nove

350 33 27
                                    

Chanyeol non riusciva a dormire. Da quando era arrivato al castello i suoi pensieri non erano mai stati tanto fitti da non permettergli di trovare una minima via d'uscita, eppure quella notte non riusciva a schiarirsi le idee. Continuava a rigirarsi nel letto e a cercare una posizione comoda che lo facesse cadere in fretta nel mondo dei sogni, niente stava andando per il verso giusto e non sapeva come comportarsi, si sentiva perso e solo. Incapace di fare qualsiasi altra cosa decise di alzarsi, i suoi compagni di stanza stavano tutti dormendo ed era molto frustrante vedere come loro riuscissero a riposare così bene, uscì dalla stanza e si guardò intorno. Non era vietato uscire, era ovvio che non potessero vagare per il castello come se niente fosse — ognuno poteva restare solo nel proprio piano. Avanzò fino alla fine del corridoio e aprì la porta del balconcino, respirare dell'aria fresca lo avrebbe aiutato a farlo sentire meglio, o almeno era quello che sperava. Poggiò i gomiti sulla ringhiera e sollevò la testa, non c'era neanche una nuvola, il cielo era chiaro e limpido e le stelle ben distinguibili, così come la luna che attirò principalmente la sua attenzione. Chiuse gli occhi e guardò in basso, cominciò poi a parlare lentamente. "Mamma, papà, sorella, mi mancate." sollevò lo sguardo e fissò tre stelle, erano vicine e ormai le riconosceva benissimo, sapeva sempre come e dove trovarle, per lui simboleggiavano la sua famiglia e pregava a quel gruppo di stelle ogni sera. "Non so se sto facendo la cosa giusta. Se così non fosse vi prego di inviarmi un segno, sono... amareggiato. Non so cosa fare." la sua richiesta era più che disperata. "Voglio solo che siate fieri di me." si allontanò da lì e rimise le mani in tasca, faceva freddo a causa del vento e non poteva rischiare di ammalarsi così si voltò per tornare indietro, non appena lo fece distinse una figura che lo fece spaventare.

"Scusa, non volevo."
Rimase in silenzio per qualche secondo, era incredulo. "Sehun? Mi hai seguito?"
"Hai fatto rumore quando sei uscito dalla stanza, ci siamo svegliati tutti e sono venuto a controllare quale fosse il problema. Ti senti male?"
Deglutì e si sedette sul piccolo divano presente in corridoio. "Hai ascoltato quello che ho detto?" domandò, un po' in imbarazzo — l'altro scosse la testa. "Voglio stare da solo."
"Stare da soli quando si è tristi non è il massimo. Vuoi parlarmene?"

Tirò fuori dalla tasca dei pantaloni un fazzoletto di carta e lo usò per soffiarsi il naso, tossì per schiarirsi la voce e cominciò a dirgli ciò che gli passava per la testa. C'era fin troppo silenzio in quel corridoio. "Credevo che sarebbe stato facile vivere qui al castello, che sarebbe stato meglio dello stare al villaggio, che avrei potuto finalmente sentirmi bene eppure non so cosa sto sbagliando, non riesco a stare bene. Non riesco più a dormire bene, mi sento costantemente spaventato."

"Cos'è che ti trattiene qui?"
Sorrise e lo guardò. "Sappi che la mia motivazione è tanta, non credo sia quello il problema."

Sehun si sollevò e ricambiò il sorriso, stava per dire qualcosa ma rimase zitto per provare a sentire meglio, qualcuno aveva raggiunto il loro corridoio e stava camminando a passo svelto su quel parquet. Degli uomini in divisa cominciarono a bussare alle porte delle camere, arrivarono in fretta anche alle ultime e quindi da loro. "C'è stata un'emergenza e abbiamo bisogno di qualcuno che ripari una delle nostre caldaie principali, conoscete una persona in grado di farlo?" domandò un ufficiale.

In un primo momento non risposero, poi Chanyeol si alzò in piedi. "Io posso farlo."

"Il ragazzo vuole provare, lo porto nei sotterranei." riferì a un suo collega.
"Non voglio provare, la riparerò." era molto sicuro di sé, era quello il suo mestiere, non avrebbe avuto nessun tipo di problema. Sehun non aveva nessuna esperienza in quel settore così si diresse verso la sua stanza ancora un po' confuso, non era inusuale che accadesse un fatto del genere ma c'erano molte altre cose che lo facevano sentire in quel modo, oltre a quella.

Mentre camminavano verso i sotterranei del castello, Chanyeol pensò a una cosa. Lì non c'era mai stato, non era mai arrivato così in fondo, non aveva, ad esempio, mai visto le carceri — e neanche il luogo in cui era posizionata la caldaia, sarebbe stata una strana sensazione andare lì e scoprire un luogo che non conosceva. C'era molta gente, lo lasciarono passare e l'uomo che lo stava accompagnando lo lasciò nelle mani di un tecnico. "Ragazzo, ciao." disse lui, sembrava abbastanza stressato e continuava a guardare la grossa caldaia, era molto antica e Chanyeol non ne vedeva una costruita in quel modo da molto tempo, era ovvio che avesse problemi. "Spero che tu possa aiutarmi, il tecnico principale non si trova al castello al momento, non so come fare." la stanza era illuminata in modo pessimo, non riusciva a capire bene la situazione.

vengeance - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora