diciannove

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Bastava sollevare lo sguardo per notare un panorama completamente invaso da piccoli fiocchi di neve che volteggiavano nell'aria. Le foglie degli alberi avevano assunto un leggero colore biancastro, la neve non si sarebbe posata subito però, le particelle erano talmente sottili che si scioglievano subito a contatto con la terra. Baekhyun scosse la testa non appena sentì qualcosa di freddo arrivargli in volto, attirò le ginocchia al petto e si chinò, in modo da ripararsi. Oltre al rumore del vento che attraversava i centinaia di alberi presenti, non c'era nessun suono udibile all'esterno della piccola baita dove si stavano riparando — a coronare quello scenario suggestivo c'erano le sue lacrime, ormai asciutte e fredde contro le sue guance. Provava ad elaborare quello che era successo ma ogni volta che la sua mente si teletrasportava a poche ore prima non faceva altro che sentire un enorme peso sul petto, non riusciva a sopportarlo. 

Sentì la porta principale aprirsi ma non si voltò. "Vieni dentro, si gela." era la voce di Chanyeol, che ben presto avanzò verso di lui e si sedette lì, al lato opposto delle scale che davano l'ingresso alla casa. "Ed è notte fonda." aggiunse, il maggiore non rispose. Lo guardava e per la prima volta non aveva la minima idea di come confortarlo dopo tutto l'accaduto. "Grazie per avermi permesso di venire qui."

"Non l'ho fatto perché ho bisogno di te, quindi vattene." non riuscì a finire la frase che ricominciò a piangere. Chanyeol stava congelando, voleva solo tornare in casa eppure non era tranquillo, non riusciva a dormire se pensava che il maggiore era lì fuori a morire di freddo. Era sicuramente ancora arrabbiato con lui e il più piccolo non sapeva come fare per mantenere la calma e allo stesso tempo cercare di aiutare l'altro, era fin troppo difficile per una persona sola e debole, in quel momento si sentiva proprio in quel modo, non all'altezza. Non voleva rendere solo le cose più difficili.

Aveva addosso tre cappotti, dopo essersi sollevato se ne tolse uno che mise sulla schiena del più grande. "Non c'è nessuno in salotto, di fronte al camino. Sono tutti nelle camere di sopra. Entra e mettiti lì, ti ammalerai per colpa di tutto questo freddo."
"Aspetta." disse non appena lo sentì allontanarsi. Tirò su col naso e si voltò per guardarlo. "Tu... come hai fatto a superarla?"
Continuò a camminare verso l'ingresso della baita, lui non si voltò. "Non l'ho superata. E non è vero che quando gli anni passano fa meno male, col tempo impari soltanto a conviverci, ma non la superi." entrò in casa, la porta sbatté a causa del vento. Baekhyun si infilò il cappotto che gli era stato portato dal più piccolo ma continuava ad avere freddo, decise di entrare in casa dopo un po'. La luce del caminetto acceso illuminava la stanza principale, il divano era davvero libero. Andò a distendersi lì e diede le spalle al fuoco, la giornata era stata più lunga del solito.

Quando si svegliò non aveva tanto freddo, un soldato stava mettendo nuova legna ad ardere e a causa di quel rumore il suo sonno venne disturbato. Si voltò verso di lui e in quel momento realizzò una cosa, aveva appena preso una delle scelte più importanti della sua vita. "Vuole la colazione, principe?" domandò l'uomo. "Abbiamo molte provviste ma degli uomini ne stanno già cercando altre, un aggiornamento della situazione al castello ci verrà mandato tra poco e —."

Sollevò il palmo della mano. "Mostra un po' di rispetto e stai zitto."
Si mise in piedi e fece un piccolo inchino. "Chiedo perdono." detto ciò, si allontanò.

Baekhyun camminò verso l'esterno, non appena aprì la porta vide che c'era Chanyeol seduto sulle scale. Non sapeva se tornare indietro o meno, non se la sentiva di parlargli ma allo stesso tempo vedeva ancora in lui una figura confortante, qualcuno che lo avrebbe aiutato a superare quel momento. Gli aveva detto cose davvero orribili e che non pensava affatto, doveva scusarsi per quello. Avanzò fino a farsi notare e si sedette vicino a lui, abbastanza vicino dal poggiare la testa contro il suo corpo. Il più piccolo non disse niente, lo abbracciò e lo attirò di più a sé. C'era stata una tempesta di neve durante la notte, era tutto completamente imbiancato. Guardò la distesa di alberi e dopo un po' chiuse gli occhi. "Non diventerò re." si decise a dire qualcosa. "Non metterò più piede in quel castello, mai più." il minore spostò la mano sulla sua testa e gli accarezzò i capelli. "Ora che loro sono morti non potrò chiedergli il perché di tutto quello che è successo e io stesso morirò senza saperlo, non ha senso che torni lì."

vengeance - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora