diciotto

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I nobili erano sicuramente i più emozionati per il ballo. Era una delle molteplici fonti di intrattenimento, un'attività straordinaria che gli impediva di passare sempre le solite giornate noiose, Chanyeol credeva che si entusiasmassero veramente per poco. Forse non sapevano che dietro il loro divertimento c'erano giorni di preparativi, e che persone come lui si occupavano solo di organizzare l'evento, non di prenderne parte e divertirsi — a loro non ci pensava mai nessuno. Aveva chiesto ad Haeri di non agire quella sera. Aveva usato la scusa del non poter rischiare di venire ucciso, ma la verità era che non gli importava affatto di quello — non era la sua paura principale. Non voleva ferire Baekhyun, per cui gliene avrebbe parlato. Aveva passato un sacco di notti completamente insonni solo per elaborare il discorso nella sua testa, lo aveva fatto anche mentre era disteso accanto a lui, mentre il principe dormiva ignaro di tutto, era pronto, glielo avrebbe detto. Era stato un periodo difficile per lui, per quel motivo gli avrebbe fatto godere la festa e poi, il giorno successivo, gli avrebbe confessato tutto. Era pronto al peggio ma stava diventando così difficile tenere quei sentimenti per sé che avrebbe preferito essere odiato dall'uomo che amava e non continuare a mentire.

Sapeva che se lo avesse fatto non avrebbe più potuto mettere personalmente in atto il piano, ma non gli importava.

"Pronti? Uno, due, tre." lui e altri tre ragazzi spostarono una grossa colonna dal centro della sala verso un angolo, nel frattempo c'erano delle ragazze che stavano lavando il pavimento, altri collaboratori che sistemavano la sala, persone che cucinavano, che preparavano i cibi che sarebbero stati degustati quella stessa sera, i musicisti che si esercitavano per fornire un buon intrattenimento musicale — quella sala era un casino. Da quelle stesse scale che Chanyeol stava addobbando sarebbe sceso il re, avrebbe augurato a tutti una buona serata e avrebbe fatto ciò che facevano tutti i re ai balli — socializzato, mangiato, bevuto. Mentre suo padre, sua madre e sua sorella si trovavano sottoterra per colpa sua. La rabbia che non poteva sfogare in nessun modo si stava accumulando, doveva assolutamente parlare con Baekhyun o non avrebbe resistito un minuto di più. Doveva vederlo, baciarlo, stringerlo, sentirlo dire cose belle nei suoi confronti perché quella sera non avrebbe potuto stare con lui a causa della festa e il giorno seguente sarebbe stato Baekhyun a non avere più voglia di stargli accanto. Il solo pensiero era come una morsa che gli stringeva il cuore, andava avanti così da quando aveva deciso di farlo.

Chiese a una cameriera di poter essere scortato nella sua stanza, lei gli fece sapere che il principe aveva detto di non voler essere disturbato ma gli riferì che riguardava la festa e che era molto importante, per cui lo portò al piano di sopra. "Grazie." sorrise. Prima di bussare alla porta cercò di mandare via quella brutta sensazione, pregò che non succedesse niente di brutto il giorno seguente, voleva solo che non cambiasse niente. Sarebbe stato difficile godersi quel momento, tutto ciò a cui riusciva a pensare era all'indomani. "Ciao."

"Ciao." rispose con tono quasi interrogativo, lasciandolo entrare e chiudendo la porta. Gli lasciò subito un bacio che lo fece sorridere. "È successo qualcosa?"
"Tutto regolare. Abbiamo appena finito, è tutto pronto per stasera, eravamo in pausa pranzo ora ma volevo venire a salutarti."
"Io ho già mangiato, se vuoi posso farti portare qualcosa." lo vide scuotere la testa.
"Sto bene, dopo la colazione di stamattina non ho molta fame. Ho bisogno solo di te adesso." lo baciò di nuovo e gli prese la mano, indicò il letto con lo sguardo e il maggiore sorrise. "Che c'è?"
"Dovrei essere in ufficio tra qualche minuto." fece una pausa e gli toccò la schiena, camminando all'indietro fino a poggiarsi sul materasso. "Ma penso di poter rimandare di un'oretta."
"Così poco?"
"O un'ora, o adesso mi alzo e me ne vado." disse, guardandolo negli occhi. Sentì Chanyeol toccargli i fianchi e si morse il labbro. "Facciamo un'ora e mezza."

Non voleva pensare che quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbero fatto l'amore, non riusciva a sopportarlo ma in cuor suo sapeva che se era tormentato da quei pensieri un motivo c'era ed era uno solo, era quasi certo che le sue paure sarebbero diventati reali. Lo strinse forte anche dopo che ebbero finito, a Baekhyun non sembrava affatto strano, si comportava sempre in quel modo. "Non andare."

vengeance - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora