Firestone

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Sabato02-12-2017
I'm a flame
You're a fire
I'm the dark in need oflight
When we touch
You inspire
Feel the change in metonight
So take me up
Take me higher
There's a war not farfrom here
We can dance In desire
Or we can burn in love tonight

SHANNON

Perché misento in colpa? Non dovrei. Ho fatto la cosa giusta dicendo quelleparole a Melissa appena due settimane fa, eppure mi sveglio tutte lemattine pensando al suo sguardo. Era solo lo sguardo di una che nonaccetta che i giochi finiscano perché non l'ha deciso lei, nonc'era altro. Nonostante questa sicurezza, però, ritrovo achiedermi se c'era dell'altro. Sono un uomo molto aggressivo conle persone che toccano la mia famiglia e lei lo ha fatto: hapicchiato mia moglie, ma ancora peggio l'ha picchiata sapendo ilsuo stato. Ma di chi mi ero innamorato?
Ero?
Achi voglio darla a bere. Ha sbagliato, lo so, ma non si smette diamare di punto in bianco. Sento ancora qualcosa per lei e non possofarci niente. Quella stronza ha saputo entrarmi dentro, nel profondo,in quei posti dove solo poche donne sono riuscite ad entrare. Ammettodi aver preso molte volte il telefono in mano in queste settimane conl'intento di chiamarla, ma di essermi fermato giusto in tempo. Leinon lo merita e se una piccola parte di lei sta soffrendo, perqualsiasi motivo, se lo merita.
Sospiro passandomi una mano sulvolto ripensando alle parole che le ho detto e nonostante l'hosempre vista come una donna forte, qualcosa l'ha colpita. In unprimo momento mi sono sentito anche soddisfatto di come l'horidotta con le sole parole e ci ho tenuto a dirglielo pure, ma adessonon mi sento più così. Ho detto cose che nessuna donna forse meritadi sentirsi dire e non mi sono nemmeno preoccupato che era sul postodi lavoro e per quanto urlavo, oltre al tizio nella stanza, miavranno sentito tutti.
È questo che mi fa star male: l'houmiliata e ne ho goduto. Ho goduto nel renderla debole, quasiindifesa. Mi faccio schifo per questo e nonostante quello che hafatto a Jeanina, forse non avrei dovuto, perché se si è trovata inquesta posizione è colpa mia. Colpa dell'essere troppo debole dacedere alle sue avances e poi di innamorarmi.
Si, mi ha fattoimbestialire la sua violenza, ma le mie accuse celavano altro. Stomale perché se non fossi stato innamorato di lei l'avreidenunciata e rovinato la vita come si deve, invece ho preferitoandare lì e sfogare tutta la rabbia e la frustrazione che mi portodentro da quando mi sono accorto di avere sentimenti per lei senzaessere ricambiato. In quel momento non ho pensato un attimo a Jeaninao al bambino, ho pensato a me e a come stavo a causa sua. Ma in findei conti, lei, che colpa ne ha? Mica mi ha obbligato ad innamorarmidi lei? Mica mi ha promesso qualcosa? Il problema l'ho creato io!Io sono il colpevole di tutto, perché mi sono innamorato di unadonna, dimenticandomi la cosa più essenziale: farla innamorare dime
«hai visto la borsa rossa?» alzo lo sguardo versoJeanina.
Scuoto la testa «no tesoro» dico risoluto «Jean, ma ildottore? Quando devi vederlo?» sono quasi due settimane che sappiamodella gravidanza, ma a parte una visita nella quale non sono statopresente perché io avevo una riunione e lei ha sbagliato l'orario,non è andata da nessun altro
«amore, te l'ho detto: il dottoreha detto che stiamo bene e ho una visita la prossima settimana» dicefrettolosamente
«va bene, ma ricordati che voglioesserci»
Annuisce con un sorriso «ah, un'altra cosa» si siedeaccanto a me «io...la mia famiglia si è fatta seguire tutta dallostesso dottore e vorrei una sua consulenza»
«quindi devi andarein Russia?»
«si, posso viaggiare benissimo e ne approfitto perstare un po' con la mia famiglia»
«va bene. Prenotiamo ibiglietti e partiamo quando vuoi»
Sorride «no...cioè...non c'èbisogno che vieni anche tu» balbetta
Sorrido di rimando,accarezzandole una guancia «è il nostro bambino e voglio esserci»le dico sicuro. So che è strano per lei che io dica questo. Non sonomai voluto andare in Russia dai suoi, a stento ci vado a fare iconcerti. Ma stavolta è diverso. Devo esserci, perché non voglioperdermi niente della gravidanza
«ok» dice in un sussurro.

Dopo lachiacchierata con Jeanina, sul quando partire, sono uscito fuori agodermi quella leggera brezza che regala un dicembre a Los Angeles.Continuo a guardare il cellulare e continuo a pensare di chiamarla,ma cosa le direi? Scusa se ti ho chiamato puttana, in realtà non eroincazzato perché avevi picchiato mia moglie ma perché mi sonoinnamorato di te? Non saprei come cominciare la conversazione erovinerei tutto. Ma cosa c'è da rovinare più? È finita. Non c'ènulla da rovinare, né da rimediare. Però mi manca. Non posso esseresincero con il mondo esterno, ma con me ne ho il diritto e il dovere.Mi mancano i nostri incontri, il nostro modo di fare sesso, mimancano quei pochi attimi di normalità che mi ha donato. Mi eroabituato così tanto a questa relazione che adesso mi è difficilefarne a meno, soprattutto per come è finita. Non doveva andare così.Forse è questo il problema.
Si. È il come è finita che non mipiace e devo rimediare. Devo parlarle privatamente, dirle qualcosa.No. Io devo farlo perché voglio farlo. Come si dice? A Nataledobbiamo essere tutti più buoni e Natale è alle porte.
Compongoil numero di Melissa e lascio partire la chiamata, ma purtroppo vaalla segreteria. Certo. Di sicuro avrà messo quell'opzione cherifiuta un determinato numero. Il mio in questo caso. Non mi arrendo.Lo studio.
Faccio partire la chiamata per lo studio. Uno squillo.Due. Cazzo, il sabato di solito non lavora «DottorRogers, chi parla?»
Chicazzo è questo adesso? «ehm...salve, sono Shannon Leto, potreiparlare con la dottoressa Montana?»
«èun suo paziente?»
«s-si...hobisogno di chiederle dei...dei...dei farmaci che prendo»
«puòparlare con me, allora»
Sospiro«no, senta. Io voglio parlare con la dottoressa Montana, potrebbemettermi in contatto con lei?» gli do un cazzotto, giuro
«senta,signor Leto, la dottoressa Montana, dopo i recenti scandali, hadovuto dimettersi»
Irecenti scandali? Ma che cazzo sta dicendo? «scusi, potrebbe esserepiù chiaro?»
Lo sento sospirare «ladottoressa Montana non svolgeva il proprio lavoro in modo del tuttoprofessionale»
«senta,lei era la mia fisioterapista, io parlo solo con lei»
«midispiace signor Leto, ma dopo quello che è successo qui duesettimane fa, non credo lavorerà in nessun altro posto»
Nonè possibile. No. Due settimane fa ci sono stato io nel suo studio«ma...ma cosa è successo? Insomma, con me si è sempre comportatain modo corretto» è capitato mezza volta di fare sesso nel suostudio e non c'era nemmeno nessuno e non voglio pensare che ètutta colpa mia
«io...nondovrei parlare, anche perché la dottoressa la conosco da moltotempo, ma a quanto pare intratteneva relazioni con i suoi pazienti equando uno di questi è venuto qui, e lo studio l'ha messa difrontealla scelta, lei ha preso questa decisione»
Cazzo. No. «di cosa? Quale scelta? Perché l'hannocacciata?»
«quandoquest'uomo è andato da lei e l'ha insultata e accusata, c'erail nostro capo e lui le ha detto che o diceva chi era quell'uomo,in modo da poterlo denunciare, o lasciava lo studio ammettendo chelui aveva ragione»mi lascio andare sulla panchina all'esterno di casa mia. L'hannocacciata a causa mia. Non ha voluto fare il mio nome e si è assuntatutta la responsabilità «comele ho detto, conosco bene la dottoressa Montana e so per certo chelei non intratteneva relazioni con i suoi pazienti. Forse solo conquest'uomo che è venuto qui e ha deciso di proteggerlo prendendosiil licenziamento»
Nonso se credere a quest'uomo, ma sembra fin troppo sicuro di ciò chedice, ma allora perché Melissa diceva che non ero l'unico pazientecon il quale andava a letto «lei...lei sa come posso mettermi incontatto con lei?»
«nonposso darle l'indirizzo di casa sua né il suo numero privato, midispiace»
Io hoentrambi e se non mi risponde al telefono, l'unica soluzione èandare da lei «capisco. Bene, la ringrazio»
«diniente. Se ha bisogno di altro, chiami pure»
«senz'altro»chiudo la chiamata.
Che cazzo ho combinato? Oddio, tutto ma non illavoro! L'ho fatta cacciare. Adesso si che devo scusarmi. Rientroin casa e penso a quale scusa usare con Jeanina
«sì...si...malui ora vuole venire in Russia con me ed io come faccio?» non soperché, ma inizio a camminare lentamente ascoltando mia moglieparlare «si...avrei dovuto fare di peggio...avrei dovuto ascoltartie farla incolpare anche di avermi fatto abortire, così con la scusache ci ero rimasta male mi sarei fatta mettere incinta per davvero!»che cosa? «quella puttana non aveva paura di niente! Ho dovuto dirleche avrei fatto del male a lui per spaventarla un po' o forse avreidovuto aspettare una vera gravidanza e levarmela dalle palle, vistoche adesso lui vuole fare tutto il premuroso» non ci credo. Non èincinta «comunque adesso sto un po' meglio, i lividi stannosparendo, ma ci sei andata giù pesante» non è possibile, mi hamentito. A causa sua sono andato da Melissa come una furia e hocreduto di essere nel giusto, insultandola e umiliandola, nonascoltando la sua versione e dandole colpe che nemmeno aveva. Miavvicino di scatto a Jeanina e le strappo il telefono dalle manilanciandolo contro il muro. Non m'importa del suo interlocutore, ilproblema ce l'ho con lei «Shannon» sbotta sorpresa
«come haipotuto? Come hai potuto spingermi a fare una cosa del genere e farmicredere queste cose?»
«amore...posso spiegarti tutto...» alzale mani
«basta!» le urlo contro
«tu non capisci...l'hofatto per noi, per il nostro amore...lei voleva dividerci...»
«amore?Questo me lo chiami amore?»
«sì...io ti amo...»
«beh, iono!» ammetto lasciandola di stucco «e non è colpa sua. Io non tiho mai amata»
«ma...ma tu mia hai sposata»
«facendo unerrore!» mi avvicino a lei «eri solo una mezza spogliarellista chemi faceva pena, ma forse era meglio lasciarti in quel posto amarcire»
«ma...ma...» piagnucola provando a toccarmi
«faile valigie e vattene da qui. Farò preparare i documenti del divorzioe tu li firmerai, altrimenti ti farò vedere cosa ti succede»afferro il suo volto con una mano «credimi, i lividi che ti seifatta procurare non saranno niente in confronto a ciò che ti faròio»
La lascio andare e lei mi fissa con timore, andando versol'armadio e afferrando la valigia cominciando a riempirla. Le dotempo di mettere giusto tre o quattro cose, poi mi avvicino e glielachiudo «quello che hai preso è anche troppo» prendo la valigia emi dirigo verso la porta scaraventandola fuori «e adesso, se nonvuoi fare la stessa fine, vattene!»
«ma...ma io non ho presotutto...»
«ringrazia Dio che ti ho fatto prendere qualcosa» ledico puntandola «adesso, vattene di qui e fatti vedere solo quandoil mio avvocato ti contatterà per il divorzio e non fare nessunacazzata perché ti giuro che mi assicurerò che sarà l'ultima» laminaccio
Abbassa la testa e s'incammina verso la porta «lei nonti amerà mai!» mi urla
alzo lo sguardo alle sue parole e miavvicino «preferisco stare con lei e farmi usare, piuttosto chestare con te» le do una leggera spinta, quel tanto che basta percacciarla fuori e chiudere la porta con rabbia.
Che cazzo hofatto? Ho detto a mio fratello di non lasciarsi manipolare dalla suaamante e alla fine io mi sono fatto manipolare da mia moglie? Il miocellulare squilla ed io rispondo senza guardare sul display «ShannonLeto, chi parla?» dico svogliatamente
«Shannon,sono...»
«Melissa»dico sorpreso nel sentirla «ehi...ciao...non mi aspettavo una tuachiamata. Prima ho tentato di telefonare, ma c'era lasegreteria»
«sì,il dottor Rogers mi ha contattato per dirmi che aveva chiamato un miopaziente» mi informa«puoi parlare con luida oggi in poi»
«midispiace Lissa...io...io non dovevo»
«nondevi. Pensa a te»
Sbuffo«è proprio perché ci penso che devo scusarmi. Avrei dovutolasciarti spiegare, avrei dovuto ragionare»
«nonè niente Shannon, sul serio...»
«tiho fatto perdere il lavoro...» la sento sbuffare «...Lissa, se c'èqualcosa che posso fare per rimediare...»
«qualsiasicosa?»
«sì...si...tutto...»
«seti va, sono a casa mia»
Comespiazzare un uomo in meno di un secondo «ma...io...noi dovremmoparlare, però»
«melo devi»
Glielodevo. Già, le devo tanto. Vuole il sesso? Perfetto, è quello chevoglio anche io, ma soprattutto perché so che dopo che avremmofinito non potrà evitare di ascoltarmi «mezz'ora e sono da te»

Secrets, Betrayals & LoveWhere stories live. Discover now