Every Little Thing She Does Is Magic

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Venerdì 18-08-2017
Every time that I come near her
I just lose my nerve
As I've done from the start
Every little thing she does is magic
Everything she do just turns me on

SHANNON

Il traffico di Los Angeles il venerdì sera è sempre molto. Dopo aver passato una giornata intera alla BlackFuel, insieme a Travis e Paul, abbiamo deciso di rintanarci in un bar del posto. Un posto affollato, con musica a palla e un po' di alcol per rilassarci. Le persone ballano a ritmo e si divertono come vogliono, noi invece ci sediamo ad un tavolo e ordiniamo qualche birra
«tutto bene con Jeanina?» mi domanda Travis mentre sorseggia la sua bionda
Guardo il mio riflesso nella bottiglia e mi limito ad annuire. Non è che non voglia parlare di mia moglie, ma so già dove andrà a finire questo discorso se comincio a lamentarmi del fatto che credevo che il matrimonio fosse diverso
«non mi sembra» sbotta prontamente Paul.
Con questi due è inutile evitare, sarebbero capaci di praticare le meglio torture pur di farmi parlare «ragazzi, sul serio, va tutto bene. Lei ora è dalla sua famiglia e torna martedì, mentre io mi godo un po' di solitudine» spiego
«è solo che non ci sembri molto felice» aggiunge ancora Travis. Mi fissa con uno sguardo comprensivo «insomma, prima che vi sposavate eravate molto più attaccati»
scuoto la testa dando un sorso alla mia birra «è solo che lei è così e a me sta bene» dico risoluto e decido di ignorare qualsiasi altra domanda mi venga posta su di lei.
In realtà lo faccio anche perché non riesco a smettere di pensare al fatto che domani, in tarda mattinata, ho la mia visita con Melissa. Ho provato con tutto me stesso a spostare la mia attenzione su altro, ma non ci sono riuscito. Non riesco a non pensare a quegli occhi da cerbiatta, quella bocca carnosa che mordeva mentre salutavo mia cognata, quel seno così stretto da quel vestito perfetto. Sono completamente preso e non riesco a levarmela dalla testa, ma devo farlo. Non posso più permettermi questo genere di cose. Ormai sono sposato e non voglio diventare come Jared e tradire mia moglie ripetutamente. Nonostante la reputazione di donnaiolo che mi porto dietro, a me non piacciono questo genere di cose. Credo che se una persona arrivi a tradire la persona con la quale sta, vuol dire che c'è qualcosa di sbagliato nel loro rapporto ed io, con mia moglie, mi ci trovo bene. Litighiamo sì, ma sto bene con lei e non voglio fare casini
«sì, ma non credo stia guardando te» le parole di Travis, rivolte a Paul, mi distolgono dai miei pensieri
«io credo di si, invece» sbotta il mio amico, ferito dalla sicurezza dell'altro
Mi volto alle mie spalle a guardare nella direzione dove stanno indicando e deglutisco. Abito nero attillato a collo alto, estremamente corto. Gambe da capogiro. Décolleté nere con tacco a spillo. Cappelli fiammanti tirati in una lunga coda «oh, no!» esclamo ritornando a voltarmi verso i miei amici
«che ti avevo detto? Non guardava te, ma lui!» sbotta vittorioso Travis indicandomi
«la conosci?» domanda Paul incrociando le braccia al petto
«è la cognata di Jared, la sorella di Pamela» spiego finendo la mia birra. La sua sola visione mi ha portato la salivazione a zero
«alla faccia!» dicono all'unisono i due e mi ritrovo a guardarli in modo torvo, come se l'apprezzamento che hanno appena fatto su di lei m'infastidisse
«allora, tu e lei...» Travis mi lancia un'occhiata che la dice lunga
mi schiarisco la voce «no...no...assolutamente» dico subito
«ma vorresti, però»
«no, ma che dici?» sbotto colpito «sto con Jeanina e sto bene con lei...non ho bisogno di quello!» aggiungo indicando alle mie spalle
«dovresti dire questo!» aggiunge Paul mettendosi con la schiena dritta
«che vuoi dire?» domando confuso
«quello potevi dirlo finché era lontana, ma visto che si sta avvicinando»
Porca troia. Ma perché deve avvicinarsi? Sento una mano lisciarmi la spalla e un brivido mi serpeggia lungo la schiena «Shannon?» la sua voce mi costringe a voltarmi.
La guardo fingendomi sorpreso «Melissa!» esclamo con un sorriso.
Fino ad un attimo fa, la volevo lontano da me il più possibile, ma adesso mi ritrovo a desiderare il contrario. Ma cosa mi fa questa donna? Dio mio, da vicino è ancora più irresistibile e mi alzo di scatto fronteggiandola, mentre lei si avvicina schioccandomi un bacio sulla guancia «non mi aspettavo di vederti qui!» mi dice con un sorriso, mentre sfrega dolcemente il pollice sulla mia guancia «scusa, ti ho lasciato un po' di rossetto» ed io le sorrido col desiderio di dirle che il rossetto può lasciarmelo ovunque lei voglia
I miei due amici, che ho messo da parte, si schiariscono la voce attirando l'attenzione «oh, sì...loro sono i miei amici Travis e Paul» dico indicandoli e lei si volta a guardarli
stringe loro le mani, presentandosi con educazione ed un velo di sensualità
«unisciti a noi!» dice Paul, spostandosi di qualche centimetro per farle spazio accanto a lui sulla panca dove è seduto. E non so se sono infastidito perché l'abbia invitata senza chiedermi nulla o perché l'ha fatta sedere vicino a lui.
Riprendo il mio posto e ordiniamo un altro giro di birre «allora, cari uomini, cosa facevate prima che vi deliziassi con la mia presenza?» domanda lei, appoggiandosi sul tavolo con i gomiti e posando il mento sulle sue mani incrociate
«nulla di eccezionale! Parlavamo di ciò che parlano sempre gli uomini come noi» aggiunge prontamente Travis
«cioè? Tette e culi?» domanda ancora Melissa scatenando una risata generale
«no! Matrimonio e lavoro!» sbotta Paul con aria di disgusto
Lei si volta a guardarlo con un sorriso «qualcosa mi dice che sei l'unico non sposato tra di voi»
«esatto! Sono felicemente single!» aggiunge lui ammiccando ed io non posso fare a meno di voltare lo sguardo altrove e sorseggiare la mia birra maledicendomi internamente per aver compiuto quel passo. Se non l'avessi fatto, adesso starei flirtando io con questo schianto di donna, invece non posso e l'unica cosa che posso chiedermi è se io sia veramente felice delle mie scelte
ritorno a guardarli quando li sento ridere e mi unisco con un sorriso, non sapendo bene di cosa stavano parlando, probabilmente solo un'altra battuta
«vorrei ordinare qualcosa al bar. Non sono tipo da tavolini, mi accompagni?» domanda ad un tratto Melissa guardandomi.
La prima cosa che mi viene da fare è guardarla di rimando «ce l'hai con me?» chiedo puntandomi
«sto guardando te» aggiunge lei ovvia
«oh...va bene!» sbotto alzandomi dal mio posto, seguito da lei che fa un occhiolino ai miei amici e poi comincia ad allontanarsi lasciandomi, ancora una volta in questa serata, senza parole. Fino ad adesso i miei occhi hanno potuto godere della sua visione frontale, ma è il retro che mi sconvolge e non poco. Il vestito lascia la sua schiena scoperta, fino a qualche centimetro dall'inizio del suo fondoschiena ed io mi ritrovo a distogliere lo sguardo e fare un respiro profondo continuando a seguirla fino ad arrivare al bar, dove troviamo due sgabelli liberi per sederci e quando sono sicuro che ormai nulla potrebbe più sconvolgermi, lei accavalla le gambe stando girata verso di me, regalandomi una visione ad alto tasso erotico, della quale non posso fare a meno
Deglutisco cercando di distogliere lo sguardo «vieni spesso qui?»
scuote la testa in segno di diniego «non vado mai nello stesso posto 2 volte...» dice con un sorriso malizioso «...a meno che non ci sia qualcosa che mi spinge a farlo» la sua sensualità mi fa sospirare come un ragazzino inesperto. Lei sa che effetto ha su di me e non accenna a cambiare i suoi modi, anzi ci gioca
«tu...tu sai che sono sposato, vero?» non so esattamente perché le porgo questa domanda, forse per essere sicuro che lei sappia a cosa va incontro, semmai cedessi. Ma cosa diavolo sto pensando?
Sorride «gli uomini single non vogliono impegnarsi seriamente, quindi, tanto vale provarci con quelli impegnati...» si volta verso il bar «...così sai già da prima che non devi aspettarti nulla» mi fa notare con disinvoltura.
A questo punto, se io cedessi, lei non avanzerebbe pretese, ma dalla sicurezza con cui dice questo, mi fa capire anche che non sarei il primo e che molto probabilmente lei va solo con uomini sposati.
Non che la cosa mi toccherebbe più di tanto. Potrei farmi l'amante e trarne vantaggio dal suo modo di pensare, ma non è quello che voglio. Ne farmi l'amante, né tanto meno, farmene una che va con chiunque.
«va tutto bene Shannon?» quel suo modo di pormi questa domanda, come se volesse prendermi in giro, come se non capisse l'effetto che le sue parole possano avere su di me, ma io so che lei lo sa. Non è una donna ingenua, ma una che sa come muoversi e attirare le attenzioni.
Sorrido passandomi la lingua tra le labbra «Melissa, va tutto bene, ma andrebbe meglio se la smettessi» le dico tornando serio mostrando un po' di decisione e sicurezza in quello che ho appena detto
si attorciglia una ciocca della sua lunga coda intorno al dito e sorride «due long island» dice al barista, per poi tornare a guardarmi «cosa dovrei smettere, esattamente?» domanda poggiando un gomito sul banco
Scuoto la testa al suo atteggiamento e decido di chiarire le cose come stanno «questa...» dico indicando la mia fede «...non ce l'ho per caso, ma perché l'ho deciso!»
Annuisce alle mie parole «non mi sembrava importante nella pasticceria» mi fa notare
«cercavo di accaparrarmi il dolce che avevo prenotato e che tu mi stavi portando via» le spiego, cercando di sembrare il più convincente possibile
Continua ad annuire «giusto, ora ho una domanda da farti, posso?» mi fermo un attimo a guardarla alle sue parole, poi le faccio segno di continuare «ti risulta che io vada a letto con tuo fratello o che abbia accettato le avances del tuo amico laggiù?»
penso un attimo alle sue parole. Di certo non va a letto con mio fratello, so che lei e Pamela sono molto legate e non credo possibile che possa fare una cosa del genere e poi mio fratello me lo avrebbe detto e da come si è allontanata da Paul e dalle sue attenzioni, non credo lei sia interessata «beh, no, nessuna delle due» dove vuole arrivare?
«e adesso potresti dirmi cosa ho fatto con te, che non abbia fatto anche con loro, per portarti a pensare che io voglia da te qualcosa in particolare?»
Le sue parole mi lasciano stordito quasi. Sta dicendo che mi sono praticamente illuso? Se torno indietro e penso al suo atteggiamento in generale, solo adesso posso dire che lei non flirta con me, ma semplicemente è il suo modo di fare, di essere ed io sono un coglione che ha creduto, fino a circa 30 secondi fa, che lei mi desiderasse. Oddio, questa sì che è una gran figura di merda e ciò che mi lascia ancora peggio, è il fatto che ci sono rimasto male. Mi hai chiaramente detto che non le interesso, nemmeno per una scopata «io...scusa...mi sono...» cosa potrei dirle? Mi dispiace che non mi desideri quanto ti desidero io? Mi dispiace che mi sono illuso di aver lasciato il segno come tu hai fatto con me? Mi dispiace che non sono sulla lista degli uomini sposati perfetti da scopare?
«non sei il primo che si illude...» fa una piccola pausa e un sorrisetto le increspa le labbra «...scusa, volevo dire confonde» e la sua non è una vera e propria correzione, ma un modo di prendermi in giro «credevo che fosse Jared quello presuntuoso, non tu»
Il cocktail che aveva ordinato arriva in quel momento e faccio subito un sorso, per prendere tempo e uscirmene con una scusa accettabile «scusa, a volte non sono così e poi il tuo atteggiamento mi ha confuso o illuso, insomma...» cos'altro posso dirle? Ha ragione
Mi sorride mentre sorseggia la sua bevanda dalla cannuccia ed io distolgo lo sguardo «posso dirti un'altra cosa?» ancora? Beh, ormai ci siamo, deve arrivare anche il colpo di grazia. Annuisco, dandole il consenso di continuare «sei davvero sexy quando ti imbarazzi» e l'unica cosa che riesco a fare è farmi andare il cocktail di traverso e cominciare a tossire, mentre lei se la ride dandomi diverse pacche sulla schiena
«non sono cose da dire mentre uno sta bevendo» la rimprovero, ma al contempo non posso fare a meno di sorridere, perché trovo il tutto estremamente comico
«scusa!» dice senza smettere di ridere.
Mi ricompongo schiarendomi la voce «comunque non sei costretta a dire qualcosa che non pensi solo per farmi stare bene»
«caro Shannon, io le persone le faccio stare bene in altri modi...» mi volto verso di lei e catturo, ancora una volta, quello sguardo seducente che manda vibrazioni al mio corpo «...soprattutto quando non parlo»
Annuisco giocando con la cannuccia del mio bicchiere «immagino tu stia parlando di come usi le mani nel tuo lavoro» stavolta non mi lascio fregare e mi sorride
«esatto!» e se non mi avesse detto apertamente che non le interesso nemmeno un po', penserei che quel sorrisetto sfrontato che ha stampato in volto cela molto altro «ma questo puoi scoprirlo domani, visto che abbiamo un appuntamento»
Annuisco con un sorriso e il pensiero di non presentarmi mi sfiora la mente. Solo che se lo facessi, dovrei ammettere, almeno a me stesso, che ci sono rimasto male di ciò che mi ha detto.
I miei pensieri sono un po' contrastanti. Insomma, io avevo già deciso di non voler far sesso con lei prima che mi dicesse quelle parole e adesso, che so di non essere di suo interesse, ci rimango male?
«qualcosa non va?» mi domanda ad un tratto distogliendomi dai miei pensieri
«no, va tutto bene, sono solo stanco» dico posando il bicchiere ormai vuoto sul banco e alzandomi dal mio posto «poi domani ho un appuntamento con una fisioterapista» aggiungo sarcastico
Lei mi sorride mordendosi il labbro inferiore «spero sia un tipo simpatico» sbotta con il mio stesso tono
Sorrido «devo farmi visitare, non andarci a letto!» aggiungo e per la prima volta, non ribatte, non dice nulla.
Si limita a fare una smorfia di apprezzamento «buonanotte batterista!» dice poi, schiacciandomi l'occhiolino
«buonanotte anche a te, dottore» sbotto allontanandomi da lei per ritornare dai miei amici.
Mi siedo senza dire una parola e loro si limitano a guardarmi per cercare di capire qualcosa, ma non sanno che non c'è nulla da capire. In meno di 3 giorni ho ricevuto, dalla stessa donna, due volte un due di picche e non perché sono sposato, ma perché non le interesso e invece di farmi piacere, perché così so che non commetterò nessun errore nei confronti di mia moglie, quasi mi dispiace, perché in realtà un errore con lei, l'avrei commesso volentieri.

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