e scuoto la testa, lo spingo leggermente. Lui fa un passo indietro. "No, non posso" mormoro.

Lo conosco, conosco bene Scorpius Malfoy. E non mi farò spezzare il cuore da un sexy biondo ossigenato.

Fuori dagli schemi-ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora