15. Spogliati per me, pasticcino

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"Spogliati per me, pasticcino"

Sto guardando il mio computer, ho le gambe distese sulle ginocchia di Malfoy e mi annoio a morte.

"Mi annoio" mormoro. Alzo lo sguardo dal computer e lo fisso. Mi accarezza la gamba distrattamente e guarda concentrato dei fogli "Hey, Malfoy, tutto bene?" Chiedo, è troppo silenzioso.

"Mh, si, mi annoio anche io qui, voglio andare a fare un inseguimento, una missione, qualcosa" mormora. Alza lo sguardo dai fogli. I suoi occhi grigi brillano e si notano tantissimo, sono molto belli.

"Mi dispiace, ma in mia difesa dico che non è colpa mia" esclamo guardandolo. Lui mi accarezza la gamba e ride.

"Lo so che non è colpa tua, solo... mi manca il lavoro sul campo, qui non faccio niente tutto il giorno" mormora. Mi guarda attentamente e l'intensità del suo sguardo mi fa arrossire. Fa un sorrisetto malizioso prima di afferrarmi la caviglia e tirarmi a se. Caccio un urlo e il computer casca a terra, sopra il tappeto. Evito di agitarmi per non fare la fine del mio portatile e lo lascio farmi sedere sulle sue gambe.

"Non provarci Malfoy" dico seria. Lui ride e stringe le mani sui miei fianchi.

"Io penso che questa serata noiosa possa diventare molto divertente, osederi dire eccitante" mormora sorridendo. Giocherella con i miei capelli dietro la schiena e ride quando gli assesto un pugno sul braccio.

Evito di sospirare alle attenzioni che mi sta dando mentre mi accarezza un fianco e gioca con i miei capelli concentrato. Appoggia la fronte sulla mia spalla nuda e mi passa la mano tra le ciocche rosse, calmo.

È cosi rilassato che non dico nulla, mi accoccolo contro il suo corpo e sospiro quando mi lascia un bacio sulla spalla. Appoggio una mano sul suo braccio mentre lui mi circonda la vita per non farmi cadere dalle sue ginocchia. "Da quando è che non ricevi queste attenzioni?" Sussurra piano. "Baston era così?"

Assolutamente no. Lui era gentile ma sempre serio, ossessionato dal suo lavoro in maniera maniacale. Il sesso con lui era diventato terribile, tentavo di trarne piacere ma alla fine finivo per fingere un orgasmo e addormentarmi insoddisfatta. E non mi coccolava spesso, soprattutto perchè ci vedevamo pochissimo dato il suo lavoro da medico.

"No" mormoro appoggiando la testa sulla sua "Non era così"

Lui sorride sulla mia pelle e mi accarezza piano un fianco, infilando le dita sotto la maglietta. Poi alza la testa e mi guarda. "Rosie" mormora "Baciami"

Lo guardo qualche secondo. Il suo tono serio ma pregante mi ha appena fatto sentire le farfalle nello stomaco. I suoi occhi grigi sembrano più chiari del solito e sotto vedo delle occhiaie profonde. Non dorme bene da un po' ed è costantemente immerso nei suoi fogli, nei suoi fascicoli dei suoi stupidi casi.

Annuisco leggermente e mi sporgo per dargli un bacio casto sulle labbra, leggero e senza pretese. Una sua mano corre dietro il mio collo mentre approfondisco il bacio e gli mordo un labbro per fargli schiudere le labbra.

Da tranquillo, il bacio, passa a essere duro e pretenzioso. Mi afferra il collo e mi stringe piano i capelli. Io mi metto a cavalcioni su di lui, infilo le mani sotto la maglietta e stringo le dita sui suoi fianchi, lui sorride sulle mie labbra e mi tira ancora i capelli, soffoco un gemito "Alzati Rose" lui si stacca e dice queste parole come se fossero un ordine. SALAZAR SALVAMI DAL PECCATO CHE STO COMPIENDO. Mi alzo e lo fisso confusa, ancora intontita dai baci, fa un sorriso malizioso "Spogliati"

Il mio cuore ha appena smesso di battere "Eh?"

"Spogliati per me pasticcino" Sorride divertito. Ha le gambe divaricate e mi guarda in un modo che non so spiegare, mi dà così tanta attenzione che mi sento morire. Santo Jimmy Choo.

Fuori dagli schemi-ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora