Secrets, Betrayals & Love

If i were You

Sabato16-06-2018
You seem to find the dark when everything isbright
you look for all thats wrong instead of all thatsright
does it feel good to you to rain on my parade
younever say a word unless its to complain
its driving meinsane
If I were you
holding the world right in myhands
the first thing i'd do
is thank the stars forall that i have
If I were you

SHANNON

«no Jared, andiamo! Partire dallaPolonia?» chiesi incredulo dalla scelta di mio fratello, di farpartire il Love Lust Faith Dreams tour da una città come Varsavia
Sbuffò «oh, andiamo! Che c'è di strano?» domandò aprendole braccia, scocciato
Tomo, dal canto suo, se la rideva per inostri battibecchi «su, ragazzi, una città vale l'altra» io eJared ci voltammo di scatto, fulminandolo con i nostri sguardi «vabene, mi faccio gli affari miei» alzò le mani in segno diresa
«Varsavia è una città bella e anche le polacche lo sonoparecchio» aggiunse, sperando di convincermi con il finale della suafrase
«la Polonia è fredda e le donne sembrano tutte uguali»risposi. Non mi piacevano particolarmente le donne del posto, quindiaveva toppato con la motivazione.
Jared sbuffò esasperato «senti,è solo una data, non ti sto mica dicendo che dobbiamo trasferircilì» rabbrividii al solo pensiero «poi andremo in Germania, Russia.Più avanti toccheremo anche la Francia e l'Italia. Questa è solouna data di partenza»
Feci spallucce, sempre meno convinto, mamio fratello non avrebbe cambiato idea. Probabilmente aveva giàconfermato tutte le prime date e la sua, adesso, era solo una scena«va bene» aggiunsi sconfitto.
«evvai!» ma ad esultare non fumio fratello, ma il nostro amico «scusate, è che dopo due ore soloa decidere la prima città, sembrava logico esultare un pochino» sigiustificò, facendoci ridere.
Dopo il pomeriggio passato adecidere altri posti e altre date, sempre più convinto che Jared inrealtà aveva già deciso gran parte di essi, aver provato qualchecanzone che avremmo dovuto suonare, ci spostammo nella cucina di miofratello ordinando qualcosa al solito take away dove ci rivolgevamospesso.
Era entrato dicembre da appena dieci giorni. Los Angelesera già invasa dall'aria natalizia ed io avevo già programmato,con una ragazza con cui uscivo, di farmi una mini vacanza in Messico,fatta di relax e tanto, tanto, tanto sano sesso, chiedendomi se mai,tra tutte quelle donne che passavano tra le mie mani, un giorno, neavessi trovata una con la quale sarei rimasto più di 3 o 4 mesi.Sarei partito 5 giorni dopo e sarei ritornato per il compleanno dimia madre e quello di Jay, ripartendo dopo pochi giorni di nuovo, perpassare il capodanno in un altro posto, stavolta da solo.
«eadesso passiamo alle notizie di cronaca...» la voce dellagiornalista del notiziario interruppe i miei pensieri, attirando lemie attenzioni «...ritrovata in fin di vita la figlia del notoavvocato Robert Montana...» fissai la foto della donna che comparivasullo schermo rapito: bella, solare, dolce «...il colpevole è ilsuo ex, Lyle Carter, che l'ha rapita e tenuta nella loro vecchiacasa in ostaggio per 3 giorni. Solo pochi mesi fa, i due, avevanodetto addio al loro bambino di appena 3 anni, stroncato dallaleucemia» passarono una foto dei due ragazzi con un bambino alcentro «...pare che Lyle Carter sia andato fuori di testa dopo laperdita di suo figlio e, dopo aver ucciso anche il cane della donna,le ha sparato e poi si è suicidato» una tristezza si impossessò dime, quando un'altra immagine della donna venne mostrata,chiedendomi come si potesse voler strappare quel sorriso «...MelissaMontana è ricoverata nel reparto di terapia intensiva nel RonaldReagan UCLA Medical Center e lotta tra la vita e la morte dopo unaferita al petto» senza nemmeno rendermene conto, portai la mia manodestra sul mio petto, all'altezza del cuore e respiraiprofondamente. Sentivo le mie forze venirmi meno, non riuscendo acomprendere il perché del mio stato e mi ritrovai a chiudere gliocchi, sperando che quella giovane donna si risvegliasse e potesseritornare a sorridere
«brutta storia» la voce di Tomo mi fecesobbalzare «ma la conosci?» chiese poi, vedendo il mio statomalinconico
Ritornai a guardare la tv «no» sussurraidebolmente.
Stranamente la sua foto, che era ancora sullo schermò,si animò improvvisamente «ti amo» dissero le sue labbra.