venti

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Neanche quella notte Chanyeol e Baekhyun avrebbero dormito insieme. Il minore sapeva che il suo fidanzato aveva bisogno di tempo, d'altro canto per quanto difficile fosse stargli vicino come se non fosse successo niente per Baekhyun era doloroso anche stargli lontano, la consapevolezza che alzandosi dal divano e andando nella camera da letto avrebbe potuto dormire tra le braccia del ragazzo che amava lo distruggeva perché sapeva che sarebbe stato più facile, ma non voleva dimenticare. Esattamente il giorno prima a quella stessa ora aveva scoperto la verità sul suo conto e non credeva di averlo ancora accettato. Quando si svegliava dai suoi pisolini spesso pensava che non fosse successo niente, poi la realtà lo colpiva ripetutamente e faceva molto male. Sentì la porta della camera da letto aprirsi, era proprio lui che era uscito di lì. Lo vide dirigersi verso di lui con un sorriso stampato sul volto. "Le ragazze si stanno cambiando." dietro di lui c'erano i soldati, anche loro erano stati cacciati dalla stanza. "Posso?" domandò, l'altro indicò il divano con un cenno della testa e Chanyeol si mise accanto a lui. "Credevo stessi già dormendo."

"Con tutti questi pensieri?" sorrise. "Non credo proprio."
"È dura, però vedrai che passerà."
Inarcò un sopracciglio. "L'altra notte mi hai detto che non sarebbe passata."
"Sto cercando di consolarti." si avvicinò a lui e Baekhyun si lasciò abbracciare. "So che vuoi stare da solo, ma se hai bisogno di me sai dove trovarmi."
"Lo so. Ma come hai detto tu, sto riflettendo molto ultimamente."
"Non ti fa bene, ti verrà il mal di testa." la poggiò contro la sua e la scosse leggermente. "Quindi non pensare troppo."
"Abbiamo finito!" sentì una delle ragazze urlare e vide la luce spegnersi, segno che si erano messe a letto.
"Allora ti lascio dormire." si sollevò, recuperò la coperta che aveva fatto cadere a terra e la adagiò sul corpo del più grande. "Stai bene qui al caldo vicino al camino, non essere troppo triste."
Sorrise e si accoccolò sul divano, pronto per riposare. "A domani."

 I giorni passavano e quella realtà cominciava a diventare sempre più familiare. Si svegliavano, andavano a raccogliere la legna, preparavano da mangiare, passavano il tempo parlando — per lo più, Baekhyun restava da solo. Ogni tanto concedeva a Chanyeol di partecipare alle sue riflessioni che condivideva ad alta voce, ma erano momenti molto rari. Al più piccolo mancava la sua spensieratezza, sapeva che era normale che fosse così triste, ma era anche preoccupato per lui. Non aveva mai creduto che la vendetta potesse essere inutile quanto in quel momento, vederlo così amareggiato era orribile, era stato lui a ferirlo, anche se Baekhyun non ne era consapevole. Era difficile fare finta che non fosse mai successo niente, eppure doveva, non voleva perdere anche lui. "Stasera resto con te, non voglio sentire nessuna scusa." gli disse, sedendosi sul grosso divano con lui e abbracciandolo. "Fa troppo freddo in camera, hai visto che tempesta è arrivata fuori? Domani potremmo svegliarci ricoperti di neve."

"Puoi restare, mi manchi." gli disse, poggiandosi sul suo petto e distendendosi. Lo sentì accarezzargli i capelli e la schiena e sorrise. "Continua."
"Anche tu mi manchi molto. È strano, al castello ci vedevamo una sola volta al giorno e non mi sentivo così, ora stiamo insieme tutto il tempo e sentiamo la nostra mancanza a vicenda."
"È colpa mia." mormorò mortificato. "Ti sto allontanando."
"Non dirlo." abbassò la testa e gli lasciò un bacio sui capelli.
"Sono passati tre giorni." mormorò. "E sto ancora come quella notte."
Continuò a stringerlo forte. "Hai pensato a cosa fare?"
"Voglio dimenticarmene e andare via con te." lo guardò negli occhi. "Prima scappare ci sembrava impossibile ma ora non abbiamo niente che ci trattiene, perché non possiamo farlo?"
"Possiamo." rispose immediatamente. "Ma è difficile."
"Non sarà la prima cosa difficile che affrontiamo, non credi?" sorrise e chiuse gli occhi, sollevò la testa e lo baciò sulle labbra per la prima volta dopo tutti quei giorni. "Hai detto che finché ci saresti stato sarei stato bene, quindi non andartene perché non riuscirei a stare peggio di così, Chanyeol."

Si addormentò pacificamente tra le sue braccia, quando la mattina dopo si svegliò era ancora lì, ed era bello. Chanyeol provò ad alzarsi per andare in bagno ma lui lo abbracciò e gli chiese di restare ancora, stargli vicino gli era seriamente mancato, aveva bisogno di lui. Dopo un po' si alzarono per fare colazione, Haeri aveva preparato delle frittelle. Passarono altri quattro giorni in totale tranquillità, poi cambiò tutto. In effetti era da quando erano arrivati lì che Baekhyun sapeva che prima o poi qualcuno sarebbe andato da loro, anzi, da lui, a chiedergli di indossare una corona e di fare luce su tutto ciò che era successo. Sapeva che avevano tenuto quella situazione nascosta ai cittadini, ma sapeva anche che non poteva continuare così per sempre e che avrebbero dovuto incoronare un nuovo re — e lui non voleva esserlo. Il rumore dei cavalli che si avvicinavano alla baita era forte, quando se ne rese conto era però troppo tardi, erano già quasi arrivati. Andò a chiamare Chanyeol che era in camera e gli disse ciò che credeva stesse succedendo, il minore gli prese la mano e gli disse di stare tranquillo.

vengeance - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora