Quando Chanyeol si soffermava sui ricordi risalenti agli anni trascorsi veniva inconsciamente pervaso da un'irrefrenabile sensazione di tristezza e rabbia. La sua storia era cominciata ventisei anni prima, appena nato non era consapevole di essere il bambino più fortunato del regno e certamente non immaginava che quella condizione gli si sarebbe rivoltata contro. Crebbe in un ambiente privilegiato, i suoi genitori erano riusciti ad avere un figlio maschio dopo molte difficoltà e non appena suo padre ebbe la certezza che una volta che sarebbe arrivato il momento avrebbe ceduto la corona a un suo erede si rilassò completamente, come se avesse sistemato il resto della sua vita. Forse si lasciò andare un po' troppo. Governare era sempre stato molto difficile, da decenni il regno era stato messo a dura prova a causa dei cambiamenti climatici, degli attacchi da parte dei nemici e dagli stessi nobili — ignoravano il fatto che nelle campagne poveri contadini morissero di fame solo per provare ad arricchirsi di più, perché per loro niente era mai abbastanza. Un sovrano solo era costretto a cercare di tenere a bada gli esseri umani e le calamità naturali, non era affatto facile perché una cosa era materialmente ingestibile, l'altra fin troppo malvagia e spesso impossibile da controllare usando le buone maniere, così facendo si finiva per prendere soluzioni drastiche e per diventare ancora meno umani di loro — alla fine, il buon senso spariva del tutto e la percezione del giusto e del sbagliato diventava distorta.
Chanyeol prendeva regolarmente lezioni di piano, di scherma, di difesa, non gli piaceva combattere ma per fortuna aveva un esercito pronto a difenderlo. Quello stesso esercito che una sera di sedici anni prima scortò lui e la sua famiglia fuori dal paese, mentre la pioggia cadeva copiosamente e il freddo si faceva sentire dopo mesi di estate. Tremava, ma la pelliccia pesante che sua madre gli aveva messo sulle spalle era molto calda, si addormentò tra le sue braccia in modo tranquillo e riposò fino al giorno seguente, quando si svegliò in una realtà completamente nuova, si sentiva un estraneo in un mondo che non era il suo.
Da quella mattina, la sua vita cambiò del tutto. Da un bambino che non sapeva neanche prepararsi un pasto da solo dovette cominciare a lottare per riuscire a non morire di fame ogni giorno, settimana, mese che passava. Man mano che il tempo trascorreva la rabbia, il rancore e il desiderio di vendetta che stava accumulando all'interno del suo corpo crescevano, non era ancora scoppiato, non aveva mai pensato di mollare tutto perché aveva un obiettivo e lo avrebbe portato a termine. Se lui non aveva potuto avere una determinata cosa, allora non l'avrebbe avuta nessun altro. Se lui non fosse mai riuscito ad essere felice, nessuno doveva esserlo. Non era felice e l'unica motivazione che aveva per andare avanti era sperare di poter cambiare quel tratto di lui.
Colpì con un pugno una caldaia che non ne voleva sapere di funzionare e guardò il suo fabbro di fiducia, l'uomo ormai alla fine della sua giovinezza si lasciò sfuggire una risata che di felicità non lasciava trasparire niente, erano in guai molto seri se non riprendeva subito a funzionare. "Sistemala."
Chanyeol, che da bambino era stato abituato a ricevere qualsiasi cosa volesse con uno schiocco delle dita, prendeva ordini senza fiatare, come uno di quei servi ai quali aveva sempre attribuito un valore basso, quasi nullo. Mentre cercava di stringere il più possibile uno dei bulloni guardò il suo bicipite destro, si era allenato duramente nell'ultimo periodo, in quel modo non poteva sbagliare. Si sentiva forte, ma non lo era. E nessun altro doveva esserlo, ma in quelle condizioni non riusciva a prevalere sugli altri. Non importava il valore di una persona, l'unica cosa che la definiva era la sua classe sociale, non era una cosa che si poteva cambiare, se eri nato povero eri destinato a vivere in una situazione di disagio, se avevi la fortuna di nascere in una famiglia nobile allora potevi sperare in una vita più dignitosa. A Chanyeol avevano strappato la sua unica possibilità di vivere una vita degna di essere definita tale e lui l'avrebbe cambiata, quella condizione non gli apparteneva affatto.
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vengeance - chanbaek
FanfictionChanyeol ha atteso oltre un decennio per poter prendere la sua vendetta. Il suo piano è quello di approfittare delle debolezze della famiglia reale, di distruggerli lentamente e di riuscire, con la sua astuzia e tutte le notti insonni passate a pens...