quindici

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Alla fine i due non avevano parlato molto del piano, Chanyeol in un primo momento si era sentito felice, ma aveva preso anche a sentirsi in ansia. Haeri sembrava voler agire così, da un giorno all'altro — lui non era pronto per quello. La storia che lei gli aveva raccontato era stata agghiacciante, non poteva fare finta che non fosse successo niente, quella ragazza non era mai stata ascoltata da nessuno e lavorava per la famiglia che aveva ucciso i suoi genitori, proprio come lui. Se c'era una persona che poteva aiutarlo con il prendere la sua vendetta quella era lei, senza ombra di dubbio, glielo doveva, lo aveva aiutato un paio di volte e doveva ricambiare quel favore — a parte per quel motivo secondario, loro due erano cugini. Se non aiutava l'ultimo membro della sua famiglia rimasto in vita che senso avrebbe avuto tutto?

Era mattina e si stava incamminando verso il suo luogo di lavoro, avevano finito con la costruzione dell'impianto ma avrebbe aiutato a montare la fontana e poi chissà chi gli avrebbe detto cosa fare, dato che una volta terminato anche quel lavoro non aveva più incarichi prestabiliti. Era impossibile non pensare a Baekhyun — a cosa lui avrebbe fatto se solo avesse saputo di quello che aveva intenzione di fare a suo padre. Si ripeteva che non era colpa sua, che quell'uomo non aveva avuto pietà quando aveva indirettamente sterminato la sua famiglia, eppure non faceva altro che immaginarlo con le lacrime agli occhi e quell'immagine gli spezzava il cuore. Dopo la sera precedente ne era certo, avrebbe ucciso il re. Ciò che aveva fatto ai genitori di Haeri era stato ancora più crudele, li aveva uccisi a sangue freddo davanti agli occhi della loro bambina, quell'uomo non meritava la sua compassione. Ma Baekhyun sì, il solo pensiero di far passare a lui quello che aveva provato in prima persona lo distruggeva, anche se suo padre era un uomo orribile lui non ne era a conoscenza e ucciderlo così, su due piedi e senza spiegazioni lo avrebbe sicuramente fatto stare male.

Non sapeva cosa fare, né come dire ad Haeri che non aveva intenzione di agire in fretta. Lei sembrava talmente intraprendente ma per lui non dovevano ancora fare niente, dovevano aspettare. Se lo avesse ucciso, Baekhyun sarebbe diventato il nuovo re insieme alla sua sposa, avrebbe potuto dirgli addio. Il cumulo di responsabilità che lo avrebbero investito sarebbe stato così grande e difficile da sopportare che il solo pensiero lo faceva sentire male, e non era neanche lui quello a trovarsi in una situazione simile. C'era poi la questione delle rivolte al paese, e di come uccidere il re avrebbe fatto evolvere la situazione — e poi c'era lui. Ciò che avrebbe provato dopo, come si sarebbe sentito, se sarebbe riuscito a godersi quel momento senza venire ucciso subito dopo. I dubbi erano tanti, e conoscere la vera identità di Haeri ne aveva solo aggiunti altri, non gliene aveva tolto neanche uno.

Sbuffò e si avvicinò alla fontanella per bere dell'acqua e rinfrescarsi un po', ormai i lavori erano quasi finiti, il direttore gli si avvicinò — non era lo stesso del lavoro precedente, era un ragazzo molto più giovane, avrà avuto un paio d'anni in più di lui. "Qui abbiamo finito, ora i fabbri si occuperanno di saldare il tutto, dobbiamo continuare con l'impianto secondario dopo pranzo perché adesso mancano i materiali."

Una bella notizia. "Cosa faccio nel frattempo?"
"Voi potete andare a riposare, così alterniamo i due gruppi." gli disse. "Ma dopo pranzo dovete essere di nuovo qui."
"Va bene, allora vado." sollevò una mano e si allontanò, oltre ad avere bisogno di andare in bagno una vera pausa non gli sarebbe dispiaciuta, era bello lavorare autonomamente e senza i militari di torno, almeno i direttori erano molto più permissivi. 

Stava camminando per il corridoio quando vide in mezzo alla grossa sala Baekhyun, intento a parlare con un uomo in divisa. Stare con lui sarebbe stato meglio di qualsiasi altra cosa. Si fece notare e camminò piano, il principe salutò il soldato che si allontanò dalla parte opposta del corridoio, gli sorrise e si incamminò verso di lui. "Che ci fai qui?"

"Sono in pausa fino a dopo pranzo." gli riferì Chanyeol.

Si voltò verso l'orologio. "Mancano venti minuti, ho appena finito con le cose che dovevo fare stamattina, se vuoi possiamo farcelo portare in camera... così mangiamo insieme." ovviamente non rifiutò la sua proposta, non averlo visto la sera precedente gli aveva fatto sentire la sua mancanza, voleva passare del tempo con lui. Erano quasi arrivati ed era contento, a un certo punto svoltò l'angolo del corridoio Haeri, con una cesta di panni puliti proveniente dalla lavanderia. Si guardarono e lei gli lanciò un'occhiataccia che il principe non notò. "Ah, Haeri, non appena è pronto ci puoi portare il pranzo? Lascia il carrello davanti la camera, grazie." disse invece.

vengeance - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora