Accarezzo la fronte di Erix, stringendogli poi una mano abbandonata lungo il fianco.
«Per favore...» mormoro alzando appena lo sguardo verso lo schermo con il battito cardiaco. È lieve, ma c'è.
È vivo, ma è peggio di quel che pensassi. Sono davvero critiche le sue condizioni, Kase ha sparato per ucciderlo, come abbia fatto a salvarsi rimane un miracolo.
«Per favore, Erix... non mi abbandonare così... per favore...»
Continuo a stringergli una mano, a sperare che apra gli occhi. Sento gli occhi dell'infermiere sulla schiena: è da prima che mi sta osservando, ma il tempo che mi ha concesso è finito.
Non vorrei proprio lasciarlo, ma non posso fare altrimenti. Ripartiremo domani mattina, verso l'Istris, solo la Starfall, solo noi e il nostro piano suicida.
«Ci rivedremo, cretino... in tempo per cena...» mormoro prima di accarezzargli di nuovo la guancia.
Non credevo di trovare Axel fuori dall'ospedale.
«Vai a dormire» gli sibilo non appena gli arrivo davanti.
«Credevo avessi bisogno di un po' di notizie. Ho parlato con uno dei dottori: quattro colpi, uno alla gamba e tre al petto. Kase lo voleva ammazzare, è ovvio. Ma hanno trovato anche del DNA non compatibile con il nostro sul posto e traccia di esplosivi, deve averlo ferito in qualche modo».
Fisso un punto davanti a me. Gli esplosivi dell'At5, ma certo.
«Vivi. Adesso va' a dormire, davvero. È da prima della battaglia che quasi non mangi e non dormi. Erix se la caverà, noi ce la caveremo. Non pensare a come risolvere la situazione ora, ti faresti solo del male. Dammi retta: fatti una doccia e vai a dormire. Ci vediamo domani a colazione».
Annuisco, lo saluto e infilo le mani in tasca, dirigendomi verso la mia camera. Ogni volta che si viene qui insieme, Erix si deve ritrovare messo male... deve essere proprio una maledizione.
Mi avvio verso l'edificio del dormitorio: dà sempre l'idea che stia per cadere a pezzi, anche se all'interno è decisamente rinnovato, soprattutto per le luci che sono state cambiate – adesso c'è una fila di LED per lato che illumina a giorno il corridoio.
Cammino guardando fisso in terra: avrei passato volentieri la notte accanto a Erix, ma Axel ha ragione, non posso tirare ancora la corda per quanto possa essere preoccupata.
Sospiro, fermandomi davanti alla porta. Cerco la chiave e non appena la trovo, faccio scattare la serratura.
Come immaginavo, all'interno è un disastro: la sedia e il tavolo sono rovesciati, qualche macchia di sangue compare sul pavimento.
Sospiro di nuovo, appoggiando cappello e giacca sull'attaccapanni. Sistemo la sedia e il tavolo, raccogliendo poi il pupazzo di Sayth che appoggio sul letto.
C'è un foglio ripiegato alla bene e meglio sul tavolo, c'è sangue anche lì sotto. Mi siedo sul letto, rigirandolo fra le mani: non ho idea di quel che potrebbe essere, forse una minaccia di Kase.
Lo apro, non che abbia molte possibilità, dato che mi incuriosisce sapere il contenuto. Aggrotto la fronte, riconoscendo subito la grafia: è quella di Erix, precisa ed elegante come sempre. Non torna la data: è di sette anni fa, nel pieno della guerra tra Alleanza e Federazione, che senso ha adesso?
Vivi,
non avrei mai creduto di doverti scrivere queste parole, ma ormai la guerra imperversa da troppo tempo, ormai è tardi per qualsiasi... qualsiasi cosa si potesse trovare per finire questa situazione di merda. Per quanto tempo dovrò continuare a vederti solo nella lista delle persone da togliere di mezzo a qualunque costo? Avrei dovuto implorarti di non stracciare quel trattato all'inizio della guerra, invece, ti ho solo guardato andare via, risalire sulla Starfall. Non ti avevo mai visto così: così implacabile, così decisa... eppure eri così bella. Credevo potesse essere facile riuscire a vincere contro di te, credevo di conoscerti abbastanza da avere un vantaggio sulla Federazione. Mi sbagliavo. La Starfall con Minerva era come te: bella, imprevedibile e distruttiva. Hai iniziato a distruggere le mie certezze sull'At5, hai continuato distruggendomi la flotta. Ho imprecato contro di te, contro quell'equipaggio disposto a seguirti nei guai, in battaglia, forse anche nella morte, ho giurato di farti fuori – poteva essere l'unico modo per potermi finalmente togliere il pensiero di te dalla testa. Ne ho avute di occasioni, tutte quelle in cui dormivi inerme accanto a me, tutte quelle volte in cui ti vedevo così vicina, ma ti sentivo lontana come non mai: per te era solo sesso, vero?
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Ai confini del vuoto 3 - Missione Terra Nova
Science Fiction[La descrizione contiene spoiler per ACDV2, per capirlo è necessario leggere i precedenti due] L'ultimo avvertimento di Kase ha distrutto l'equilibrio della Galassia LK-216 in modo irreversibile e la distruzione dell'Atlantis rischia di far precipit...