18. Ti voglio

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"Ti voglio"

Sospiro e mi alzo, vado verso la cucina. Malfoy è sdraiato sul divano con un paio di cuffiette nelle orecchie e gli occhi chiusi. È adorabile ed evito di fissarlo troppo mentre lo supero.
Ci sono dei brownie in un piatto sulla credenza della cucina. Ne afferro uno e lo mangio, ne mangio un altro. Prendo il piatto e vado in salotto.

Mi permetto di fissarlo un po', è sdraiato sul divano, ha gli occhi chiusi e so che se li aprisse vedrei un bellissimo grigio. I capelli sono biondi, molto più scuri del biondo del padre, quello sembra bianco, e gli ricadono sulla fronte. È molto bello. Scuoto la testa e mi avvicino a lui.

"Hey, Malfoy!" Lo chiamo masticando un pezzo di brownie, sono buonissimi
"Malfoy?" Lo richiamo ma non mi ascolta, lo spingo con un ginocchio.

Lui spalanca gli occhi e scatta a sedere. Quando vede che sono io sospira e si toglie gli auricolari "Cosa c'è?" Chiede.

"Hai fatto tu i brownie?" Chiedo guardandolo. Mando giù l'ultimo boccone del quarto brownie.

"In realtà è venuto a portarli Fred" esclama il biondo.

Il boccone mi si ferma in gola, tossisco, cazzo "Li ha portati Fred?" Chiedo spaventata guardando il piatto semi vuoto "Cazzo, dovevi buttarli! Quell'idiota ficca la marijuana magica ovunque e poi me la porta. Non li mangio mai" mormoro. Aggrotto le sopracciglia e faccio una smorfia "Ne ho presi quattro"

"Ti sei mangiata quattro brownie alla marijuana?" Chiede divertito il biondo. Mi osserva attentamente prima di battere una mano sul posto accanto al suo "Bhe, siediti e aspettiamo che facciano effetto"

"Non ho mai preso della marijuana" mormoro sedendomi accanto a lui. Mi giro in modo da averlo di fronte e appoggio la schiena sul bracciolo del divano "Dici che poi mi sentirò male?" Chiedo facendo il broncio.

"In realtà ti rilassa, ma potresti avere cambiamenti d'umore, amplifica molto le tue emozioni" dice divertito "Se è magica devi stare attenta perché ti scioglie i freni inibitori e se la utilizzi per un tempo prolungato ti toglie la possibilità di fare figli"

"Per quello non c'è problema. Sono sterile" mormoro distogliendo lo sguardo. È la prima volta che lo dico a qualcuno che non faccia parte della famiglia, è colpa della marijuana.

Sento bene il suo cambiamento di umore. Mi guarda sorpreso e... è compassione quella? "Cosa?" Chiede confuso.

"Mi sa che sta facendo effetto" mormoro. Lui sospira ma so che non chiuderà l'argomento. Mi sdraio sul divano e appoggio la testa sulle gambe del biondo, mi accarezza i capelli. Lo fisso e lui mi fa un sorrisetto.

"Posso fare qualcosa per te?" Chiede gentile. Passa le dita tra i miei capelli pettinandoli e giocherella con la punta di alcune ciocche.

"In realtà si, ho voglia di un buon panino alla nutella, me lo fai?" Chiedo guardandolo, mi accarezza la fronte e sorride.

"Tutto quello che vuoi"

Mi siedo sul divano e lo fisso "Tutto tutto?"

"Quello che vuoi pasticcino" ride divertito. Allungo una mano e gli sfioro il bordo del collo della maglietta, scendo giu con le dita, lui guarda le mie dita e poi me.

"Voglio te" sussurro osservandolo. Lui sgrana gli occhi poi mi fa un sorriso divertito.

"Per quello ne parleremo quando sarai in te"

"Sono seria. Sei irritante, la maggior parte delle volte non ti sopporto, ma sei sexy, non posso negarlo" rido divertita, non so bene il perché ma sento il bisogno di dirglielo "E ti voglio"

Fuori dagli schemi-ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora